Capitolo 34

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8 MESI DOPO...

KYLE

Io, Lewis e Noah viviamo ancora nel mio appartamento e Luna e Maya sono rimaste con noi. 

Una volta al mese sentiamo Michael e Ginevra. Vivono a Singapore e si trovano veramente bene lì. 

Il piano di Sofia ha funzionato.

Dopo il nostro rapimento non l'ho più vista. Ho visto mentre la violentavano e non ho potuto fare niente. L'hanno portata via da me e poco dopo Aedus è venuto a liberarmi. 

Le ferite sui miei polsi ci hanno messo settimane a guarire. Quei tagli erano veramente profondi, ma mai come le ferite sul mio cuore. Quelle non sarebbero mai guarite.

Dopo avermi tolto quelle manette mi ha ricordato che io gli appartengo e che sarà così per sempre. Ho tentato di farmi dire dove l'avessero portata, ho tentato di tornare da lei. L'avrei presa in braccio e l'avrei portata dall'altra parte del mondo. L'avrei salvata da tutto quello, ma subito dopo mi sono reso conto che non sarei riuscito a salvarla. L'ho persa, forse per sempre.

Ormai mi sono arreso. Ho sempre tentato di fuggire da questo mondo con la speranza di una vita migliore, ma da quando Sofia non fa più parte delle mie giornate ho perso ogni possibilità.

Nessuna vita sarà felice senza lei al mio fianco.

Sono diventato una macchina da combattimento, proprio come Aedus mi ha sempre voluto. 

Ho abbandonato la mia anima e mi sono concentrato solo sulle missioni. Uccidere non mi fa più alcun effetto. Sono completamente svuotato dentro.

Prima avevamo circa una missione ogni due settimane, ma da qualche mese, ne completo anche tre da solo in un'unica giornata.

Non ho più speranze per il futuro.

I ragazzi si sono messi più volte alla ricerca di Sofia. L'ho fatto anch'io per i primi cinque mesi, ma non abbiamo fatto nemmeno un passo in avanti. Sembra sparita nel nulla, anzi, sembra che non sia mai esistita. Online non ci sono nemmeno più le notizie sull'incidente stradale della sua famiglia e per un periodo mi sono convinto che lei fosse soltanto un sogno.

Un bellissimo sogno in quella notte infinita.

Ho appena completato la seconda missione della giornata. Uno spacciatore di zona aveva rubato diverse decine di migliaia di soldi a Aedus e io l'ho semplicemente ucciso.

Decido di andare a festeggiare per conto mio, come faccio ogni volta. Ormai alcol e coca rientrano nella mia dieta. Spero che un giorno questo mix mi ucciderà una volta per tutte. Sono così codardo da non riuscirci con le mie stesse mani, ma non farò nemmeno niente per impedirlo.

Raggiungo il Roxy. Ormai sto lì almeno quattro giorni alla settimana. 

Parcheggio la mia moto sul ciglio della strada ed entro.

Il Roxy è un semplice bar agli occhi di tutti, ma per pochi è anche un locale a luci rosse. Io sono uno dei pochi privilegiati e, non appena arrivo, scosto subito la tenda rossa per raggiungere il seminterrato, la vera parte bella del locale.

Ho scopato con qualche ballerina di quel locale, ma ho delle regole ferree, che non vanno assolutamente violate. Le posso scopare solo da dietro perché non ho alcuna intenzione di guardarle in faccia, nessun preliminare e soprattutto, la regola più importante, nessun bacio sulla bocca. Le ultime labbra che ho assaggiato sono quelle della mia bimba e nessun bacio sarebbe mai così perfetto. 

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