can I kiss you?

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Brian: vieni qui... lo sai che ti amo...
Julia: anche io ti amo... voglio dirti una cosettina...
Brian: sono molto curioso... amore...
Le nostre labbra si incrociavano dolcemente. Mi prese in braccio. Le mie gambe si incrociarono alla sua vita. Le sue mani mi sostenevano prendendomi dal sotto del sedere. I nostri sguardi si incrociavano pieni di passione, consapevoli che sarebbe finita prima o poi, che avremmo sofferto per quel bellissimo errore che stavamo commettendo, ma non riuscivamo a farne a meno. Era come una droga che ci confondeva le idee ma che ci faceva stare bene, nonostante nel contempo ci uccideva pian piano.
Brian: ti amo... ti amo troppo... e questo è un errore...
Julia: allora forse dovremmo fare più errori nella nostra vita...
Brian: be se mi fanno stare bene allora sì...
Julia: io... non so cosa farei senza di te... sei quel bagliore nei miei occhi che avevo perso da tempo.
Ci baciammo a lungo. Baci dolci e delicati, che lasciavano però cicatrici sulla mia pelle. Le sue labbra si spostarono lentamente sul mio collo. Le mie braccia erano attorcigliate sul suo collo caldo. Con leggerezza toccai quel tatuaggio che aveva sulla spalla.
Julia: come mai ti sei tatuato la Trischele?
Brian: per ricordarmi che il tempo scorre... passato presente e futuro, senza mai fermarsi... e poi un giorno diventerà infinito...
Julia: anche io me la sono tatuata sul polso.. per ricordarmi il passato il presente e il futuro...
Brian: lo sapevo che qualcosa ci legava fin dall' inizio... abbiamo lo stesso tatuaggio con lo stesso significato...
Julia: e sarà un tatuaggio per sempre...
Mi strinse a se' dolcemente.
Radioactive rimbombava per la stanza.... tutto si fece improvvisamente cupo e violento. Brian era sparito. La stanza iniziò a girare vorticosamente. La canzone continuava a suonare. Era talmente forte che mi entrò nelle orecchie come un trapano. Gridai. Davanti a me si posizionò Brian.
Brian: this is the apochalyps...
Sul volto aveva un ghigno malefico. I suoi occji erano ignettati di sangue.
Corse verso di me e...
Brian: Julia svegliati... Julia!
Julia: aaah... ah... cosa... cosa succede...?
Brian: hai avuto un incubo... vieni qui.
Mi prese sotto le sue possenti braccia e mi strise al petto. Potevo sentire il suo battito cardiaco, un rumore alquanto rilassante. Tremavo e non me ne accorgevo.
Brian: vuoi raccontarmi cosa hai sognato?
Julia: ero in una stanza e c'eri tu... e poi tutto è dibentato scuoro e poi mi sono svegliata.
Allungai la mia mano sul suo viso, accarezzandogli il taglio che aveva sul labbro inferiore.
Julia: mi dispiace per la ginochiata... non intendevo farti veramente del male...
Brian: me lo meritavo... sai... sei veramente bella sotto la luce della luna piena...
Arrossii un po'.
Brian: posso baciarti?
La sua voce tremava un po'.
Julia: perché me lo chiedi?
Brian: be... perchè quando mi hai tirato la ginocchiata mi hai detto che non potevo toccarti senza permesso.
Mi si illuminarono gli occhi.
Julia: fallo.
La luna ci faceva da sfondo.
Avevamo aperto il tettuccio per guardare le stelle, che ci fissavano sempre, gridando rimanendo in silenzio in cerca di compagnia.
Le sue labbra si avvicinatono alle mie, dolcemente. Come nel sogno esse si incrociarono, facendo sfiorare dolcemente le nostre lingue, quasi con paura di farci male. Si staccò solo per sfilarmi la maglietta e per prendermi in braccio. Lui sapeva di zucchero filato. Io di cosa sapevo? Non ho mai sentito di amare una persona così tanto.

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