Forest lake

156 12 0
                                    

Brian: allora... parlami di te... non so... cosa ti piace fare?
Julia: be... adoro leggere... preferisco stare a casa il sabato sera a leggere un libro pittosto che uscire... poi mi piace scrivere... sto scrivendo adesso un libro che voglio inviare ad un editore... poi... mi piace dipingere e la pallavolo... adoro la pallavolo. Mi piace l'algebra ma odio la geometria, mi piace andare sullo skate, o meglio, sul penny... e poi credo basta...
Brian : ah wow... lo sai che sei bellissima sotto questo sole di mezzogiorno?
Julia : ma smettila... non sono bella... nin so come mai io ti piaccia...
Brian: perché nonostante tu sia stronza, perfida e asociale, mi sono perso in quel labirinto che tutti chiamano occhi e sono rimasto chiuso dentro.
Julia: quanto vorrei baciarti in questo momento... ma...
Brian : ma cosa...?
Julia: ma è arrivato il cibo!
Due bellissimi hamburger vennero posati davanti a noi.
Brian : ahah va be... buon appetito
Julia: grazie, anche a te.
Presi la mia coca cola e ne bevvi metà. Intanto mangiavo il mio buonissimo panino a due piani.
La sala si riempì di tensione... chiusi gli occhi e mi apparve la scena di una rapina nell' autoglill. Vedevo Brian che, dopo avermi preso la mano mi trascinava in machina per scappare...
Brian : julia...? Cos'hai?
Julia: eh ah... ehm... no no nulla... solo un capogiro... adesso bevo la coca cola e vedi che mi passa tutto.
Il mio battito cardiaco era aumentato di molto...
Brian : Julia... sto iniziando a preoccuparmi... che cosa hai?
Julia: senti è difficile spiegare ma dobbiamo andarcene perchè fra poco qui ci sarà una rapina e tu potrai essere colpito e ferito gravemente...
Brian : Julia, nin dire cazzate... non succederà niente...
La tensione saliva... era come in un film, con la musichetta che faceva salire l' ansia sempre do più, fino a farti scoppiare...
Chiusi ancora gli occhi per cercare dj vedere qualche altro dettaglio, ma fu tutto inutile, vedevo solo nero e chiazze di luce gialla, viola e verde.
Julia: BRIAN CAZZO ABBASSATI!
Lui si abbassò come di istinto e qualcosa andò a colpire il muro, proprio dov' era la sua testa. Un proiettile.
Si sentì un urlo acutissimo di una signora in preda al panico. Dei signori con passamontagna entrarono minacciosi nell' autogrill...
Iniziarono a sparare al soffitto per impaurire.
La mia testa girava vorticosamente e vedevo tutto come se fosse in una bolla rotonda.
Brian : Juliaa
Mi si scaraventò addosso per farmi abbassare. Senza neanche che me ne accorgessi i rapinatori mi dicevano di abbassarmi, o mi avrebbero sparato...
Rapinatore: abbassati bambina! Non vogliamo fare del male a nessuno, vogliamo solo prendere i soldi e andarcene...
Julia: avete sparato al mio amico. Potevate ucciderlo.
Rapinatore: abbassati o sparo!
Julia: no.
Rapinatore: ABBASSATI!
mi puntò l'arma contro e premette il grilletto. Un proiettile venne sparato a velocità altissima contro il mio petto. Mi bastò alzare la mano e un onda di energia bloccò il proiettile in aria. Sembrava cje una folata di vento fosse entrata perché i miei capelli svolazzavano. Avevo gli occhi chiusi e tremavo per la paura.
Il pezzo di ferro cadde a terra.
Rapinatore: cosa sei tu...?
Brian: corri Julia!
Si mise a correre e mi prese la mano, strattonandomi verao la macchina. Rimise velocemente in moto e partimmo più veloci che mai.
Quando ci fummo abbastanza allontanati da quel locale, nella macchina salì la tensione.
Brian: cosa sei?
Julia: non lo so...
Brian : come fai a non saperlo?!
Julia: non lo so e basta. Sono così fin da piccola.
Brian: ma come cazzo è possibile! Insomma tu sei una specie di chiaroveggente che controlla gli oggetti con la mente...
Julia : a quanto pare.
Brian: prova a fermare l' auto. Così di colpo.
Mi voltai e lo guardai. L'auto inchiodò di colpo facendolo sobbalzare.
Brian: woow... Julia questo è un potere straordinario. Ecco chi era che mi lanciava delle palline quando ero in classe. In effetti tu eri dall'altra parte della classe.
Prova a prevedere qualcosa.
Julia: non funziona esattamente così. Non mi sono mai veramente esercitata. Succede così. Sbatto le ciglia e ho una previsione.
Brian: provaci dai... provaci comunque.
Julia: ok va bene.
Chiusi gli occhi. Cercai di concentrarmi, ma niente. Sapere che Brian mi fissava era ansiogeno.
Julia: non ci riesco.
Brian: peccato. A forest Lake potremmo esercitarci.
Julia: si va bene.
Viaggiammo ancora un' oretta prima di incontrare finalmente il cartello che indicava l' entrata a Forest Lake.

PSYCHODove le storie prendono vita. Scoprilo ora