capitolo tredici

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Quella dannata sveglia inizia a suonare all'impazzata. Giuro che un giorno di questi la spacco a terra e le metto fuoco.
Mi stiracchio per bene e mi alzo. Noto che il cielo é scuro e così decido di indossare qualcosa di caldo. Mi dirigo verso il bagno e indosso dei jeans strappati sulle ginocchia e una felpa bianca della OBEY. Applico un po' di mascara e eye-liner e pettino i miei capelli. Prendo il ferro e, dopo averlo fatto riscaldarare, inizio ad arrotolarci i capelli procurando, dunque, delle onde.
Finisco e metto a posto.
Preparo la borsa e, prima che potessi calzare le vans e scendere sotto per fare colazione, il mio telefono inizia a vibrare.
Noto tre messaggi da parte di Deborah... Ricordo che ieri sera mi aveva scritto, ma io non ho visualizzato alcun messaggio.
Li osservo e rimango colpita e impassibile per quello che mi é stato appena scritto:
Zoe, so che ora tu mi odi, ma non é colpa mia, Ashton si é fiondato sulle mie labbra, ho cercato di respingerlo.
Secondo messaggio:
Buongiorno. Spero che il messaggio di ieri ti sia arrivato. Ripeto. Mi sento in colpa e ti vorrei chiedere scusa per tutto.
Terzo messaggio:
Io tengo a te e a Sam. Per favore perdonatemi.

Non credo a nessun suo messaggio. L'ha fatta grossa sia quest'anno che l'anno scorso fingendosi nostra amica. Non ho alcun intenzione di perdonarla e oggi parlerò con Sam riguardo Deborah.

Afferro lo zaino e scendo le scale.
Non riesco neanche ad addentare il cornetto, che sento suonare il campanello.
«Vado ioo!!» urla Louis scendendo le scale.

Non rispondo e finisco di mangiare.
Poggio lo zaino a terra e salgo per lavarmi i denti.
Appena esco dal bagno mi ritrovo Sam davanti che mi sorride in modo inquietante.
«Sam smettila mi fai paura» rido.
«Muoviti»

Mi trascina giù per le scale e io all'ultimo gradino inciampo, ma non cado. Il destino. Aspetta cosa?

«Capito, non ho sbagliato io vero?» chiede Louis scendendo le scale a Harry.
«No non cre-» mi guarda e smette di parlare.

Louis continua a scendere le scale e mi da un bacio sulla guancia. Prende lo zaino ed esce velocemente.
Mi affaccio alla finestra e vedo una ragazza a bordo di una macchina rosso fuoco decappottabile. Louis sale e la bacia.
Sorrido e prendo il mio zaino.
«Mamma mia un po' più lenta eh» afferma Sam.
«Siamo in anticipo scema» dico.

Harry scende le scale e mi affianca.
Sam apre la porta ed esce. Prima che io potessi seguirla vengo bloccata. Mi giro e vedo Harry.
«Com'é non mi saluti?» dice baciandomi il collo.
«Potevi anche salutarmi tu» sorrisi.
«Oh allora. Buongiorno» mi morde il lobo dell'orecchio e una scarica di brividi invade il mio corpo.
Mi prende per mano e mi porta fuori.
Chiudo a chiave ed esco.

Arriviamo a scuola con dieci minuti di anticipo così decidiamo di cazzeggiare e parlare del più e del meno.
Quando arrivano gli altri compreso Ashton, io e Sam, senza dire niente ce ne andiamo in classe.
Entriamo ed é completamente vuota.
Solo dopo meno di cinque minuti inizia ad affollarsi e il prof inizia a spiegare biologia.
Sono un'amante degli animali e delle piante fin da piccola, quindi ascolto attentamente la lezione.
Mi ricordo quando da piccola mi arrabbiavo se qualche mio compagno uccideva un animaletto.
Sorrido al pensiero e Sam mi da una piccola botta come per dire "che hai?"

Scuoto la testa e continuo a seguire la lezione.
Le tre ore finiscono velocemente.
Usciamo dalla classe e ci sediamo sui gradoni della scuola per aspettare gli altri.
In lontananza riesco a intravedere Harry con Louis, Nello e Liam. Mancava solo Zayn, ma non lo vedevo.
Mi alzo e vedo Niall corrermi incontro.
«Ciao bellissima» dice prendendomi in braccio facendomi fare un giro.
«Ciao Nello» rispondo dandogli un bacio sulla guancia.

Nel frattempo i tre ragazzi ci hanno raggiunti.
Guardo mio fratello e ha un espressione arrabbiata in volto.
Niall mi poggia e io chiedo «Lou che hai?»
«Niente. Hai già mangiato?»

Broken sindrome || H.S & A.IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora