continua--->
«Ti puoi fidare di me Zoe»
«Non so Harry... Questa é una cosa con cui non ho parlato con nessuno e...non so...»
«Proprio perché non ne hai mai parlato con nessuno dovresti sfogarti...» controbatte.
«Harry, capiscimi, é un fatto delicato...»
Il riccio si avvicina a me facendomi sedere sul letto accanto a lui.
«Giuro di non dirlo a nessuno fidati Zoy» continua.
« E va bene te lo dirò, ma guai a te se ne fai parola con qualcuno!» affermo minacciosa.
«Tranquilla»
Mi alzo e vado a chiudere la porta a chiave, non voglio rischiare che qualcuno entri mentre noi parliamo delle mie cose personali.
«Era il 2 giugno di tre anni fa, avevo sedici anni, ero ancora stupida di mente...»faccio una piccola pausa «ero a scuola, possiamo dire che ero abbastanza popolare solo perché ero la ragazza di Gordon Sparks. Lui era ed é ancora il forte della scuola, il più desiderato, ma sotto sotto é un figlio di puttana»
«Continua»
«Un giorno eravamo all'uscita della scuola io Sam e altri nostri amici, Gordon non era vicino a me come tutte le volte. Non so dov'era. Quando l'avevo visto uscire gli sono andata incontro, lo stavo per abbracciare, ma lui mi ha spinta via, mi ha urlato contro, davanti a tutti, dicendo che io ero orribile, che gli facevo schifo e che ero un errore amato da nessuno»delle lacrime scendono dai miei occhi. «Quando ero ritornata a casa i miei genitori stavano litigando come sempre. Louis mi trattava male, come ora, e io ero morta dentro. Quel giorno i miei però litigarono violentemente, papà menò mia madre e poi se ne andò di casa. Dopo quel giorno mamma inizio a fare abuso di alcool. Beveva, beveva e beveva. Era irritabile, crudele, quasi senza cuore. Un giorno...ci arrivò una chiamata dall'ospedale. Dissero che mio padre aveva fatto un incidente e non ce l'aveva fatta... Nonostante questa brutta notizia venivo mal trattata a scuola, Gordon mi menava e Louis se ne fotteva. Ashton, Sam e Michael mi hanno aiutata, ma non a sufficienza. Tornavo a casa e ogni giorno...mi incidevo sul braccio...rischiai anche di rimetterci la vita, ma Ash é venuto in mio soccorso...ora capisci»
«O mio Dio mi dispiace molto»afferma abbracciandomi.
«Quest' anno sarà uguale...se non peggio»
Inizio a piangere abbracciata ad Harry, lui mi accarezza i capelli e mi strigne fortissimo a sè.
«Se incontro quel figlio di puttana gli rifaccio entrare i coglioni»
Rido.
Il riccio mi asciuga le lacrime con il suo pollice e mi guarda. Ha degli occhi magnifici, sono stupendi. Potrei affogarci dentro.
«Secondo me tu hai solo bisogno di qualcuno che ti ami e che ti stia accanto» continua.
Annuisco. « Ma io l'amore non lo troverò mai, insomma guardami...non trovo la definizione giusta per descrivermi»
«Io si. Stupenda, unica, bellissima, simpatica e sensibile, ma con un carattere che ti mette al tappeto»
«No...sono orrenda»dico abbassando lo sguardo.
«Non dire cazzate lo sei. Sei una favola»
Alzo lo sguardo e lo vedo vicinissimo a me. Aiuto! SOS! Sto per andare in surriscaldazione!
Mi accarezza la guancia e vi lascia un lieve bacio.
Si allontana quando sente la porta di casa sbattere e delle voci "parlare".
«É tornato Lou...sarà meglio se vado»dice.
«Vai traquillo»
«Sicura?»
«Si dai vai dall'ossessionato di carote» dico ridendo.
Mi alzo e affero la roba per la notte.
«Notte»dico.
Il riccio poggia la mano sulla maniglia, ma poi la ritrae e mi guarda. Si avvicina e mi riabbraccia lasciando un bacio casto sulle mie labbra.
"Ok Zoe stai per morire" penso.
Mi ritiro e scappo il bagno. Sento ridacchiare e poi la porta della mia camera chiudersi.
Mi cambio e mi metto sotto le coperte...
Domani sarà un altro giorno. E chissà come sarà.
Hello
Com'é?
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Anna
Scusate ma questo capitolo l'ho dovuto riscrivere perché molti non riuscivano a vederlo. Scusate
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Broken sindrome || H.S & A.I
Fanfic"E che avevo una forte confusione in testa. Una di quelle che piano piano ti scombussolano la vita e tu non sai come cancellare tutto e riniziare da zero. Non sapevo che fare e se avevo fatto giusto. Sembrava tutto uno stupida presa in giro, ma poi...