Capitolo 10: Che i giochi abbiano inizio

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Quella sera il Lumaclub si sarebbe riunito per un'altra cena. Hermione si accorse di non essere così nervosa come l'ultima volta che vi aveva partecipato. Ripensandoci, si era piuttosto divertita. In ogni caso, Ginny sarebbe venuta di nuovo quella sera, dato che Harry aveva la sua lezione con Dumbledore e quindi non ci sarebbero stati gli allenamenti di Quidditch.

Ginny però non era molto contenta della prospettiva di un'altra cena.

"Dobbiamo proprio Hermione?" Ginny stava lottando per far aderire bene il vestito al suo sedere, e poi si guardò allo specchio con autocompiacimento.

"Sì, l'abbiamo già promesso a Lumacorno. Sarebbe strano se entrambe rifiutassimo a quest'ora". Hermione fece del suo meglio per domare i suoi riccioli, ma lo considerò una causa persa e si limitò a legare un nastro per capelli dietro per cercare almeno di tenerli lontani dal viso per la cena.

"Ugh, se McLaggen apre anche solo la bocca, giuro sulla barba di Merlino che...". Fece un gesto scortese con entrambe le mani e si stropicciò il viso. Hermione ridacchiò.

"O meglio ancora, Fred e George potrebbero avere qualche nuovo prodotto da testare, potrei sempre scrivergli".

"Questo è lo spirito giusto, Ginny. Pronta?"

Si misero fianco a fianco per darsi l'ok per la serata. Ginny aveva scelto un altro vestito che metteva in risalto le sue gambe in modo meraviglioso, mentre Hermione ne aveva scelto uno di un viola intenso che lei sosteneva fosse piuttosto discreto, ma che, una volta che Ginny glielo aveva fatto notare, le faceva sembrare il sedere 'maledettamente appetibile'. Hermione era scoppiata a ridere e stava ancora cercando di riprendere fiato quando scesero nella sala comune, dove trovarono Harry e Ron ad aspettarli. Tuttavia, non erano soli. Parvati e Lavanda stavano cercando di coinvolgere i ragazzi in una conversazione. Beh, Lavanda per lo più, sbattendo le ciglia con foga in direzione di Ron.

Hermione inspirò profondamente, il che rese i suoi seni molto più visibili nel suo vestito per la sera, e fece uscire l'aria dai polmoni di nuovo in modo piuttosto sgonfio. Naturalmente Ginny se ne accorse e non tardò a requisire l'attenzione di Ron.

"Ci vediamo dopo, ragazzi". Cantilenò, e anche se Ginny prestò attenzione solo a Ron e a una Lavanda ormai in collera, Hermione notò come gli occhi di Harry si soffermarono sulle gambe di Ginny per un battito di cuore in più.

"Hermione!" Ron balzò dalla poltrona come una catapulta, e il movimento fece quasi cadere Lavanda dal suo trespolo sul bracciolo della sedia. Ma si ricompose subito e prese Parvati a braccetto per andarsene con un broncio sul viso. Parvati fece spallucce e si complimentò con Hermione per il suo vestito prima di essere trascinata via da Lavanda.

"Sì, Ron?" Hermione fece per spianare le pieghe inesistenti del suo vestito. Era solo per occupare le mani, ma il movimento attirò gli occhi di Ron, che scesero lungo il corpo di lei prima di risalire molto lentamente verso gli occhi. Dietro di lui Ginny sorrideva perfidamente facendo segno di alzare il pollice con entrambe le mani.

"Tu, ehm, intendo dire.... Beh..." Fece un gesto della mano su e giù per il corpo di lei in modo goffo. Rendendosi conto di ciò che stava facendo, si infilò rapidamente le mani sotto le ascelle e si schiarì la gola più volte.

" Carina. Stai bene".

"Grazie Ron. Ci vediamo quando torni dalla lezione con Dumbledore, Harry".

"In realtà stavo per andarci, ti accompagno all'uscita". Harry andò a dare una pacca sulla spalla a Ron, che voleva essere rassicurante, ma il suo sussurrato "Liscio, amico". Sembrò avere l'effetto opposto e Ron si accasciò su se stesso.

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