«Ti ho comprato un vestito per stasera!» sentii la porta sbattere e subito dopo la voce di mio padre rimbombare in salone.
«Che vestito?» chiese mio fratello arrivando in salone.
«Questo.» disse orgoglioso di se stesso, tirò fuori dalla busta di Dior un vestito blu lungo e aderente, uno spacco faceva intravedere la coscia destra e un profondo scollo a V rendeva il tutto più sensuale, ma non volgare. Il vestito era a sirena, si aderiva di più al corpo sulle ginocchia e scendeva più morbido dopo di esse, le maniche erano in tulle sembrava dovessi andare a un Gala, ma sicuramente questa cena per mio padre, dato il vestito, aveva un significato importante.
«È stupendo!» dissi estasiata, toccai il morbido tessuto che qualche ora dopo avrebbe dovuto rivestirmi.
«È esagerato.» proclamò mio fratello, alzai gli occhi al cielo e mio padre lo fulminò con lo sguardo
Niente e nessuno gli avrebbe rovinato la cena.
***
«Sweetie! Ci sono gli ospiti!» urlò mio padre dal piano terra.
Finii il trucco e con il cuore a mille scesi l'immensa scalinata che portava alla sala pranzo.
«Siamo in cucina!» urlò Aiden una volta che scesi le scale, mi diressi verso la cucina e una volta entrata notai due persone che proprio ospiti non erano dato che una ormai viveva a casa mia e l'altra conosceva mio padre da quando erano piccoli.
«Ma loro non sono ospiti!» scherzai, mi avvicinai a George e lo salutai e lo stesso con Leonardo.
«Che maleducata!» mi bacchettò mio fratello.
«E perché mai?» risi, presi un'arachide dalla ciotola e la portai alla bocca.
«Ha ragione ormai! Mio figlio vive più a casa vostra che nella mia, Irmelin sente la sua mancanza!» ridacchiò George.
«A proposito della cena, non mi hai detto chi sono gli ospiti, amico mio.»
«Oh, mi sarò dimenticato, vengono Justin, Angelina e la figlia.»
«Shiloh?»
«Si»
«Oh, l'hai mai vista fisicamente?»
«In realtà no, da quel che so non è aperta al mondo dello spettacolo.»
«Capisco...»
«Ti vedo strano papà che succede?» domandò Leonardo al padre, in effetti era alquanto strano.
«Niente figliolo, solo che quando ho visto Shiloh era come se avessi visto Brad, non so magari voi...»
«Ma di che parli George? Non davanti ai miei figli soprattutto.» disse mio padre, lo stupore nelle sue parole, era rimasto scioccato dalle parole di George, come lo eravamo rimasti anche io e Aiden, entrambi con la bocca aperta come se avessimo visto un fantasma.
«Noi potremmo avere?» domandò Aiden, le parole gli si smorzarono in gola.
«No, cielo Aiden, cambiamo discorso.» proferì mio padre.
«Jason prepara la tavola!» urlò subito dopo uscendo dalla cucina.«Noi abbiamo una...» non riuscii a finire la frase.
«Non lo so piccola Pitt, ho solamente notato molto la somiglianza tra loro due, non credo che tuo padre, dato quanto tiene alla sua famiglia lascerebbe sua figlia, giusto?»
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I copioni della nostra vita - Leonardo Di Caprio
FanficLei una ragazza timida, ma stronza unica cosa ereditata dalla madre, dopo un duro trasferimento si ritroverà a faccia a faccia con un altro stronzo, Leonardo di Caprio. Entrambi con una passione in comune e una vita difficile riusciranno a scrivere...