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I giorni di riposo erano passati velocemente, quasi tutti i giorni venivano le mie due amiche a casa, mio padre lo vedevo poco e niente, era molto impegnato con le riprese e tutti gli impegni,non aveva neanche tempo di respirare.
Leonardo ormai aveva preso la residenza in casa nostra, solo una volta Aiden era andato da lui, lasciandomi casa libera. Con Leonardo il nostro rapporto era leggermente cambiato, ci sopportavamo, o almeno io lo tolleravo, un po' di più e oggi sarebbe dovuto venirmi a prendere per andare a scuola insieme.

Mi svegliai alle 6:30 di uno splendido lunedì, il mio primo giorno nella nuova scuola. Attendevo con ansia questo momento, mi sciacquai il viso per togliere il sonno e scesi la scalinata.

«Ben svegliata Lady Pitt»

«Che ci fai già qui Leo?» gli domandai soffocando le parole con uno sbadiglio.

«Mi ha aperto tuo padre quando sono arrivato stava uscendo di casa. Più o meno 10 minuti fa»

«Ah»

«Che hai?» mi chiese notando il mio improvviso cambio d'umore.

«Niente pensavo solo che si prendesse almeno la briga di augurarmi un buon primo giorno di scuola»

Il sorriso strafottente di Leo si attenuò e piano piano scomparve lasciando posto a una smorfia dispiaciuta.

Mi avvicinai al tavolo, dove già era servita la colazione, se così si fosse potuta chiamare, c'erano così tante pietanze che avrebbero sfamato un campo rom intero.

«Ti va di mangiare qualcosa e farmi compagnia ?» chiesi a Leonardo per educazione.
"Ma quale educazione, tu lo vuoi solo vicino a te" scossi la testa per scacciare il mio subconscio senza badare o meno del fatto che avesse risposto positivamente e in questo preciso istante era seduto al mio fianco.

«Su questo tavolo c'è il cibo per sfamare tutta la scuola» proferì Leonardo prendendo la caraffa di succo d'arancia e versandone un bicchiere anche a me.

«Non c'è mai un equilibrio in questa casa» sospirai ridacchiando, ringraziandolo subito dopo per la bevanda.

Optai per i Waffle, li riempii di crema al cioccolato bianco e iniziai a gustarli, come fossero la cosa più buona che avessi mai mangiato.

«Hai scelto le altre tre materie?»

«Cosa ti fa pensare che farò quelle in comune con te?»

«Forse perché le fanno anche le tue amichette?» chiese retoricamente mentre mi schiaffeggiai mentalmente.

«E anche tu hai ragione, comunque non lo so penso biologia, letteratura italiana e forse chimica» dissi non molto convinta.

«Chimica? Io sceglierei educazione fisica»

«Non è obbligatoria?»

«Si»

«Allora non si può scegliere»

«Si giusto, mi stai confondendo Pitt» disse con una risata addentando un biscotto al burro.

«Tu che materie fai?»

«Letteratura italiana, biologia e tecnologia»

«Quindi ti ritroverò in tutte le aule! Povera me!»

«Tranne a tecnologia a quanto pare»

I copioni della nostra vita - Leonardo Di CaprioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora