caos all'hotel..

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Y/n POV:

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Amavo la notte, era l'unica parte della giornata che trovassi veramente utile.



Gli animali più belli si attivavano di notte, i club.. si riempivano una volta arrivata la notte,  i pochi demoni che dormivano si rilassavano davanti al televisore, o sdraiati sui propri letti.


Io amavo il sonno, mi conciliavo con me stessa e trovavo un attimo di pace.. che veniva puntualmente interrotta da-


«IL GIORNO.. È GIUNTO..»


Mi svegliai di soprassalto, il demone della radio se ne stava in piedi dinnanzi a me, con la solita faccia da schiaffi.. l'unica differenza era la sua brutale trasformazione, emanava troppo istinto omicida.


Tirai un respiro di sollievo dopo aver effettivamente capito di chi si trattasse, di primo getto mi era venuto in mente il fantasma di Valentino.



Trattenni la mia voglia di imprecare, poi lanciai il mio cuscino addosso al mio scocciatore, atterrandolo.

«ALASTOR. QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI NON ENTRARE IN CAMERA MIA? MA ALMENO SAI COSA SIGNIFICA PRIVACY?»

Ovviamente no, ma poverino.. cosa ci potevo fare io? Se era un demone stronzo, lo sarebbe rimasto per tutta l'eternità..


Certe volte l'avrei volentieri sotterrato sotto metri di sabbia bagnata, il suo livello di

generazione-guai-e-fastidi


Era il più alto dell'hotel, per

Mentre tornava alla sua forma originaria, rimisi la testa sotto le coperte e cercai di ignorarlo.

«HA HA HA... no. Non ho assolutamente idea di cosa sia questa privacy di cui parli...
Ad ogni modo»






I suoi occhi diventarono completamente rossi e la sua voce cupa.. Cazzo se odiavo quando mi infastidiva cercando di spaventarmi.


Io non ho paura di lui, anche perché so che le donne non le tocca. Si sa che Alastor è un gentiluomo.. ripensandoci, probabilmente è stata Charlie a ordinargli di svegliarmi.


Già mi giravano le scatole.



«SONO.... HA HA HA LE...SETTE.. VAI IN CUCIN..A..»



«BASTA ALASTOR, ADESSO LE PRENDI.»


mi alzai dal letto e cominciai a minacciarlo, facendolo uscire dalla stanza.. lo rincorsi, e mentre continuavamo a sfrecciare per l'hotel, l'istinto di lanciargli gli oggetti che trovavo cresceva.

«THIEF NOOOO»

Presi un vaso di fiori, alto circa un metro e mezzo, e glielo tirai addosso proprio mentre scendeva le scale..

«HA HA HA... AAAAAAH»

Tornai soddisfatta in camera mia, e dopo aver recuperato il mio adorato cuscino lo posizionai sul letto.

Ero pronta a riaddormentarmi ancora una volta, quando Vaggie aprì la porta di botto.


«ahora.. eres una mujer muerta»



Cercai di sopravvivere al suo sguardo, quella ragazza faceva paura.

~Una Vita Insieme~                                           Angel Dust X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora