Prologo

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La pioggia scendeva incessantemente e colpiva le vetrate della finestra causando un rumore abbastanza forte , il rumore della pioggia battente che si rovesciava sul all'asfalto come una cascata.
Era un pomeriggio di un freddo ottobre quando Ciro Ricci era stato accusato di un omicidio , l'omicidio che aveva lasciato tutta Napoli a bocca aperta.
Era così innamorato , dicevano.

Paola Vinci , la direttrice del carcere minorile penitenziario di Nisida , era seduta dietro alla sua scrivania mentre guardava il ragazzo dagli occhi neri con uno sguardo serio , lo fissava con quei suoi occhi color ghiaccio cercando di intimidirlo , ma non sapeva che quel ragazzo davanti a lei non aveva paura di nessuno , non aveva paura nemmeno del diavolo in persona perché il diavolo era lui.

Ormai era da tre ore che lo avevano portato con le manette nel suo ufficio , Paola Vinci cercava di farlo parlare ma Ciro non aveva spiccato nemmeno una parola da quando aveva messo piede nel carcere di Nisida.

Paola sospiró esasperata e si portó le mani sul viso , non sapeva più come far parlare quel ragazzo. La guardava solo con uno sguardo serio , quasi faceva paura anche a lei , non batteva nemmeno un ciglio mentre la guardava con uno sguardo glaciale.

La direttrice del carcere , ormai non sapendo cosa fare , prese una fotografia e l'appoggió sulla scrivania e la mise davanti al giovane Ricci.

 Il giovane Ricci non aveva abbassato nemmeno per sbaglio gli occhi , guardava la donna con quei suoi occhi bui come la notte come se volesse ucciderla da un momento all'altro

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Il giovane Ricci non aveva abbassato nemmeno per sbaglio gli occhi , guardava la donna con quei suoi occhi bui come la notte come se volesse ucciderla da un momento all'altro.

<<Guardala>> Paola parlò con un tono di voce freddo , lei cercava sempre di aiutare i ragazzi che entravano in quel posto , e sperava sempre che ne uscissero migliori. Ma per quel ragazzo dagli occhi neri , ormai , non vedeva più speranza. Non provava pietà per colui che aveva tolto la vita ad una ragazza così dolce e bella , la ragazza che diceva di amare.

<<Era bella>> Paola Vinci guardò la fotografia che ritraeva la ragazza , aveva un sorriso così splendente e sembrava così piena di vita.

Il giovane Ricci abbassò i suoi occhi scuri e fissò il ritratto della ragazza con i capelli neri , fissava quella fotografia con uno sguardo così freddo che Paola sentí dei brividi lungo la spina dorsale.

<<Perché l'hai fatto Ciro?>> la donna lo guardava attentamente , in quegli occhi neri non traspariva nessuna emozione , erano freddi e vuoti.  Il giovane Ricci nemmeno ora spiccò parola , e la donna stava perdendo sempre di più la pazienza. Infatti poco dopo sbatté una mano sulla scrivania , i due poliziotti ai suoi lati sobbalzarono a causa del rumore forte che aveva causato , invece il giovane Ricci era rimasto freddo e indifferente senza nemmeno sussultare per quel rumore forte.

<<Ti hanno trovato seduto vicino al cadavere della tua ragazza , avevo la maglietta sporca del suo sangue e avevi un coltello in mano anch'esso sporco di sangue , il sangue di Annachiara Esposito>>

<<Direttrí>> il giovane Ricci appoggiò la schiena contro alla tastiera della sedia scocciato , ed era indifferente a quella realtà<<O sapit no Comm funzion , o mia o di nessuno>>

<<Direttrí>> il giovane Ricci appoggiò la schiena contro alla tastiera della sedia scocciato , ed era indifferente a quella realtà<<O sapit no Comm funzion , o mia o di nessuno>>

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Un amore che ti uccide/Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora