1~La stessa cotta

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La sveglia iniziò a suonare incessantemente segnando l'inizio di un nuovo giorno , il sole filtrava dalle persiane della finestra illuminando la stanza della ragazza in una luce naturale.
Annachiara appena sentí il suono alto della sveglia sbuffó scocciata e si girò dall'altra parte del letto su un fianco , questa mattina avrebbe voluto dormire tutto il giorno ma per sfortuna doveva andare a scuola , e in più alla terza ora aveva persino una verifica di matematica e quindi un altro tre in matematica , in quella materia era davvero negata e ogni volta che la svolgevano in classe lei non era mai presente con la testa , non gli interessava e non la capiva e quindi per lei era inutile studiarla.

<<Tesoro devo svegliarti>> Annachiara nascose la testa sotto al cuscino quando sentí la voce di sua madre Sara<<Dai non fare la bambina , già é tardi. Simona ti sta già aspettando giù al palazzo>> Simona era la sua migliore amica fin da quando erano piccole , e ogni giorno andavano insieme a scuola.

<<Sono sveglia mamma>> la ragazza si tolse le coperte di dosso e si mise seduta sul letto , appena i suoi piedi nudi si appoggiarono sul pavimenti sentí i brividi di freddo lungo la sua spina dorsale. Si alzò dal letto e prese dalla scrivania i vestiti che aveva scelto ieri sera prima di addormentarsi, indossò un Jeans blu a zampa , un maglione grigio corto e un giubbotto di pelle mentre ai piedi indossò le sue solite scarpe da ginnastica. Dopo andò in bagno per lavarsi il viso e i denti , quando uscì dal bagno salutò sua madre con un bacio sulla guancia e senza nemmeno fare colazione , poiché già era tardi , uscì fuori di casa. Scese le scale del suo condominio velocemente mentre si aggiustava lo zaino in spalla , quando uscì fuori al portone vide la sua migliore amica Simona che l'aspettava sul suo liberty bianco.

<<Finalmente sei scesa amo! Ti vuoi muovere o dobbiamo fare in ritardo come sempre?>> Simona la guardò con un piccolo sorriso , ogni giorno facevano tardi a scuola per colpa di Annachiara perché lei puntualmente rimandava sempre la sveglia.

<<Scusami amo>>si diedero un bacio sulla guancia e Annachiara salí sul motorino , Simone alzò gli occhi al cielo ridendo , perché tanto sapeva che anche domani la sua migliore amica avrebbe fatto tardi. Simona accese il motore del mezzo e partí per le strade di Napoli , nonostante fossero le otto del mattino a Napoli c'era già un traffico lunghissimo , la seconda causa per cui ogni giorno facevano tardi a scuola.

Finalmente dopo un quarto d'ora arrivarono fuori scuola , Simona parcheggiò il motorino vicino all'entrata del liceo artistico, dopo scesero dal motorino ed entrarono nell'istituto. Correvano per i corridoi mentre ridevamo come due pazze , entrarono in classe mentre cercavano di regolarizzare il respiro e di non ridere in faccia alla professoressa di latino che le guardava già con uno sguardo serio.

<<Siete in ritardo signorine>> la professoressa si aggiustò gli occhiali che portava sul naso mentre guardava le sue ragazze con uno sguardo severo , Annachiara si girò verso la sua amica e le fece un occhiolino mentre la guardava con un sorrisetto.

<<Prof ci scusi tanto ma abbiamo avuto un incidente stradale. Infatti mi sono fatta male anche alla gambe , ci dispiace tantissimo>> menti Annachiara e per fortuna la professoressa ci credette perché guardò le due ragazze con uno sguardo preoccupato , Simona guardò la sua migliore amica con gli occhi sgranati , Annachiara era davvero una pazza e anche per questo le voleva un mondo di bene , solo con lei rideva veramente perché Annachiara era così , era piena di vita , era solare e rideva sempre.

Annachiara fece finta di zoppicare mentre sorrideva sotto ai baffi , le due ragazze si andarono a sedere nei banchi affondo mentre cercavano di non ridere.

<<Mi dispiace ragazze , ora come state? Volete che chiamo a casa>>

<<Non si preoccupi professoressa. É stato solo un piccolo incidente>> disse Simona guardando la professoressa con un piccolo sorriso , la donna annuì prima di iniziare a spiegare la sua lezione che ovviamente le due ragazze non ascoltarono nemmeno per sbaglio.

Un amore che ti uccide/Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora