30~il nostro angelo

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Avviso: Vi avverto già che questo capitolo sarà davvero forte , consiglio a chi è sensibile di non leggerlo

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Avviso:
Vi avverto già che questo capitolo sarà davvero forte , consiglio a chi è sensibile di non leggerlo.
PS: siamo quasi alla fine della storia

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Si era svegliata in piena notte gridando dopo aver avuto un incubo che riguardava sua figlia , aveva sognato che la sua Annachiara urlava il suo nome mentre veniva uccisa da quel bastardo che diceva di amarla. Il suo petto faceva su e giù velocemente e la sua palle era umida a causa del sudore , sentì suo marito che si svegliò prima di sentire le sue mani sulle sue spalle che l'accarezzavano delicatamente come se volesse farla tranquillizzarla.

<<Hai fatto un brutto sogno?>> le domandò Giovanni prima di lasciarle un bacio sulla spalla , Emma si portò le mani tra i capelli facendo un respiro profondo prima di annuire lentamente.

<<Non riesco più a dormire Giovà>> sussurrò Emma con le lacrime agli occhi , girò il viso guardando la foto di Annachiara che si trovava sul comodino e vicino ad essa c'era una statua che raffigurava la madonna<<il pensiero che nostra figlia sta chiusa in quella bara non mi fa dormire tranquilla , vorrei tirarla fuori di lì ma non posso e questo mi fa sentire impotente!>>

La donna era scoppiata a piangere portandosi le mani sul viso , suo marito la guardò con gli occhi lucidi ma fece di tutto per non piangere perché ora doveva essere forte per entrambi, prese il viso di sua moglie tra le mani e unì le loro fronti.

<<Supereremo anche questa vita mia...>> le aveva lasciato un bacio sulla fronte<<te lo prometto>>

<<Non è vero , é finita>> sussurrò Emma guardandolo con uno sguardo vuoto e pieno di sofferenza<<non supereremo mai quello che è successo>>

<<É tutta colpa mia! Non sono stata una brava madre , se lo fossi stata a quest'ora nostra figlia sarebbe con noi!>> quando suo marito sentì quelle parole la guardò con un cipiglio sul volto , le prese nuovamente il viso tra le mani e le asciugò le lacrime che colavano sulle sue guance.

<<Ma che dici Emma?>> gli scosse delicatamente la testa guardandola con uno sguardo serio<<non è colpa tua , non è colpa nostra. Annachiara non vorrebbe vederti così , vorrebbe vederti sorridere>>

Emma scosse lentamente la testa , ormai lei non viveva più ma sopravviveva da due anni. Le mancava tutti di sua figlia , le mancavano le sue risate per tutta la casa e persino quando litigava con Andrea perché non voleva farla giocare alla PlayStation.
Quella casa senza Annachiara era vuota e spoglia , ogni angolo di quella casa era vuota senza quella ragazzina solare che portava la felicità ovunque andasse.

<<Domani c'è la preghiera per Annachiara , sono passati due anni da quando lei non c'è più e io non so se riesco a venire>> sussurrò Emma con un tono di voce tremante , aveva stretto forte gli occhi mentre suo marito la stava stringendo forte tra le sue braccia per darle un po' di forza , quella forza che ormai aveva abbandonato le anime di entrambi.

Un amore che ti uccide/Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora