9~Non possiamo fare più niente

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Due anni dopo:
Erano passati esattamente tre mesi dalla morte di Annachiara , e lei ancora non aveva trovato il coraggio di entrare nella camera di sua figlia. Gli mancava ogni giorno di più , gli mancava la sua dolce voce , i suoi occhi di quel verde acceso , gli mancava persino quando cantava a squarciagola nella sua camera facendosi sentire anche da tutto il vicino , e lei dalla cucina gli gridava di smetterla e sua figlia cantava ancora più forte facendo finta di non averla sentita.

Emma a volte si sentiva sprofondare senza di lei , a volte quando si trovava da sola in casa piangeva così tanto che non riusciva nemmeno a respirare , e proprio in quel momento che per tutta la casa sentiva il profumo di sua figlia mischiato con del profumo di rose , e Emma lo sapeva che era lei e che gli voleva comunicare qualcosa , e come se gli volesse dire "mamma non piangere più , io sono qui con te"

Emma chiuse gli occhi mentre teneva una mano appoggiata sulla maniglia della porta della camera di sua figlia , doveva trovare il coraggio di entrare in quella camera e salutare sua figlia in quel modo.

La donna fece un respiro profondo prima di aprire la porta di quella camera lentamente mentre aveva le lacrime agli occhi , entrò lentamente nella camera di sua figlia ed aprí la finestra e in quel momento entrò un soffio di vento , la donna guardò il cielo limpido e fece un piccolo sorriso.

Emma si morse il labbro inferiore per non scoppiare a piangere , entrò lentamente nella camera di Annachiara e si guardò in giro , il letto era ancora disfatto dall'ultima volta in cui sua figlia aveva dormito , e c'erano alcuni vestitini sulla sedia e delle scarpe a terra e nell'aria si sentiva ancora il suo profumo dolce.

Emma si asciugò una lacrima che gli era colata lungo la guancia e si avvicinò al letto in pelle piano , prese il lenzuolo e iniziò a rifare il letto proprio come quando la sua bambina era ancora viva , prese i vestiti di Annachiara e li sistemò nell'armadio bianco.

Dopo si sedette sul letto di Annachiara e prese una sua foto , accarezzò il viso di sua figlia attraverso la foto mentre la guardava con le lacrime agli occhi.

<<Mi manchi così tanto Chiaretta mia>> disse la donna tra le lacrime , proprio in quel momento un raggio di sole le colpí il viso e lei sorrise tra le lacrime.

<<E so che cerchi sempre contatti con me e io ti sento amore della mamma , ti sento sempre qui con me>> disse Emma con la voce spezzata mentre le lacrime scendevano suo suo viso simile a quello di Annachiara.

La donna si alzò dal letto e si avvicinò alla finestra , e di nuovo quel soffio di vento le accarezzò delicatamente il viso facendole svolazzare i capelli, e proprio in quel momento vide che un raggio di sole colpì una fotografia di Annachiara appoggiata sulla scrivania.

<<Spero che ti trovi in un posto migliore di questo piccola mia>> sussurrò Emma guardando il cielo con le lacrime agli occhi.

Dopo prese tutte le fotografie di Annachiara con Ciro e le buttò in un sacco nero della spazzatura , e fece lo stesso con alcune magliette del giovane Ricci che Annachiara aveva nell'armadio , e una volta che buttò tutte le cose di Ciro , in quella camera entrò ancora di più la luce del sole.

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Due anni prima:
I due ragazzi si guardavano negli occhi ancora seduti sul letto della ragazza , il giovane Ricci le accarezzò delicatamente la guancia prima di far combaciare le loro labbra lentamente , Annachiara sentendo la sensazione delle labbra di Ciro sulle sue sentí il suo cuore battere più forte nel suo petto, lui le prese a baciare dolcemente la guancia con baci umidi e avvolse le sue braccia magre intorno alla sua piccola vita.

Un amore che ti uccide/Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora