14~Un colloquio

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La ragazza era confusa mentre il giovane Ricci la trascinava furioso in un vico buio e solitario , la spinse contro al muro e la guardò con quegli occhi neri come la pece , che ora erano pieni di rabbia e lei non li aveva mai visti così e si chiese se gli fosse successo qualcosa.

<<É successo qualcosa?>> disse la ragazza con un filo di voce mentre si faceva piccola piccola contro il muro , anche se non voleva ammetterlo aveva provato un po' di timore a vederlo così arrabbiato , ma si auto convinceva che lei non aveva paura di lui e che Ciro non gli avrebbe mai fatto del male.

Il giovane Ricci strinse i pugni per la rabbia e la guardò da capo a piede , Annachiara si sentiva in soggezione sotto a quello sguardo che la guardava con rabbia.

<<Che sfaccimm te mis nguol?!>>Le ringhiò contro strattonandogli la gonna , la ragazza sussultò spaventata a causa del tono aggressivo che aveva usato con lei , Annachiara lo guardava con un cipiglio sul volto e anche un po' intimorita da quel tono.

<<É solo una gonna>> sussurrò la ragazza guardandolo con gli occhi lucidi , si morse per il labbro inferiore per non scoppiare a piangere davanti a lui , non pensava che avrebbe avuto questa reazione solo per una gonna , e in più non era nemmeno troppo corta , e anche se fosse stata corta non capiva dove fosse il problema.

<<E tu accussì puort e pizz?! Par na puttan!>> le ringhiò contro stringendogli il mento tra le dita , la ragazza quando sentí l'ultima frase che gli aveva detto lo guardò con le lacrime agli occhi.

<<Ma come ti permetti?! Io mi vesto come voglio io! E tu non sei nessuno per dirmi quello che devo e non devo mettere!>> la ragazza alzò il tono di voce e appoggiò le mani sul suo petto spingendolo , o almeno ci provò a spingerlo visto che il giovane Ricci era molto più forte e alto di lei.

Il giovane Ricci strinse i pugni e i denti per la rabbia , prima che lei potesse dire qualcosa la prese per i capelli e glielo strattonò facendola gemere dal dolore , Annachiara mise una sua mano su quella di Ciro che stringeva forte i suoi capelli mentre lo guardava con gli occhi sgranati.

<<Alló tu nun e capit nu cazz ciùciù, sij a mij e devi fare quello che dico io!>> le ringhiò contro spingendola ancora una volta contro il muro , la ragazza lo guardava incredula per quel comportamento meschino che stava usando con lei.

<<Sai che ti dico? Vattene a fanculo! Io per te non sono mai esistita!>> Annachiara si liberò dalla sua presa ma prima che potesse andare via , lui la prese con violenza le spalle e la spinse contro al muro , e la ragazza prima che potesse fare qualcosa si ritrovò una guancia rossa che gli bruciava.

Anna chiara con le lacrime agli occhi si portò una mano sulla guancia rossa che lui aveva colpito , una lacrima scese lenta sulla sua guance destra delusa per quel gesto che lui le aveva riservato.

<<No...no...no cor mij! Scusa , scusa vita mij>>il giovane Ricci le prese il viso fra le mani guardandola negli occhi , Annachiara cercava di liberarsi dalla sua presa ma lui non la lasciava andare.

<<Mi dispiace ciùciù, nun o facc chiú! Te lo giuro , te lo giuro. Sij a vita mij , sei tutto per me>> lui la strinse forte tra le sue braccia dandogli tanti baci sulla fronte , e Annachiara proprio come una farfalla si lasciava intrappolare in quella ragnatela che il ragno stava tessendo la ragnatela per intrappolare la sua farfalla, ma la farfalla non sapeva che il ragno avrebbe tassato così tanta ragnatela da soffocarla ed ucciderla.

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Due anni dopo:
Il giovane Ricci si trovava sul davanzale della sua finestra mentre fumava un suo solito spinello , l'erba lo faceva calmare e gli toglieva tutti i pensieri che aveva in testa. Ma la sua pace durò poco poiché la porta della sua cella venne aperta dal comandante Massimo, Ciro sbuffó scocciato e buttó ormai lo spinello consumato giù dalla finestra incurvando che l'odore di erba si sentiva per tutta la cella.

<<Che stavi fumando?>> gli domandò il comandante guardandolo con uno sguardo serio , Ciro scese dal davanzale della finestra e lo guardò con un sorrisetto beffardo.

<<Na sigarett>> disse il ragazzo assottigliando gli occhi , lo faceva sempre quando voleva studiare per bene una persona e ora lo stava facendo con il comandante.

<<La direttrice ti vuole>>disse il comandate guardandolo con le braccia incrociate al petto , il giovane Ricci sbuffó scocciato poiché in una settimana l'aveva convocato quattro volte.

<<Sta troij me scassat o cazz! Che cazz vo mo?>>Massimo quando lo sentí parlare in questo modo di Paola strinse i pugni per la rabbia , odiava quando gli mancavano di rispetto sopratutto se a farlo erano i ragazzi dell'Ipm.

<<Attento a come parli>> disse massimo guardandolo con uno sguardo serio.

<<Mo agg capit perché la difendi sempre a punto e virgola , Pecchè ta chiav>> disse il giovane Ricci guardandolo con un sorrisetto beffardo , si avvicinò al comandante a passi lenti e incrociò le braccia al petto.

<<Ma facess pur ij na bella chiavat ca direttrice>> disse Ciro mantenendo sempre quel sorrisetto beffardo sulle labbra.

Massimo lo prese dal colletto della maglietta e lo spinse contro al muro , il giovane Ricci alzò le mani in segno di innocenza mentre lo guardava sempre con quel sorrisetto sulle labbra

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Massimo lo prese dal colletto della maglietta e lo spinse contro al muro , il giovane Ricci alzò le mani in segno di innocenza mentre lo guardava sempre con quel sorrisetto sulle labbra.

<<ma crè ta vuó chiavá sul tu?>> Massimo lasció lentamente la presa dalla sua maglia e lo guardò con uno sguardo quasi schifato, ma infondo cosa si aspettava da uno come lui che aveva ucciso la sua ragazza?

<<Mo agg capit Pecché chella povera ragazza ti voleva lasciare>> disse Massimo stringendo i pugni, Ciro si aggiustò la maglietta e quando sentí le parole del comandante lo guardò con un sorrisetto.

<<E vir che fin e fatt>> massimo quando senti quelle parole uscire dalla sua bocca scosse la testa , quella ragazzina poteva essere sua figlia.
<<Perché?Che ti ha fatto quella ragazza?>>

<<O mia o di nessuno>> disse io giovane Ricci guardandolo con uno sguardo serio , ma prima che il comandante potesse dire qualcosa nella cella entrò la direttrice.

<<Ricci c'è un colloquio per te>>

<<Ricci c'è un colloquio per te>>

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Un amore che ti uccide/Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora