Capitolo 16

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settembre 2022

Stai sistemando il microfono al centro della sala da qualche minuto , voltandoti di tanto in tanto a controllare il resto degli strumenti, hai sempre tenuto molto ad assicurarti che fosse tutto al proprio posto prima di iniziare la nostra quotidiana sessione di prove.
Io ti guardo dall'angolo della stanza, seduta sul pavimento con le ginocchia raccolte tra le braccia.
Sei qui, davanti a me, ma non ci sei veramente , non più da un po'. È stato più facile per te così, lasciandomi in disparte ad osservare la tua vita andare avanti ?
Vorrei chiedertelo un giorno, vorrei solo avere una spiegazione sincera che mi faccia realizzare come sia potuto accadere, come è possibile che la persona più importante della mia vita, la mia persona, non lo sia più. Che tu te ne sei andato forse un domani lo potro' comprendere, confido che ci sia sempre un dopo che, prima o poi, spieghi il prima, ma cio' che mi manda in bestia e' questa tua presenza nell'assenza, questo tuo inarrestabile ridere vicino, troppo vicino a me.
Forse semplicemente quel momento non e' ancora arrivato, perche' nonostante tutto quel dopo io ancora non lo voglio. E la cosa che mi fa più arrabbiare è che non sei sparito così dal nulla, prima o poi me ne sarei fatta una ragione, ma hai lasciato la presa che avevi su di me piano piano, hai fatto un passo indietro davanti ai miei occhi, giorno dopo giorno, quasi senza farmene accorgere, in assoluto silenzio.

Almeno hai capito cosa hai perso?

L'esclusività di uno sguardo, degli occhi che anche quando non c'eri si giravano a cercarti. Ed e' avvilente comprendere quanto sia facile perdere la testa. E' solo un attimo, uno soltanto, tu sei li', tutto si azzera, tutto prende forma e sembra che ti graviti intorno, me compresa.

C'e' una parola tedesca che mi e' sempre piaciuta tanto: Wanderlust, che unisce" wander", vagare, e "lust", desiderio. Wanderlast e' il desiderio di viaggiare per riempirsi gli occhi. Significa sentirsi continuamente in movimento, e io mi sono sempre sentita cosi', almeno fino a quando non ho incontrato te. Tu sei stato l'unico che mi ha fatto venire voglia di fermarmi. Come quando torni a casa, posi le chiavi all'ingresso e sorridi perche' sai di essere al sicuro. Per me eri questo.

Forse è vero che le persone non cambiano, ma col tempo cambia il tuo modo di vederle. Ciò che una volta sembrava meraviglioso, sotto una nuova luce sembra a dir poco scadente, perche' sei troppo complicato tu e li' fuori e' pieno di persone facili.
Arriva un momento in cui ti rendi conto che il ricordo ti attrae più della persona stessa.
Allora apri gli occhi e pensi " ma cosa sto facendo? Per chi mi sto sprecando? "
Merita il tuo tempo solo chi decide di esserci per davvero. Chi non finge presenza ma c'è, c'è sempre.
Chi ti dice " guarda che io resto" e poi resta sul serio.
Tu te ne sei andato, anche se forse ancora non lo sai, e io sono ancora qui, da sola. Mi sono resa conto che sono io il progetto più importante della mia vita e ho deciso di iniziare a trattarmi diversamente, cominciando a vedermi come la mia priorità, e riuscendo finalmente a prendermi più cura di me senza avere sensi di colpa, non troppi almeno, non come prima. Non e' questione di cercare la meta' mancante: non sei vuota, hai solo poca luce intorno. Non esiste la mezza luna, la luna e' sempre piena. Solo che a volte il buio la copre in parte.
Chiedevo un letargo, un anestetico, una certezza di essere ben nascosta, non chiedevo la pace del mondo, chiedevo la mia. A volte non abbiamo bisogno di qualcuno che ci aggiusti. A volte abbiamo bisogno di qualcuno che ci ami mentre ripariamo noi stessi.
Ora sono più selettiva con le persone a cui decido di affidare le mie emozioni, la mia energia e la mia felicità, perché essere selettivi non è essere presuntuosi, ma significa diventare consapevoli che non tutti sono in grado di starci accanto.
Ma tra venti, trent'anni, tra una vita intera e forse anche in un'altra io per te sarò ancora qui, ancora da sola, ancora pronta ad offrirti tutto il mio supporto, perché se per te è stata una questione di anni, per me è per la vita, ti ho voluto troppo bene ed io, al contrario tuo, a te non sarei in grado di rinunciare perché ci sono cose che si tatuano sulla pelle anche senza inchiostro.

La prima volta che ti ho visto sono stata colpita non tanto dalla tua bellezza, quanto dalla straordinaria, mai vista, solitudine dei tuoi occhi. Te lo confesso, fa quasi impressione rivederla dopo tanto tempo, oltre alla malinconia che ti porti addosso come un profumo.
Si deve scegliere ad un certo punto se continuare a salvare le cose, o iniziare a salvare se stessi. È questa una delle verità più amare riguardo alle relazioni umane: se le persone le lasci andare, loro se ne vanno. Io, nonostante ti abbia già salvato, lo rifarei altre cento volte se solo tu me lo permettessi, ma è anche vero che se devi lottare per uno spazio nella vita di qualcuno, forse quel posto non ti si addice. Non si guarisce dimenticando ma accettando. E' una scelta coraggiosa, ma il mio non e' coraggio, ho paura, ma non ho altre possibilita' perche' non posso cambiare le cose, solo decidere come viverle. Sei stato tu il primo a dirmelo. Ricordi?

"pensa a come ti hanno trattata, per ricordare dove non devi tornare"

e se devo essere la seconda scelta non voglio nemmeno esserci tra le tue opzioni. C'e' una netta differenza tra chi ti sceglie perche' non ha altro e chi ti sceglie perche' non vuole altro.
Ho riflettuto molto su di te, su di noi, su tutto quello che siamo stati, che siamo diventati, su cio' a cui forse tu ti rifiuti di pensare, perche' il senso di colpa ti divorerebbe in un istante. Saro' sincera, sarebbe troppo comodo se me ne andassi tanto lontano da sparire. Conosco, invece, un punto in cui la lontananza fa piu' male, un punto in cui ancora mi puoi vedere.

E adesso e' proprio li' che voglio stare.

Siamo fatti di mancanze che non riusciamo a colmare perche' niente è più inabitabile di un posto dove siamo stati felici, ed io per te sono solo un lontano ricordo, nonostante il tuo per me sia ancora così vivido da fare male da morire, ma ad oggi mi hai insegnato che nulla e' per sempre, nemmeno il dolore.

Sai ci sono incontri di vita che sono come quelle canzoni alla radio che arrivano per caso e sono esattamente la colonna sonora perfetta, e tu eri la mia canzone.
E anche se ora mentre accordi la chitarra neanche hai la forza di guardarmi in faccia, non posso non pensare che sei la persona più bella che abbia mai conosciuto, perché anche se avevi il diritto di odiare la vita, mi hai insegnato ad amarla. Eri a pezzi e hai deciso di aiutare chi aveva soltanto una crepa, e forse un grazie per te non sara' mai abbastanza.

Ora sembri così solo, anche se fai finta di non esserlo, fa paura non sentire il cuore, fa paura non sentirlo vivere. E sembra che non ricordi piu' come si faceva a stare bene. Te ne stai in mezzo alla gente mentre l'anima chiede l'esproprio e nessuno e' li' che ascolta, mentre fissi le tue stupide idee. E va bene ogni cosa purche' si muova, purche' non resti fermo a pensare, per non avere nostalgia di te stesso, perche' di tutte le mancanze che proverai, la piu' importante sarai sempre tu. Estraneo e fuori luogo ovunque, vorresti urlarlo al mondo che il problema esiste, ma non vuoi risultare pazzo ad orecchie troppo sorde, e cosi' realizzi che una folle esistenza e' munita di enormi paradossi: si puo' essere morti e vivi, avvolti e nudi, abbracciati e soli. Ti auguro sinceramente di ritrovare gli occhi affamati di chi non si sazia mai di tornare a vivere.

A te che stai scrivendo: sei stata coraggiosa nel lasciare tutto ed andare avanti. Lo so che e' stato difficile, ma so anche che ne sei stata capace, perche' la delusione e' l'unica cosa in grado di farti andare via senza mai voltarti indietro. Tu non devi essere messa alla prova, non devi dimostrare di valere abbastanza, non permettere mai piu'a qualcuno di classificare il tuo valore. Sii sempre la migliore versione di te stessa. Quella che ami tu. Perche' se sei felice da sola, smetti di cercare chi vale la pena e comici ad amare chi vale la felicita'. Finirai di chiedere scusa agli altri per non averti fatta sentire abbastanza. Chiedi scusa a te stessa per avergli creduto, perche' e' un'ingiustizia il fatto che le persone che ti hanno trattata male stiano bene mentre tu soffri il doppio.

Cio' che non siamo stati rimarra' per sempre una cosa taciuta e poi dimenticata, sepolta dal tempo, dalle mancate occasioni, dal mancato coraggio. Ed ora tu sei dove mai saremo ed io sono dove mai siamo stati.

Quindi ora mi rivolgo a te, che dentro urli mentre fuori sorridi e fai finta di niente, non fare mai innamorare di te chi non hai intenzione di amare.
Rimarrai sempre la cosa piu' bella tra tutte le cose piu' belle a cui non ho saputo dare spiegazione, un'ipotesi felice sommersa da una realta' distratta, e ti continuero' ad amare come solo le stelle sanno fare: da lontano, in silenzio, senza spegnersi mai.

E nonostante adesso mi voglia felice, vorrei solo che tu mi dessi la tua mano
Vedi?

Adesso tutto pesa la meta'..

𝑺𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒖𝒏 𝑪𝒂𝒔𝒊𝒏𝒐 𝑺𝒕𝒖𝒑𝒆𝒏𝒅𝒐 // Damiano x VictoriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora