Capitolo 12 (parte 1)

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Vic aveva appena finito di vestirsi. Era domenica mattina e nonostante avesse tanto voluto restare a dormire fino a mezzogiorno doveva sbrigarsi ad uscire. Non sapeva bene dove lei e Thomas fossero diretti, forse in una qualche casa di campagna .Era il compleanno di Filippo, il migliore amico del chitarrista, e tutti e quattro erano stati invitati.
Damiano ed Ethan sarebbero venuti per conto loro mentre Tommasino le aveva fatto il piacere di accompagnarla. Senza farlo aspettare ulteriormente uscì di casa e si diresse verso la sua macchina. Indossava dei leggings grigio chiaro, che le fasciavano perfettamente le gambe snelle, e una maglietta corta che le lasciava scoperto un filo di pancia. Appena entrata in macchina si buttò su Thomas abbracciandolo

" ao sta bona che mi uccidi tra un po' " disse lui ricambiando l'abbraccio

" non ci vediamo da due giorni" rispose lei radiosa.

Vic era fatta così. Si affezionava facilmente alle persone ed era sempre stata una ragazza molto affettuosa, in particolare con Thomas. Erano amici da una vita e lei lo considerava suo fratello, quello che c'era sempre, che l'accompagnava ovunque, che rideva alle sue battute di merda.

" allora ti muovi o no?" chiese vic guardandolo accigliata

" amo giuro che ti faccio scendere " rispose lui ridendo beccandosi una spallata dall'amica.

Dopo circa un'oretta buona Thomas accostò la macchina e Vic scese mentre lui andava a parcheggiare. Si diresse verso l'entrata e suonò il campanello. Poco dopo si ritrovò davanti Ethan stranamente sorridente che l'abbracciò immediatamente. " questo si è fumato qualcosa " pensò Vic osservando il comportamento del batterista. Solitamente a malapena le dava un bacio sulla guancia e adesso per poco non la soffocava.

Le fece strada all'interno della casa per farle posare la giacca e poi uscirono in giardino dove c'erano tutti gli altri.Vic si diresse dal festeggiato

" Auguri Filo" urlò lei facendolo sussultare. Lui si girò sorridente andandole incontro

" Ciao Vic come stai?"

" tutto apposto tu? Sta casa è sgravata comunque" rispose lei guardandosi intorno

" me la cavo dai" neanche ebbe il tempo di finire la frase che Thomas gli si lanciò addosso facendolo quasi cadere.

Vic scoppiò a ridere immediatamente seguita dai due. Poi sentì una voce chiamarla così si voltò. Vide Lello dall'altro lato del giardino che muoveva un braccio per attirare la sua attenzione. Andò a salutarlo stando attenta a non intralciare la partita di calcio che altri ragazzi stavano facendo.

" A bella " disse Leonardo sollevandola leggermente da terra mentre l'abbracciava.

Vic e Lello si trovavano molto bene insieme perché erano molto simili e avevano gli stessi gusti. Data la forte amicizia che legava lui e Damiano nell'ultimo periodo avevano legato ancora di più. Li accompagnava in tour e durante gli instore, e quando uscivano a Roma ovviamente lui c'era sempre. Erano entrati in quel tipo di confidenza che Vic aveva con le sue amiche. A lui raccontava tutto.

" in questi giorni non ti sei fatto sentire"

" eh lo so l'università è una gran rottura di palle" rispose lui accennando un mezzo sorriso

Prima che Vic potesse dire qualcosa qualcuno si intromise nella conversazione

"Ao Lello ma quanti piatti devo prendere?"

Vic si girò squadrando Damiano dalla testa ai piedi con aria di sufficienza per poi riportare lo sguardo su Leonardo.

" vieni alla data di Milano?" riprese lei con nonchalance

" certo non manco mica alla prima del nuovo pezzo" rispose lui interdetto dato che l'atmosfera si stava facendo pesante

" vabbè io vado a vedere come va la partita" aggiunse poi salutando i due

Damiano fece voltare forzatamente Vic afferrandola per un braccio

"Ciao anche a te" le disse poi seccato

" non ti hanno mai insegnato a non interrompere le conversazioni altrui?" rispose bruscamente lei per poi dargli una spallata e sorpassarlo

" porca puttana Victoria"

Damiano aveva la camicia ricoperta da una chiazza violacea di succo.

" sappi che non ho intenzione di chiederti scusa " ribattè lei

Sul volto di Damiano si fece largo un ghigno che non prometteva nulla di buono, almeno non per la bassista

" no no NO" urlò lei iniziando a scappare mentre lui la rincorreva.

Damiano avrebbe potuto afferrarla in qualsiasi momento, era molto più veloce della ragazza. Ma gli piaceva vederla correre da una parte all'altra della casa con quella buffa espressione sul volto. Victoria iniziò a salire di fretta le scale e Damiano la seguì immediatamente fino a spingerla all'interno di una stanza. Chiuse la porta alle sue spalle e si caricò Vic in braccio

" fammi scendere depravato" urlò lei dimenandosi

Entrò nel bagno e la mise dentro alla doccia.
Quando Vic capì le intenzioni del ragazzo iniziò a tartassarlo di pugni sul petto mentre lui rimaneva immobile a ridersela come se non gli facessero neanche lontanamente male

" tu sei pazzo"
"ti detesto"
" se solo provi ad aprire l'acqua ti giuro che " iniziò lei ma lui la interruppe

" cosa? Mi picchi ? Mi sembra che non sia molto efficace" disse lui ridendo

Vic stava iniziando ad innervosirsi davvero.Perchè anche se provava in tutti modi ad evitarlo, si ritrovava sempre in queste situazioni del cazzo?

Un urlo riempì la stanza. Il getto d'acqua gelata si era aperto sopra la sua testa. Damiano iniziò a ridere fino a piangere mentre Victoria stava solo pensando al modo in cui vendicarsi. Non era arrabbiatissima, voleva ucciderlo. Lo afferrò per un braccio e lo trascinò all'interno della doccia. La sua risata si interruppe per dare spazio a quella di Vic.

" ti facevo più furbo" disse lei prendendolo per il culo

Lo sguardo di Damiano vagò lungo la figura della ragazza che sentì il suo corpo andare in fiamme. Il volto del cantante si illuminò di una luce nuova. I capelli ormai completamente bagnati gli ricadevano sulle spalle sfiorando il viso dai tratti marcati. Gocce d'acqua gli scivolavano lungo gli zigomi fino ad arrivare alle labbra umide che invogliavano ad essere assaggiate. La matita era leggermente colata e gli occhi erano più scuri del solito. Sul suo volto neanche l'ombra di un sorriso. Era dannatamente bello mentre si passava la lingua sulle labbra rosee e carnose.

Damiano fece un passo in avanti facendo sbattere Vic al muro. Le piastrelle gelate a contatto con il suo corpo la fecero sussultare

" non voglio che ti avvicini " disse con la voce che le tremava

" fermami allora"

Si avvicinò ancora di più. La prese dai fianchi alzandola cosìcchè i loro visi fossero alla stessa altezza. Le sue gambe si allacciarono istintivamente al suo bacino mentre lui continuava a sfiorarle duramente. Il cuore di Vic ormai galoppava all'impazzata. Gli Sfiorò i muscoli delle braccia aggrappandosi poi alle sue spalle. Non appena si avvicinò ancora di più una scarica elettrica attraversò tutto il suo corpo. Le mani di Damiano le accarezzarono i fianchi per poi raggiungere le cosce. Le sue labbra la sfiorarono e si schiusero pronte ad accogliere le sue. Fu un momento e la baciò. Il tempo si fermò per un istante, come tutte le capacità di Vic di respingerlo nonostante tutto quello fosse sbagliato. Damiano era in balia del corpo di Vic e lei di quello di lui. C'erano solo loro due e tutto l'amore che non riuscivano a mettere da parte. L'amore che era presente quando si guardarono per la prima volta, quando lui le faceva delle scenate di gelosia, quando le dedicava le sue canzoni. Lo stesso amore che provavano a cancellare in ogni modo, a mandarlo via perché evitarlo e scappare era più semplice che affrontare la dura verità.

Avrebbero dovuto fare i conti col fatto che un amore come il loro li avrebbe sempre fatti tornare l uno dall'altra perché avrebbero sempre avuto un bacio in sospeso

𝑺𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒖𝒏 𝑪𝒂𝒔𝒊𝒏𝒐 𝑺𝒕𝒖𝒑𝒆𝒏𝒅𝒐 // Damiano x VictoriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora