Capitolo 3

1.8K 61 11
                                    

Tra un firma copie e l'altro i ragazzi dovevano continuare a provare per il tour che ci sarebbe stato a breve. Per quanto gli piacesse incontrare i fan e firmare il loro Cd la loro dimensione preferita era sicuramente quella del live. L'adrenalina e la carica che gli trasmetteva il palco erano il carburante della loro vita. Quando salivano su un palco e iniziavano a suonare per qualche minuto loro riuscivano a sentirsi in un altro mondo, un mondo dove si allentavano tutte le tensioni e i problemi, dove non erano più Victoria Damiano ethan e thomas, un mondo dove potevi essere chiunque tu volessi essere. Così quel giorno, come facevano prima di ottenere tutto quel successo, si incontrarono a casa di Victoria. La ragazza stava sdraiata sul divano ad aspettare l'arrivo dei suoi amici guardando di tanto in tanto il cellulare. Appena sentì il suono del campanello si alzò poggiando la ciotola di patatine che teneva in mano sul tavolo e si diresse verso la porta. Con sua sorpresa fuori trovò Damiano, che di solito era l'ultimo ad arrivare

"Non è da te arrivare in anticipo" disse la bassista con un tono di voce più acido che amichevole

" oggi mi sono svegliato così" rispose lui

" ti andava così tanto di provare?" chiese lei alzando leggermente un sopracciglio e assumendo un espressione curiosa

" in realtà è stato quasi impossibile svegliarmi presto di sabato, ma devo dire che l'idea di stare da solo con te mi allettava molto" rispose lui sfoggiando quel suo sorriso sfacciato che Victoria detestava perché faceva sorridere pure lei come una cogliona.

Damiano la guardava soddisfatto e compiaciuto dell'effetto che aveva su di lei e su tutte le ragazze. Sapeva di essere di una bellezza disarmante e di saperci fare, di avere fascino. E questo lo aveva portato ad essere molto sicuro di se stesso, a detta di molti pure troppo. Ma a lui non importava di quello che diceva la gente, era sempre passato oltre ed era andato avanti fino a raggiungere tutti gli obiettivi che si era prefissato.

" quindi hai intenzione di farmi entrare?"
chiese lui ridendo

"devo proprio?" disse vic

"non saprei" rispose Damiano avanzando verso Victoria fino a far scontrare i loro petti. I suoi occhi non lo facevano respirare. Quelle due pozze blu gli incasinavano l'anima e gli mandavano in tilt il cervello. Vic gli mise una mano sul petto per poi avvicinare la sua bocca all'orecchio di lui

" non hai il diritto di guardarmi in questo modo" sussurrò prima di spingerlo indietro e andare verso la cucina

" vuoi un bicchiere d'acqua ?" Gli chiese poi completamente tranquilla

" no grazie"

Damiano non le staccò gli occhi di dosso per un secondo mentre attraversava il corridoio. Non era truccata, e neanche vestita bene, era solo bellissima. Aveva una cipolla venuta male in testa con qualche ciuffetto che usciva fuori e che ricadeva delicatamente ai lati del viso acqua e sapone. Indossava una felpa lunga fino a metà coscia con sotto dei pantaloncini corti. Quando vide la sua figura scomparire all'interno della cucina sentì il campanello suonare così andò ad aprire ad Ethan e Thomas. Appena Victoria tornò iniziarono a provare postando anche qualche video su Instagram. Sembrava tutto tornato come sempre. Stavano suonando insieme e si stavano divertendo un sacco, si sentivano bene e questo era tutto quello che volevano in quel momento. Damiano guardò più volte Vic che anche se non ricambiò gli sguardi sorrideva tra se e se non volendo ammettere quanto, in realtà, quelle attenzioni le facessero piacere. Anche se con lui non voleva più avere a che fare una parte di lei voleva che lui non la dimenticasse.
Qualche ora dopo senza che vic se ne rendesse conto rimase di nuovo da sola con lui, dato che thomas ed Ethan se ne erano andati via subito.

" tra poco devo uscire quindi sbrigati ad andare" disse lei senza neanche guardarlo in faccia

" perché devi trattarmi così cazzo" disse lui irritato

"non mi va di litigare vai"

" no Victoria cazzo non vado possiamo parlarne almeno?"

" parlare di cosa?" chiese lei guardandolo finalmente in faccia

" di tutto cazzo, di quello che ti pare basta che mi parli" rispose lui alzando il tono di voce

"Si è fatto tardi" disse lei sospirando " vai ti prego"

Damiano la guardò un'ultima volta negli occhi per poi prendere la sua giacca e dirigersi verso la porta. Poi risentì la sua voce

" ah e un'altra cosa"

Si voltò e la vide venire verso di lui con un foglietto ripiegato in mano. Glielo porse

" vuoi tanto sapere perché non voglio parlarti? Leggi questo, ogni riga, ogni parola. Guarda quello che c'è scritto. L'hai scritto tu. L'hai scritto per me. Una canzone, me la desti a Natale come regalo. Mi hai presa per il culo e non potrò mai perdonartelo"

" pensi che le cose scritte qui dentro siano stronzate?" Chiese innervosendosi nuovamente

" se non lo fossero adesso non saremmo in questa situazione, e lo sai meglio di me" rispose lei chiudendogli la porta in faccia

Eii sono tornata. Vi ricordate della canzone?? Comunque ditemi se vi sta piacendo la storia e se volete il continuo

𝑺𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒖𝒏 𝑪𝒂𝒔𝒊𝒏𝒐 𝑺𝒕𝒖𝒑𝒆𝒏𝒅𝒐 // Damiano x VictoriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora