Due cuori un martini e una vendetta

20

Avevano passato l'intera mattinata a letto, a coccolarsi e fare l'amore.
"Cosa ne facciamo ora di Ryan e di quel Luke?"
Le aveva promesso torture per quel suo scherzo e qualcuna l'aveva già messa in atto.
Gli si strinse addosso e fece spallucce.
"Luke deve ritornare a New York, monsieur Luigi Filippo non può stare tanto tempo senza di lui. E poi ha.."
Cam che le mordicchiava una spalla la interruppe pensieroso.
"Chi diavolo è questo adesso? Possibile che tu a New York abbia conosciuto solo esponenti del sesso maschile?"

Mya sorrise compiaciuta.
"Non fare il geloso Cam. Monsieur Luigi Filippo è un criceto di Roboroskilìj, meglio conosciuto come Criceto cinese. Al momento è dalla vicina che se ne prende cura, ma ha anche un gatto quindi Luigi Filippo non è proprio al sicuro. Per quello che riguarda Ryan credo che se ho visto giusto sarà più un problema di Luke che nostro. Non hai di che preoccuparti. Piuttosto bada bene che io non trovi alcuna donna al di sotto dei cinquanta nelle tue vicinanze o dovrai chiedere asilo politico in Cambogia! Ancora devo togliermi un sassolino dalla scarpa con la bionda tinta!"

Cameron la guardò titubante.
"Tranquilla Bamby, ho la donna che amo accanto, le altre non le vedo neanche e con la bionda tinta come la chiami tu puoi fare quello che vuoi. Ma, perché proprio in Cambogia?"
Mya abbozzò un sorriso furbo.
"Perché mi pare sia l'unico posto in cui danno asilo ai fedifraghi!"
Cameron scoppiò a ridere e la schiacciò con il suo corpo.
"Sappi cara la mia signora Price che non voglio nessun uomo nel giro di cinque miglia che ti sorrida altrimenti non rispondo delle mie azioni. Già questi cinque anni sono stati lunghi e non sapere quanti ti sono stati accanto è deleterio."

Mya lo guardò dritto negli occhi.
"Solo uno Cam. L'unico che è riuscito a stravolgere la mia esistenza a tal punto da farmi pensare che potesse essere lui in qualche modo l'uomo della mia vita."
Cameron ci rimase male.
Si alzò dal letto e infilò i pantaloncini.
Andò alla finestra e tirò grossi respiri.
Questo faceva male, se lei non fosse tornata molto probabilmente non l'avrebbe più rivista.

Mya si alzò a sua volta e si vestì.
Lo raggiunse e lo abbracciò da dietro.
"Cam quell'uomo era Luke. Non c'è stato mai nessuno. Nessuno poteva prendere il tuo posto e arrivare dove eri arrivato tu."
Il cuore di Cameron tornò a fare capriole.
Si girò e la strinse a sé.
"Ti amo così tanto. Ricordi che hai detto di avermi sentito parlare con tuo fratello? Di quella che era stata l'esperienza più bella della mia vita?"
Mya annuì mentre tracciava con le dita la pelle delle scapole di Cameron.

"Parlavo di te. Eravamo andati a prendere una pizza e tuo fratello mi disse che mi vedeva strano, così mi obbligò a vuotare il sacco. Così davanti al cartone della pizza, seduti al tavolo della cucina gli raccontai della Venere che avevo avuto l'onore di amare per una sola volta durante la festa per la nostra laurea . E lei era stata l'esperienza più bella della mia vita, perché finalmente il mio cuore aveva trovato la sua metà perfetta."

Mya ricordava alla perfezione quella sera.
"Stavo scendendo in cucina a prendere del latte e dei biscotti perché volevo rivedere il tuo DVD. Quando ti ho sentito parlare così mi sono sentita morire, Rebecca quella mattina si era premurata di farmi sapere che era stata a letto con te. Sono tornata su ho aperto la finestra e ho lanciato il tuo peluche fuori. Ti odiavo, quella era l'unica cosa che mi legava a te dato che il braccialetto lo avevo perso. Non avrei mai potuto immaginare che quella stronza avesse mentito. Abbiamo perso così tanto tempo."

Si guardarono con amore.
"Si ma possiamo recuperarlo tutto."
Voleva baciarla ma Mya gli mise una mano sulla bocca, c'era ancora una questione da definire.
"Momento Price, quando sarei diventata la signora Price? Non ricordo di aver avuto alcuna proposta."
Cameron scosse la testa e sorrise, esplicita come al solito.
"Signorina Mya Clark vorrebbe farmi l'onore di diventare mia moglie?"
Mya finse di pensarci su, poi piegò la testa di lato e lo studiò mentre lo teneva sulle spine.
"Mh, ok....penso si possa fare."