Capitolo 3

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Il comandante mi accompagna nella mia cella , non mi ha detto se starò con qualcuno o sarò da sola ma non riesco a smettere di pensare a quel ragazzo dagli occhi neri e all'altro il riccio, devo dire che in questo istituto ci  sono dei bei ragazzi
Comandante - Piccré sei arrivata, starai in cella con Totò, ti troverai bene con lui; annuisco ed entro nella cella mettendo lo zaino con le mie cose per terra e mi sistemo sul letto di sotto siccome  quello di sopra è occupato, e poco dopo il comandante si allontana
Totò - we zucchero filato tu staij cà
Isa- non chiamarmi zucchero filato mi chiamo Isabella
Totò - aggressiva la ragazza, ma sappi che con questo atteggiamento non andrai lontano qua dentro
Lo ignoro e nel frattempo crollo addormentandomi.
Dopo poco sento qualcuno urlare il mio nome
Lino- ja piccré che si vnut per dormire? Svegliati che è ora di pranzo
Mi sveglio e seguo questa guardia fuori dalla cella e vedo che sono tutti in fila così mi inserisco anche io aspettando che ci portino nella mensa , una volta arrivati lì mi siedo da sola ad un tavolo, mentre un paio di tavoli più avanti a me ci sono Totò con i suoi amici tra cui quel ragazzo dagli occhi scuri e il taglio sulla sopracciglia, si accorge che lo sto guardando e ricambia il mio sguardo ma subito dopo lo distolgo nel frattempo vedo che si siede al mio tavolo il ragazzo riccio
Carmine - posso sedermi?
Isa- ti sei già seduto quindi....
Carmine - mi chiamo Carmine , se ti serve aiuto per qualsiasi cosa puoi chiedere a me e ai miei amici Pino e al Chiattilo
Isa- perché dovrei avere bisogno di aiuto?
Carmine - perché Ciro e i suoi amici sono pericolosi , è meglio se stai lontana da loro
Isa- chi staresti per dirmi cosa devo o non devo fare eh?
Carmine - sono uno che vuole diventare tuo amico per colpa di uno di loro io ho perso la madre di mia figlia, l'amore della mia vita e poi non dirmi che non ti ho avvisato
Non gli rispondo e lui si va a sedere vicino all'altro riccio mentre io mi alzo ed esco a prendere un po' d'aria , mi sembra di soffocare qui dentro, troppi sguardi addosso .
Esco fuori al cortile e vedo il comandante che si avvicina
Comandante - tutt apposto piccré?
Isa- tutto bene , solo ....
Comandante - solo?? Che succer? Ti hanno fatto qualcosa?
Isa- no, non mi hanno fatto niente, solo che avevo bisogno di prendere un po' d'aria
Comandante - vabbuò piccré se tieni bisogno ci sono io per qualsiasi cosa
Annuisco e mi vado a sedere sulla panchina infondo al campetto , ho il sole il faccia e questo mi rilassa ma poco dopo sento una voce
Ciro- chist è o post mij piccré, lievt a naz
Isa- non ci sta scritto il nome tuo qua sopra quindi mi sto seduta quanto voglio io
Ciro - tu Nun saj chi song io , si nu t vuo fa mal vatten
Isa- sei solo uno che ha commesso un reato e sta qua dentro come tutti e sei pure uno stronzo.

𝙉𝙤𝙩𝙖 𝙖𝙪𝙩𝙧𝙞𝙘𝙚

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