Due mesi dopo
Sono passati due mesi e da due mesi sono nel braccio femminile e in cella con Rosa, mia sorella e né lei e né nostro padre sono a conoscenza della mia gravidanza, sono al terzo mese ma non si vede ancora e si ho deciso di tenerlo nonostante tutto è la mia speranza, il mio nuovo inizio e lo amerò incondizionatamente, farò di tutto per questo bambino.
Con Carmine invece mi parlo a stento, questa notizia doveva unirci invece ci ha allontanato però di una cosa sono sicura questo bambino deve avere un'infanzia migliore della mia; io so cosa si prova a vivere e crescere senza genitori anche se mi hanno adottato ma poi mi rispedivano nella casa famiglia e poi non voglio che sia un criminale e non voglio dargli il cognome Ricci e nemmeno Di Salvo ma gli darò quello di mia madre e poi lo darò in adozione ad una famiglia che può amarlo e che non gli farà mancare niente.
Il comandante viene a chiamarmi per informarmi che domani avrò una visita di controllo e quando ritorno in cella vedo Rosa con l'ecografie precendenti tra le mani ed è molto arrabbiata e questo non promette nulla di buono, pensavo di averle nascoste bene nel mio zaino coperto da altri indumenti che ho qui ma a quanto pare il mio tentativo è fallito
Isa- Rosa posso spiegarti
Rosa- ca si incint e nu m le itt? E poi perché eh? Papà o sap?
Isa- nostro padre non lo sa e non te l'ho detto perché avevo paura di una tua reazione
Rosa- chi è il padre?!
Isa- Carmine, Carmine Di Salvo dico deglutendo
Rosa mi guarda negli occhi senza dire niente so che ce la con me ma non sapevo come dirglielo ma dopo un po' mi parla
Rosa- devi dirlo a nostro padre altrimenti lo farò io sono stata chiara Isa?
Isa- possiamo aspettare per dirglielo, qualche altra settimana e..
Rosa- al prossimo colloquio o glielo dici tu o lo farò io
Non so più cosa risponderle, farle cambiare idea è inutile, con Ciro ha in comune la testardaggine nel non cambiare idea , mi sento troppa pressione addosso e questo non va bene né per me né per il bambino; Liz viene a chiamarci per l'ora d'aria sperando che mi faccia bene. Quando usciamo nel campetto ci sono i ragazzi, c'è chi gioca a calcio e chi se ne sta seduto mentre le ragazze vanno a giocare a pallavolo io mi accomodo sulla panchina di fronte al campetto pesando ad una soluzione che non riesco a trovare.
Il comandante mi si avvicina per andare alla visita e mi fa accomodare in macchina nei sedili posteriori ma vedo che non parte
Isa- perché non andiamo in clinica?Cosa stiamo aspettando?
Comandante- nu mument picceré
Carmine viene verso l'auto e si accomoda di fianco a me mentre il comandante insieme ad un' altra guardia sono seduti avanti e dà l'ordine di partire. Mi siedo il più lontano da lui , non voglio parlargli e siccome ha rifiutato nostro figlio non si merita di sapere nulla, il comandante ha messo su questo teatrino per farci parlare.
Carmine- come stai tarantè
Isa- non ti deve più interessare di come sto
Carmine- e il bambino?
Isa- sta bene non preoccuparti e non voglio elemosinare il tuo amore solo perché sono incinta di un figlio che non vuoi
Carmine- lo voglio invece e lo so che ho sbagliato ma non mi aspettavo questa notizia
Isa- dovevi pensarci due mesi fa a dirmi queste parole, Adesso è tardi
Tronco così la discussione e noto che siamo arrivati in clinica così appena il comandante fa fermare l'auto subito scendo dirigendomi verso l'entrata senza aspettare nessuno e andando verso il reparto di ginecologia per aspettare la visita sperando che il mio bambino stia bene.
STAI LEGGENDO
Amore Prigioniero
Novela JuvenilUna ragazza di 17 anni Isabella Savastano con un passato difficile commetterà un reato e si ritroverà nell'istituto penitenziario Minorile ....dove farà molte conoscenze cosa succederà?