Capitolo 41

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Tre settimane dopo
Sono passate tre settimane e ancora niente dei miei ricordi ma una cosa è cambiata ho buttato tutte quelle pillole, già in teoria avrebbero dovuto farmi sentire meglio ma avevo sempre le emicranie , i dolori non mi passavano e mi chiudevano lo stomaco così le ho buttate e non lo sa nessuno; sanno che sto seguendo la cura.
Siamo in cortile e ci sono anche i ragazzi ovviamente se proviamo ad avvicinarci a loro qualche guardia ci allontana subito, dal cancello principale vedo entrare una donna con dei capelli rossi, ben vestita e truccata non so perché mi incanto a guardarla finché non sento qualcuno trascinarmi e chiamare la donna con il suo nome la signora Di Salvo, la madre di Carmine e inizio a pensare a qualche modo per avvicinarmi ma sicuramente vedrà suo figlio in sala colloqui.
Chi ha i colloqui si dirige in sale ma sono indecisa sul da farsi è meglio se la incontro per caso qui in cortile o di sopra? Le guardie ci tengono costantemente sotto controllo però devo risolvere al più presto questo dubbio e agire così aspetto che la signora Di Salvo esca di nuovo in cortile e così parlando del diavolo...... è stato molto breve come colloquio, così inizia a camminare e ci scontriamo
D Wanda- e guard quand cammin
Isa- mi scusi donna Wanda
D Wanda- mi conosci quindi
Isa- di nome qua dentro sa i Ricci e I Di Salvo sono i più nominati
D Wanda- e c vuò a me?
Isa- voglio allearmi con voi e siccome avete molto potere potete trovare in prima possibile quel bastardo che mi ha investito perché la polizia non lo ha ancora trovato
D Wanda- sai a cosa stai andando incontro piccére si?
Isa- lo so e so che mi chiederete qualcosa in cambio ed è un rischio che sono pronta a correre
D Wanda- vec chell c posso fare ma non ti assicuro niente
Annuisco e dopo poco Donna Wanda si allontana fortunatamente nessuno ha interrotto la nostra conversazione e non mi hanno allontanato così inizio a salire per dirigermi in cella ma appena arrivo al primo piano spinta dalla curiosità entro e sorpasso alcune celle finché non entro nell' ultima e vedo che sono molto più grandi delle nostre e che hanno i letti singoli e non le cuccette e mi avvicino ad un armadietto, lo apro e vedo uno zaino nero di pelle, e sempre la mia curiosità mi spinge ad aprirlo e ci trovo dei documenti, ma guardandoli dettagliatamente vedo che vi è scritto il mio nome :
Isabella Savastano
Padre: Don Salvatore Ricci
No, non può essere questo è un incubo, non ho un padre, una famiglia. Continuo l' ispezione degli altri documenti e vedo delle ecografie e sopra c'è scritto il mio nome , continuo a vedere ecografie finché non trovo un foglio o meglio dire un certificato di morte di un bambino e capisco che quel bambino era mio e suo padre era......
Sono confusa non ricordo di tutto questo, devo andarmene , mi sento sopraffatta da tutte queste emozioni ma appena mi alzo per andarmene una voce mi blocca
Carmine- Isa che ci fai qua?
Isa-niente me ne stavo andando ho sbagliato celle sono venuta nel braccio maschile ma me ne sono accorta in ritardo
Carmine- stai bene ? Taranté
Isa- si si sto bene devo andare
Così me ne vado e penso alla nostra breve conversazione e non ho avuto nemmeno il coraggio di guardarlo negli occhi. Perché quei documenti li ha lui? Era lui il padre del mio bambino?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 24 ⏰

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