Capitolo 7

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Il giorno dopo la direttrice ha voluto vedere sia me che Viola nel suo ufficio e ovviamente quest'ultima ha creduto a lei e non a me e per punirmi voleva mandarmi in isolamento ma siccome le hanno raccontato che non sono stata bene dovrò fare più ore di laboratorio e pulire tutte le celle dei ragazzi, anche se l'ultima non mi entusiasma molto.
Dopo aver fatto colazione in mensa siamo andati al laboratorio di ceramica, e ci siamo divisi tra questo laboratorio e la costruzione della barca con Beppe che fortunatamente mi ha scelto per questo progetto perché non avevo voglia di fare ceramica soprattutto con Viola anche se alla fine siamo sempre nella stessa stanza
Beppe- allora ragazzi come la vorreste chiamare questa barca?
Isa- che ne dici dell'Arianna?
Ciro- l'Arianna? E pecchè proprio sto nome
Isa- era per dirne uno
Beppe- il nome poi lo decideremo quando sarete a metà del lavoro, Ciro aiuta a Isa
Ciro si avvicina a me lavorando  la barca, mi sento il suo sguardo adosso ma anche Carmine fa lo stesso e questo non aiuta
Viola- cosa c'è Isa, sei in difficoltà? Cos'è prima baci Ciro e poi vai a banciare anche o piecr? E non credo ci sia bisogno di ricordarti che devi stare lontano da Ciro, quello che è successo l'altro giorno è solo un assaggio di quello che posso farti....questa è per te te la manda il tuo ragazzo
Isa- la puoi anche buttare non mi interessa
Viola- non ho fatto tutto questo per buttarla, quindi ora stai zitta e te la prendi
Così prendo la lettera, per non causare altri problemi, altrimenti questa volta andrei sicuramente in isolamento.
Continuo a lavorare in silenzio sentendo sempre i loro sguardi adosso, finché Beppe non ci accompagna in cella, e mi siedo vicino alla finestra a guardare il mare sperando che questo mi faccia calmare, Viola fa crescere in me una rabbia che non pensavo di provare è successo con il telefono e ora con la lettera; ma pensandoci bene dopo quello che  è successo ieri non so che fine abbia fatto.
Ciro- We Isabé comm staij?
Isa- se la tua fidanzata viene a sapere che sei nella cella mia penso che non esiterebbe un secondo a farmi fuori
Ciro- Viola può smettere di darti fastidio basta che glielo dica io, ma non hai risposto alla mia domanda
Isa- che ti importa di come sto? Non penso che Viola smetterebbe di darmi fastidio solo perché glielo dici tu
Ciro- sient a me Viola non è un problema dice avvicinandosi verso di me , vicino alla finestra
Isa- come sto secondo te? Io che sono la vittima per difendermi sono diventata la carnefice, la sua quasi assassina e ho perso tutto....come dovrei sentirmi secondo te Ciro eh? Non ho più niente dico iniziando a piangere
Lui si avvicina a me e mi bacia, senza esitare ricambio il bacio che diventa sempre più passionale perché io gli concedo l'accesso , mi prende in braccio e mi avvicina alla cella ma siamo costretti a staccarci per mancanza di ossigeno. Ci guardiamo negli occhi senza dire niente, anche se non so per quale motivo sono attratta da lui a volte riesce a capirmi e a sfidarmi facendomi risolvere i miei problemi e finora non ci era mai riuscito nessuno.
Mi duole ammetterlo ma Ciro è speciale e sto bene con lui anche se lo conosco poco.

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