Capitolo 3
Ci incontriamo in un piccolo ristorante alla periferia di Konoha. Uno di quelli in cui nessuno che conosciamo metterebbe piede.
Per sicurezza optiamo per la saletta posteriore e attendiamo l'arrivo del nostro ospite. Sono molto nervosa. Kasumi, invece, è stranamente tranquilla. Ha lasciato le bambine a una babysitter e se Itachi dovesse venirlo a sapere probabilmente passerebbe qualche guaio, ma sembra estremamente determinata, forse più di me.
L'inconfondibile profilo del nostro alleato più importante fa il suo ingresso nel ristorante. Porta dei grandi occhiali neri, per evitare di essere riconosciuto e l'abbigliamento è più casual del solito.
"Ciao ragazze" esordisce mettendosi a sedere al tavolo, scoprendo i suoi occhi neri e profondi.
"Salve Mikoto" rispondiamo all'unisono.
"Tutta questa segretezza, avrà sicuramente una spiegazione. Quindi bando alle ciance, spiegatemi cosa succede" Risoluta come sempre. Una donna fondamentalmente dolce, materna, ma con un cuore da leone.
Inizio a parlare, interrotta spesso da Kasumi che sembra eccitata. Questa storia deve averle dato una gran botta di adrenalina.
Mikoto ascolta in silenzio fino alla fine. Se dovesse decidere di non aiutarci, il nostro progetto finirebbe lì, su quella tovaglia bianca chiazzata di giallo.
A parte le scarse condizioni igieniche in cui verte quel posto, devo ammettere che il sushi che abbiamo ordinato è di ottima qualità.
Mikoto mangia, in silenzio, e io ho il cuore che batte a mille.
Perché non dice nulla?
A un certo punto, posa le bacchette, allineandole perfettamente e ci guarda.
"Essere la moglie di Uchiha, non è semplice, lo capisco. Bisogna avere la forza di ingoiare bocconi amari e avere una predisposizione innata al sacrificio. Il vostro progetto ha come unica sicurezza il totale fallimento. L'inesperienza è il vostro punto debole"
Lo sapevo. È finita. Mi manca l'aria.
"Tuttavia" e fa una lunga pausa " avete di fronte qualcuno che trabocca di esperienza: conosco i miei figli e mio marito meglio di chiunque altro."
Io e Kasumi rimaniamo in attesa. Lei prende la mia mano e la stringe con forza.
L'ansia mi sta divorando.
" Quindi " un'altra pausa, sento che sto per impazzire " vi aiuterò"
"Sì!" urla Kasumi, come se il Konoha avesse appena segnato il goal fondamentale dei play off.
Sospiro di sollievo. Sorrido e mia suocera ricambia.
Non avrei mai creduto che potesse schierarsi dalla nostra parte anche se i rapporti tra noi sono sempre stati ottimi. A differenza del marito che inizialmente mi considerava un'arrivista a causa dei miei natali, lei mi ha accolto subito con benevolenza e affetto.
Nonostante sia circondata da amiche, per lo più di convenienza, ho sempre visto in lei una solitudine incolmabile.
"Passiamo ai fatti" ci esorta Kasumi, che non sta più nella pelle.

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KItchen (Sasusaku)
RomanceSakura è la titolare di un famoso ristorante di Konoha. Tra cipolle, barattoli di fagioli e sedani assassini, si alterneranno momenti di ironia ad altri di drammaticità. Tanti colpi di scena a suon di mestolo. - Perdonatemi, le introduzioni non sono...