Passarano 3 messi da quel maledetto giorno. Jimin si trasferì in un piccolo appartamento residenziale fuori Seul, non usciva fuori per niente per non essere riconosciuto,era comunque un ballerino famoso. Si faceva portare la spesa a casa. Il ragazzo del supermercato lasciava tutto su pianerottolo e se ne andava, Jimin dopo un po' apriva la porta e portava la spesa dentro la casa. Pagava tutto con la carta di credito sotto falso nome. Non dormiva ,non riusciva mangiare. Era dimagrito moltissimo, aveva cambiato colore dei capelli, adesso era grigio . Stava soffrendo tantissimo ,la notte si addormentava ma dopo un po' si svegliava con un incubo. sempre solito( Jk e Tae insieme a letto , anche se non aveva visto chiaramente , perché loro corpi erano coperti da un piumone )non c'è la faceva più. Sembrava un zombie. Unica cosa che gli dava un po' di sollievo era la danzza.
Nel palazzo c'era una salla da ballo e Jimin la notte scendeva giù per ballare.ogni tanto mandava un messaggio a suo padre, dicendo che stava bene e di non cercarla. A J-hope gli aveva dato numero nuovo del telefono e si fece promettere che doveva chiamare soltanto se era successo qualcosa. Ballava fino a sfinimento mentre piangeva di rotto.
Uno di quelle sera una ragazza gli si avvicinò.
"scusami io sono nabi.
Ti vedo ogni notte qua giù, ti va di conoscerci?"
" mi dispiace ma non sono una grande compagnia."
"Non fa niente, anche io non lo sono,ma magari ci possiamo scambiare il nostro dolore e sentirci un po' meglio."
"mi chiamo Jimin."
" lo so come ti chiami e chi sei ti conosco anche se noi non ci siamo mai visti."Jimin si spavento da morire.ebbe paura che la ragazza poteva chiamare o dire a qualcuno che era la. Ma la ragazza lo tranquillizzo.
"non ti spaventare Jimin non lo dirò a nessuno che abiti qua. Te lo prometto."
Jimin si tranquillizzo.
Naby abitava a canto al suo appartamento. tante volta sentiva Jimin piangere nel cuore della notte ma non aveva coraggio di bussare la sua porta.
Da quel incontro passo un messe. Jimin e nabi si incontravano ogni notte e ballavano insieme, ogni tanto Jimin invitava a nabi per un caffè a casa sua.
Una notte nabi senti di urlare Jimin disperatamente e piangere così uscì da casa sua e si avvicinò al appartamento di Jimin.
" Jimin apri la porta sono nabi apri ti prego" . Dopo un po' di tempo senti passi e la porta che veniva aperta.
" oh tesoro mio che ti succede ? "
Nabi lo abbracciò e Jimin scoppio a piangere di nuovo.
Si sedettero su divano. Nabi preparo un po' di te caldo.
"jimin se voi poi raccontarmi tutto.so ascoltare bene."
Jimin lo guardo e comincio a parlare.
Gli racconto tutto dal principio fino alla fine piangendo sempre.
Nabi si scuoto la testa poi parlo.
" non lo so Jimin ce qualcosa che non mi convince in questa storia, c'è qualcosa che mi puzza."
" nabi! e andata così, sono stata tradita dal mio amore e dal mio fratello."
"lo so piccolo ma ho qualche dubbio."
" e tu perché ti nascondi ? "
"il mio fidanzato e un drogato di merda, mi picchiava ogni giorno e io lo sopportavo, ma quando mi disse che dovevo prostituirmi per avere soldi per lui me ne sono scappata . Mi sta cercando per uccidermi lo so."
Jimin lo abbracciò forte.Ne bar del sig: park si presentano due ragazzi quel giorno.
"voi due che ci fate qu? " Urlo dalla rabbia. " Fuori di qua, sparite dalla mia vista."
"Appa ci devi ascoltare ti prego."
Uomo guardo nel occhi a due ragazzi e abbasso la testa.
"vi do 5 minuti."
Ragazzi cominciarono a parlare .pian piano al uomo scendevano le lacrime, tutte tre sentirono la porta aprirsi e la voce di una donna.
"tesoro sono qua ! Dove sei? " Ma poi vide due ragazzi e gli sali la rabbia
" voi due ! Qua ? Con quale fascia tosta?" urlo
Uomo capi che doveva fare qualcosa.
" tesoro devi ascoltare, abbi pazienza ti prego e ascoltali ti prego." La donna si zitti in un silenzio tombale. Due ragazzi ricominciarono a parlare. Dopo un paio di ore due ragazzi finirono raccontare tutto e guardarono ai cogugi Park. Loro erano in lacrime. La donna si avvicinò ai ragazzi e lo abbracciò forte, prima uno poi l'altro, uomo fece lo stesso. Poi si sallutarano e due ragazzi uscirono dal bar.