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"finalmente" Luke sospira di sollievo, stringendo Michael contro il suo petto, baciandolo delicatamente sui capelli. "mi sei mancato, bellezza" dice. tra le braccia di Luke, Michael si sente così piccolo ma allo stesso tempo protetto. il corpo più robusto di Luke è perfetto per accogliere quello minuto di Michael, quasi come se fossero due pezzi complementari di un puzzle. "si è comportato bene?" chiede Luke, girandosi verso Josh.

Josh scuote la testa, sospirando tristemente. guarda verso Michael, un sorriso provocatorio spunta sulle sue labbra, facendo sentire immediatamente a disagio il sottomesso. "non è stato bravissimo, detesto doverlo dire" dice lentamente. Luke guarda verso Michael con disappunto. "qualche punizione, solamente non voleva ascoltare ciò che gli dicevo. l'ho richiamato molte volte, ma in tre giorni che sei stato fuori è stato punito per un totale di otto volte".

Michael scuote la testa, dimenandosi tra le braccia di Luke. non è vero. non è vero affatto. è stato punito molte volte di più e non a causa sua, ma a causa della rabbia di Josh che sfogava su di lui. non ha fatto nulla di sbagliato, ha rispettato Josh quanto rispetta Luke quando sono insieme. Luke afferra il polso di Michael, facendolo gemere per la preoccupazione. "ora vai al piano di sopra, e rimarrai nella stanza d'isolamento finchè non verrò a prenderti io" dice Luke "sono stato chiaro? vai".

durante il periodo che trascorre Michael solo nella stanza d'isolamento, le lacrime continuano a rigargli le guance. Luke gli farà del male, ne è sicuro. e non sarà la solita punizione, questa senza dubbio sarà molto più grande. è già coperto di lividi, cosa potrebbe fargli Luke che non abbia già fatto Josh? la porta si apre dopo alcuni minuti, e Luke entra all'interno della stanza con qualcosa nascosto dietro la schiena. Michael non sa cosa sia finché i suoi occhi vengono coperti da una benda nera.

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"stai bene?" chiede semplicemente Luke, nessun accenno di empatia nel suo tono di voce. Michael scrolla le spalle, circondando le sue ginocchia con un braccio e posando il mento sopra di loro. Luke si alza e si allontana dal letto, infilandosi un paio di boxer e una maglietta. "eri messo abbastanza male, quindi spero di non averti fatto troppo male" dice. Michael scrolla di nuovo le spalle, senza ascoltarlo realmente. con la mente non è lì, i suoi pensieri sono ben lontani dalle parole di Luke. "ho una cena di lavoro. Louis ti terrà d'occhio, perchè non voglio chiedere a Josh di occuparsene dopo quel che è successo negli ultimi giorni".

con un'ultima scrollata di spalle da parte di Michael, Luke lascia la stanza delle punizioni mentre Michael rimane dentro per un altro momento, stiracchiandosi prima di alzarsi. riesce a camminare con difficoltà, trascinando lentamente i piedi contro il pavimento a causa dell'intenso dolore che sta provando. quando apre la porta del bagno di servizio, un verso di esclamazione esce dalle sue labbra vedendosi a corpo nudo davanti allo specchio, ma decide di non farci caso. si lascia cadere sulle ginocchia davanti al gabinetto, una posizione che ormai assumeva spesso. adesso è facile per lui; spingendo le dita giù nella faringe finchè il suo stomaco non è completamente vuoto, tremando e ansimando finchè il suo respiro non torna regolare. lava i denti con lo spazzolino che ha nascosto lui nel piccolo bagno, tira lo sciacquone e, come sempre, spruzza il deodorante per ambienti in modo da nascondere l'odore del vomito.

scende al piano di sotto indossando solo una maglietta larga e i boxer, lasciandosi cadere sul divano davanti a Louis. "è incazzato con te, Michael" dice. Michael fa spallucce, non avendo la minima intenzione di parlare. "guarda, so che sei nuovo per questo genere di cose. Harry si comportava allo stesso modo all'inizio, Ashton non così tanto. tutto quello che voleva fare era divertirsi e cacciarsi nei guai. ma quello che hai fatto non va bene".

"non so cos'ho fatto" replica Michael, la sua voce esce flebile come un sospiro. "qualunque cosa abbia detto Josh-"

"qualunque cosa abbia detto Josh" lo interrompe Louis, "è la verità. perchè un dominante dovrebbe mentire sugli errori di un sottomesso? sei stato ad una festa e hai assunto droghe e hai bevuto e sei stato beccato, Michael, accettalo e vai avanti. per quel che mi riguarda la tua punizione non è stata abbastanza grave".

le sopracciglia di Michael si accostano, un'espressione interrogativa prende spazio sul suo volto, mentre un gemito esce dalle sue labbra semi-aperte. "Cosa?"

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*spazio traduttrice*

sono tornata! scusate se non ho aggiornato prima, ma insomma sono stata al concerto di Torino e non sono ancora mentalmente stabile, inoltre la scuola ha deciso di beccare la mia settimana peggiore per mettere i compiti in classe, evviva. Josh è davvero un gran simpatikone, lo adoroh:-) a presto! xoxo

domination || muke [italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora