domination || muke [italian translation]

3.2

Michael non sa dove lo sta portando Luke. Ma deve essere un posto speciale, perchè lo ha costretto a mettersi in giacca e cravatta. E' di qualche taglia più grande, perchè è di Luke, e in alcuni punti si nota che non gli calza proprio a pennello. Luke prima di uscire dice a Michael che è adorabile, e lui arrossisce violentemente. Quando arrivano davanti al lussuoso ristorante italiano, Michael guarda Luke con uno sguardo sorpreso. "E' il miglior ristorante della città, è troppo costoso".

Luke scuote la testa e scende dall'auto, camminando verso il lato opposto in modo da aprire lo sportello per Michael. "Non preoccuparti, kitten, tu meriti il meglio. So che ami il cibo italiano, quindi ti ho portato qui" dice, prendendo la piccola mano di Michael nella sua. Un uomo in divisa li accompagna fino all'ingresso, e Luke annuisce per ringraziarlo. "Hemmings, tavolo per due".

"Da questa parte" dice. Li porta in un angolo della sala, riparato dal resto dei tavoli da un separè, lluminato solo da candele e con un tavolo decorato con vari petali di rose di vari colori. Luke sposta la sedia di Michael facendolo accomodare, per poi sedersi davanti a lui. "Ti lascio un minuto per scegliere cosa ordinare".

"E'-E' così bello, Luke" dice Michael, guardandosi intorno quasi paralizzato dallo stupore. "C'è una ragione per tutto questo?"

"Volevo solo viziare il mio piccolo bimbo" gli dice Luke. Michael arrossisce, iniziando a fissarsi le mani che tiene intrecciate sotto al tavolo. "Come vanno le lezioni?"

"Bene" dice Michael "Molto meglio da quando le faccio online. Posso lavorare finalmente in pace". La ragione principale per cui Luke ha deciso che Michael avrebbe dovuto iniziare a frequentare i corsi online è perchè in questo modo non deve più vedere Josh. E per Michael va più che bene, perchè questo significa passare più tempo con Luke.

"Voglio parlarti di alcune cose"" gli dice Luke. "E voglio che tu mi ascolti molto attentamente, okay? Nessuna interruzione. Puoi farlo, kitten?" Michael annuisce, guardando Luke con curiosità.

 "Quando avevo otto anni, i miei genitori affidarono a mio zio il compito di badare a me mentre loro erano in un viaggio di lavoro. Era gay, mio zio, ed era un dominante. Aveva un sottomesso, erano anche sposati, ma morì in un incidente stradale. Comunque una notte, mentre mio zio doveva badare a me, mi lasciò a casa da solo e quando tornò era davvero molto ubriaco. Avevo solo otto anni, quindi non ero sicuro di ciò che dovevo fare, Mikey. Ero così spaventato.

"L'ho accompagnato fino al bagno e l'ho fatto entrare nella doccia. Mia madre e mio padre mi dicevano sempre che avevo un tocco morbido e gentile, hanno sempre pensato che sarei diventato un sottomesso una volta raggiunti i sedici anni. Quindi lui si sedette sul pavimento della doccia indossando solo i jeans. Lo aiutai a lavare i capelli e lo lavai nel miglior modo possibile. Poi lo lasciai solo per cambiarsi, e dopodichè lo aiutai a mettersi a letto, con un bicchiere d'acqua e alcune pillole per dormire. Ma-ma lui mi afferrò e mi trascinò giù, mettendomi sotto di lui".

"Lukey" dice Michael, posando una mano su quella del dominante.

Luke scuote la testa, continuando a parlare. "Mi violentò quella notte, Mikey. Ero così spaventato. Ero così piccolo, nessuno merita di essere trattato in questo modo. Quando compii tredici anni, lasciai che il migliore amico del mio fratello maggiore mi fottesse. Lui aveva sedici anni, e aveva detto di amarmi. Quindi mi lasciai usare da lui ogni volta che lo desiderava. Andò avanti così per qualche mese prima che scoprissi che era fidanzato con un ragazzo della sua età. Mi disse che non mi aveva mai amato, e che ero solo una sporca puttana. Durante i primi due anni al liceo lasciai che ragazzi più grandi si divertissero con me, e quando compii sedici anni e scoprii di essere dominante, iniziai ad andare a letto con ragazzi più piccoli per permettergli di perdere la verginità con me.

"C'era un ragazzo in particolare, era al secondo anno quando io frequentavo l'ultimo anno e il so nome era Aden. Era il ragazzo più innocente e fragilr che io avessi mai incontrato.

"Dopo alcune settimane durante le quali non facevo altro che provarci con lui facendo allusioni sessuali su di lui, mi baciò nella stanza degli armadietti. Ero sconvolto, perchè era la prima volta che provavo dei veri sentimenti verso qualcuno, eccetto Tyler. Si staccò subito da me e mi disse quanto era dispiaciuto, per poi correre via. Mi evitò per alcuni giorni, prima che io gli lasciassi un bigliettino nell'armadietto dicendogli di incontrarci nella stanza in cui ci eravamo baciati la prima volta. Gli chiesi se voleva essere il mio ragazzo e lui mi disse di sì. Successe tutto solo pochi mesi prima che compisse sedici anni e scoprì di essere un sottomesso, come entrambi già sapevamo".

"Perchè mi stai raccontando tutto questo?" Gli chiede Michael, sospettoso.

"Ascolta e basta" risponde Luke, accarezzandogli la guancia con il pollice per farlo calmare. "La notte in cui gli ho tolto la verginità, lui mi disse di amarmi. Andai fuori di testa, perchè sapevo di ricambiare. Ma ero stato ferito precedentemente, ed ero troppo spaventato per ammetterlo. Urlai contro di lui, come ho fatto con te, e lo lasciai. E, Mikey, il giorno dopo mi chiamò sua madre dandomi la notizia peggiore che io abbia mai ricevuto".

"Quale?"

"Aden si era suicidato. Mi aveva laciato un biglietto, spiegandomi quanto era dispiaciuto e quanto mi amasse. Non sono più stato lo steso dopo, Mikey. Bere era il mio unico modo per non pensare a lui, quindi passai molto tempo nelle discoteche, ubriacandomi e trovando un nuovo sottomesso ogni notte da fottere. So che è molto da mandar giù, Mikey, ma il punto è che" mormora Luke, prendendo la mano di Michael tra la sua.

"Sono innamorato di te, Michael Clifford".

"L-Luke-"

"E voglio chiederti di sposarmi".

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*spazio traduttrice*

fine. ultimo capitolo. presto posterò l'epilogo. Sono mentalmente distrutta. xoxo