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"qual è il grande problema di essere messo in coppia con me? è un fottuto progetto, non è che ci dobbiamo sposare".

Michael alza gli occhi al cielo spostando lo sguardo da Josh, abbandonando il pesante zaino sul bancone della cucina e sedendosi su una sedia davanti alla penisola, il piccolo tavolo che usano per fare colazione. Josh salta sulla sedia accanto a lui, mettendosi un po' troppo vicino a Michael per i suoi gusti. "facciamola finita" mormora il sottomesso, aprendo il suo computer. "quindi dobbiamo cercare un filosofo matematico e scrivere un paragrafo sulla sua vita e su come il suo lavoro ha contribuito con la crescita della matematica."

"hai una soda?" chiede Josh, senza prestare la minima attenzione verso Michael. vaga con gli occhi all'interno del frigo, cercando qualcosa da bere. trovando una lattina di coca cola, chiude la porta del freezer e torna a sedersi, aprendo la lattina gelata. "scusa, cosa hai detto?"

"nulla. solo stai tranquillo e non darmi fastidio, ci metterò anche il tuo nome" sbotta Michael. Josh annuisce e tira fuori il telefono, disturbando Michael perchè lui sperava che il dominante gli avrebbe dato una mano per completare il progetto. i due hanno una storia alle spalle davvero complicata, e questo provoca in Michael un misto di emozioni verso di lui. fidarsi di lui è difficile, ma sembra che sia cambiato molto.

quando Luke torna a casa sgrana gli occhi, ascoltando il litigio che stanno avendo i due. corre lungo il corridoio fino in cucina, schiarendosi la gola e incrociando le braccia al petto. comincia a guardare Michael, aspettando per vedere quanto tempo impiega Michael prima di accorgersi che lo sta fissando.

"-e davvero, non hai fatto nemmeno una piccola cosa! ti ucciderebbe fare una piccola parte di lavoro nella vita, solo una? non metterò il tuo nome su questa cosa, per nessuna ragione!" urla il sottomesso. Luke non è sicuro di chi sia l'altro ragazzo ma pensa che sia un dominante, e ne ha la certezza quando vede il piccolo tatuaggio che sporge dalla manica della sua maglia. girandosi, Michael vede Luke e si morde il labbro, guardando in basso.

"è un dominante?" chiede Luke. Michael alza lo sguardo, inclinando la testa verso destra, chiaramente confuso. "ho detto, e un-"

"si" risponde Michael. ma questo non ha niente a che fare con il suo titolo.

"e quindi non devi gridare contro di lui" rimprovera Luke, facendo di no con la testa verso Michael. "devi ascoltarlo. no, non interrompermi. non mi interessa cosa ha detto, tu devi ascoltare i dominanti. sempre. capito?" Michael annuisce in imbarazzo, le sue guance assumono un lieve tono rosato. Luke afferra rudemente il polso di Michael, tenendo premuto il pollice contro la piccola 'S', facendo sussultare Michael per il panico. "quando avrai finito, accompagnerai Joah fuori e andrai nella stanza delle punizioni, sono stato chiaro?"

"m-ma, signore tu non sai-"

"ho detto sono stato chiaro?" ripete. Michael annuisce. "bene" dice Luke. sale al piano di sopra, facendo sbattere la porta facendo indietreggiare Michael.

si siede e scrolla le spalle, continuando ad andare su e giù con il mouse sulle informazioni che si trovano sullo schermo. Josh si acciglia, ma non dice nulla. la cosa è che Michael sa che Luke ha ragione. non deve urlare verso i dominanti per nessuna ragione, ma cosa avrebbe dovuto fare? lasciare che Josh se ne andasse senza aver fatto nulla come un coglione? non che gli importasse ora, perchè Michael è nei guai e lo sa.

spaventato di cosa lo aspetta, Michael prende tempo per finire il lavoro. va estremamente piano, cosa che infastidisce Josh, ma a lui onestamente non interessa. tutto quello che riesce a pensare è Luke arrabbiato con lui. quando finalmente finisce tutto stampa la copia finale e la consegna a Josh, ricordandogli di portarla a scuola il giorno successivo. dopo che il dominante se ne va, Michael si trascina al piano superiore. si siede sul letto della stanza delle punizioni, aspettando nervosamente Luke. "alzati, kitten" dice Luke, comparendo sull'orlo della stanza. chiude con calma la porta dietro di sé, muovendosi verso Michel per stare davanti a lui. il sottomesso si alza, guardando verso il pavimento. "inginocchiati per me, Kitty".

- - -

"il mio gattino vuole venire?" chiede Luke toccando Michael violentemente, con i boxer ancora addosso, facendo gemere il sottomesso. "so che lo vuoi, Kitty, tu vuoi venire. la mia mano su di te è una sensazione così bella, non è vero? ti fa stare così bene, lo so" sussurra, baciando la pelle dietro il lobo destro di Michael. i suoi fianchi si sollevano mentre urla il nome di Luke e sapendo che è quasi all'apice del suo orgasmo Luke leva la mano, e gli dà un pizzico sula punta dell'erezione cosicché non possa raggiungerlo.

"n-no! per piacere, no, ne ho bisogno" si lamenta Michael, mordendosi il labbro. è così vicino, eppure la pressione che sta applicando Luke lo blocca, facendolo fremere dal dolore.

"scusa Kitty, ma non puoi venire oggi" dice Luke. "vai a farti una doccia fredda, e se mi accorgerò che ti sei.. aiutato da solo, sarai nei guai. capito?" chiede. Michael annuisce, guardando Luke mentre si tira su i pantaloni ed esce dalla stanza delle punizioni, chiudendosi la porta alle spalle.

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*spazio traduttrice*

visto che siamo in giorni di festa e io non ho nulla di meglio da fare ho tradotto prima ew. probabilmente aggiornerò altre due volte questo fine settimana yayy!

cosa pensate del passato tra Michael e Josh? cosa credete ci tengano nascosto? xoxo


domination || muke [italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora