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"Possiamo parlare?" chiede Luke a Michael, premendo il tasto dell'ascensore per far chiudere le porte. Michael scuote la testa, mettendosi in un angolo. "Non devi dire nulla, sarò io a parlare".

"Non voglio sentirti" gli dice Michael. Luke vorrebbe gridare e urlare, spingerlo contro la parete dell'ascensore e dirgli che non può permettersi di rivolgersi ad un dominante in questo modo. Ma non può farlo, perchè no è lui che si occupa di Michael ora e deve riuscire ad accettarlo. Non gli piace Kyle, non gli piace per niente, ma non può farci nulla.

Più guarda Michael, più vorrebbe afferrargli i polsi e portargli le mani sopra la testa per poi baciarlo con passione, facendolo gemere e chiedergli di più. Michael è così diverso da tutti i sottomessi che ha mai avuto. E' speciale, in una maniera che Luke non riesce a descrivere, ma ogni volta che vede il ragazo più piccolo di lui il suo cuore inizia a battere più forte. Essere messo in coppia con Michael probabilmente è stata la cosa migliore della sua vita. I suoi sottomessi precedenti non sono stati nulla in confronto a Michael; loro erano solo bisognosi e vogliosi di sesso. Ma Michael è una persona così pura ed innocente, e Luke vorrebbe morire per avergli spezzato il cuore.

Dopo aver preso il caffè per tutti ed essere tornati nella sala d'attesa, Michael salta sulle gambe di Kyle e nasconde il viso nell'incavo del collo del dominante. Luke sbuffa, alza gli occhi al cielo e dice quasi ringhiando "davvero lasci che si comporti così?"

"Cos' come?" risponde Kyle. Michael si gira verso Luke, lasciandosi scappare un piccolo mugolio dalle labbra per il tono duro che ha usato.

"Come se fosse un bambino! Fa quello che vuole, dice quello che vuole. Lo hai mai punito?" chiede Luke.

"No" risponde Kyle. "Non ne trovo il motivo. Posso insegnargli come essere un bravo sottomesso senza punirlo. Non è un animale, Luke, prova sentimenti ed emozioni, e cosa più importante prova dolore. Ferirlo mentalmente e fisicamente non ti porta da nessuna parte".

Luke si arrende, senza prima alzare gli occhi al cielo, e poi si lascia cadere su una delle sedie della stanza. Louis si morde il labbro inferiore, a disagio, prendendo un sorso di caffè. "Credo che possiamo andare a trovare Harry ora, dovrebbe essersi svegliato" dice. "Chi vuole vedere mia figlia?"

- - -

"Avete scelto il nome?" chiede Michael, guardando teneramente la bimba che sta cullando tra le braccia. Fa male sapere che anche lui avrebbe potuto avere un bambino da amare e stringersi e di cui prendersi cura.

"Ashy le ha dato il nome" mormora Harry, la testa posata sul petto di Louis con Ashton seduto affianco a lui dall'altro lato, il quale gli passa dolcemente le dita tra i capelli spettinati. Il sorriso di Michael scompare per un attimo quando sente il suo nome, ma continua a cullare lentamente la bambina tra le braccia.

"I-il suo nome è Paisley. P-Paisley Nova Tomlinson" dice Ashton.

Dopo averla tenuta per un po' le braccia di Michael cominciano a stancarsi, passa delicatamente la piccola a Luke, che la stringe in una salda presa mentre le canticchia una canzone. Il sottomesso lo guarda mentre fa fare dei piccoli saltelli alla bimba tra le sue braccia facendola sorridere, e anche se non è d'aiuto inizia a pensare a che tipo di padre sarebbe Luke.  Anche se sta provando con tutte le sue forze ad odiarlo, non ci riesce. Anche solo pensare a Luke gli fa battere il cuore più forte, e anche se dorme accanto a Kyle, i sogni su di lui lo fanno ancora eccitare nel bel mezzo della notte.

"Sei pronto ad andare, angelo?" gli chiede Kyle. "Credo che abbiano bisogno di rimanere un po' da soli con Paisley". Michael annuisce e si alza, lasciandosi sfuggire un piccolo sbadiglio che fa ridacchiare Kyle. "Puoi dormire in macchina mentre torniamo a casa".

Louis e Kyle si stringono la mano, e Michael dà un piccolo abbraccio ad Harry, ignorando completamente le braccia aperte di Ashton. Mentre si allontanano lungo il corridoio però, Michael sente il tocco di qualcuno sula spalla. Si gira, aspettandosi di vedere Louis, ma si ritrova faccia a faccia con Luke. "Torna con me" dice. Michael inclina la testa, confuso. "Torna con me Michael, ti prego. Sarò il miglior dominante che tu possa mai avere. M-Mi manchi, okay? Mi manchi e ti am-adoro così tanto, quindi ti prego torna da me".

Non sapendo cosa dire, Michael stringe il bracco di Kyle, sperando che possa parlare per lui. "Dobbiamo davvero andare" dice il dominante.

Kyle stringe a sua volta il braccio di Michael, allontanandolo gentilmente da Luke. Mentre la porta automatica si apre, Michael sente di nuovo la voce di Luke. "Pensaci, okay kitten?"

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*spazio traduttrice*

okay then, ecco il capitolo. Non mi funziona bene il pc quindi non so quando il capitolo finirà online ma vaaabbe.

Michael la sassy oWWWWWW. Buona giornata! xoxo


domination || muke [italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora