Victoria
𝘍𝘪𝘯𝘤𝘩𝘦̀ 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘥𝘪𝘳𝘦
"𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘦̀ 𝘪𝘭 𝘱𝘦𝘨𝘨𝘪𝘰"
𝘝𝘶𝘰𝘭 𝘥𝘪𝘳 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘭 𝘱𝘦𝘨𝘨𝘪𝘰
𝘢𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢 𝘱𝘶𝘰̀ 𝘷𝘦𝘯𝘪𝘳𝘦.
𝒲𝒾𝓁𝓁𝒾𝒶𝓂 𝒮𝒽𝒶𝓀ℯ𝓈𝓅ℯ𝒶𝓇ℯMi aspettavo una reazione simile da Thom.
Voglio dire, in fin dei conti si era solo rovesciato tutti i pop corn addosso, sarebbe stato peggio se li avesse lanciati a me.
<<quindi te ne vai?>> domandò guardandomi malinconico.
<<io non...non lo so, che dovrei fare secondo te?>>
<<secondo me dovresti rimanere qui>>
<<eddai thom so seria>>
<<pur'io so serio! che vai a fa co 'no sconosciuto dall'altra parte del mondo?>>
<<me lo domando pure io>>
Non so nemmeno perché presi in considerazione questa proposta, avrei dovuto dire di no fin da subito.
È solo che sentivo di essere legata a quel ragazzo, non potevo fare a meno di dargli una chance, sentivo che forse sarebbe stato quello giusto ma non seppi per cosa.
Non stavo cerando un ragazzo, non cercavo una relazione in generale. Avrei dovuto studiare per gli esami di gennaio, finire gli appunti presi alla lezione di quel giorno anziché cercare un modo per far combaciare tutti i miei impegni in base al calendario di basket di Damiano.
<<è plausibile che tu voglia accettare questo lavoro, ti pagherebbero molto e viaggeresti tantissimo, avresti l'opportunità di conoscere un sacco di gente ma che fine farebbero tutti i nostri piani di vita? che fine farebbe la nostra amicizia e questo appartamento?>>
<<Thomas stai esagerando! non smetteremmo mica di essere amici, potresti venire con me>> buttai lì la proposta.
<<ah si?? e come dovrei vivere? io non so l'inglese!>>
<<be ma ci sarei io, e comunque stavo scherzando thom, non ti chiederei mai di lasciare tutto per venire con me in America. Ma se fosse la mia occasione di ricominciare?>>
<<ricominciare? victoria hai ventidue anni che devi ricominciare? oramai la nostra vita è questa, il nostro futuro ha dei pilastri già piantati. Non puoi pensare di abbattere un grattacielo a cui manca l'ultimo piano per essere finito.>>
<<aaa ma che è?? mo te metti pure a fa le metafore??>>
<<si cazzo! vic tu sei come una sorella, praticamente viviamo in simbiosi io che faccio se non ho te?>>
<<Thomas non essere melodrammatico, non starei via per sempre, le partite non durano fino all'infinito prima o poi ne perderanno una o ci sarà un momento di pausa. Tornei più spesso di quando credi.>>
<< hai già deciso>>
<<non ho già deciso Thomas>>
<<ah no? forse non te ne rendi conto ma è così. Comunque va bene, è la tua vita puoi distruggerla e ricostruirla quante volte ti pare. Io sarò sempre qui ad aspettare che tornerai dalla grande mela>>
<< lo sai che t'amo ve'?>
Mi fiondai addosso a lui stringendolo a più non posso.
Lui ci fu quando mamma se ne andò, raccolse ogni lacrima e la fece diventare un sorriso, non dovetti chiedergli di restare, di non farmi male perché sarei crollata.
Mi ha sempre stretta a se come se fossi fatta di cristallo ed al tempo stesso ha lasciato che affrontassi da sola ogni ostacolo, non avrei mai potuto scordarmi di lui, nemmeno quando sarei stata lontana.
<<ora resta solo dirlo ad Ethan, Nica e tuo papà>> aggiunse il mio migliore amico.
<<passo, lo farò un altro giorno, per oggi potrei limitarmi a dirlo ad Ethan, per cena passa qua>>
<<quel ragazzo c'ha na cotta per te da du anni>>
<<nah, semo amici. Ora vado a farmi la doccia, se arriva apri tu>>
Quella mattina ero così di fretta che non lavai nemmeno i capelli.
Una volta raggiunto il bagno mi munii di accappatoio e misi in doccia un flacone nuovo di shampoo.
Scorsi le storie di Instagram mentre aspettavo che arrivasse l'acqua calda e notai che Damiano aveva iniziato a seguirmi.Il mio futuro datore di lavoro era un gran bel fregno.
Riguardai la storia che avevo messo quella mattina, sperai che non avesse pensato male vedendola.Mi fiondai in doccia, altrimenti Thomas avrebbe iniziato a lamentarsi.
Chissà se Ethan sarebbe venuto a vivere qui con lui quando io sarei andata via a gennaio.
Sarebbero molto carini insieme a farsi compagnia, e poi mi divertirebbe un mondo il solo pensiero.
Erano così diversi; Ethan calmo e silenzioso, Thomas un vero casinista che si incazza se non dorme bene la notte e se non ha qualcuno che vada a ballare con lui.
Canticchiai qualche canzone ed uscii una volta sciacquato il balsamo.
Prendendo in mano il telefono e rimasi spiazzata: ykaaar ha risposto alla tua storia: me lo spoileri così? ora non c'è più gusto a svestirti.
Cazzocazzocazzo.
Spensi il telefono e mi vestii facendo finta che non mi avesse scritto niente.
Victoria te lo sei solo immaginata.
Ovviamente non fu così.dm:
- me lo spoileri così?
- ora non c'è più gusto
a svestirti ;)non sapevo che parlassi -
così a tutte le tue segretarieDetto questo entrai nelle mail e scrissi a Rossella che avrei accettato il lavoro.
<<vic è arrivato Ethan>> disse Thomas bussando alla porta del bagno.
Mi asciugai il più in fretta possibile e misi l'intimo che avevo portato con me.
Uscii mezza nuda per andare a salutare il mio amico.
<<ma guarda che bellezza>> esclamò lui sorridendo innocente.
<<lo so!>>
Lo abbracciai stando attenta a non bagnargli tutto il maglione con i capelli ancora frascichi.
Dopo essermi vestita tornai da loro ed ordinai le pizze.
<<Eth, vic ha qualcosa da dirti>> lo informò subito Thomas
<<spara>>
<<mi trasferisco in America a gennaio!>>
Il mio entusiasmo era nulla in confronto alla sua espressione incredula.
Perché nessuno è felice per me?
<<in...America?>> ripetè balbettando.
<<eh già. Ricordi? oggi ti ho detto che avrei avuto un impegno importante, una signora mi ha proposto di seguire suo figlio, nonché un giocatore di basket, che dovrà cambiare squadra a gennaio ed andare in America.>>
<<e tu cosa dovresti fare per lui?>>
<<ha bisogno di una segretaria, o meglio, di un'agenda vivente che lo aiuti con gli impegni, forse una specie di manager>>
<<e l'università?>>
<<be la nostra università ha una sede anche a New York, posso continuare a seguirla là>>
<<è una bella opportunità credo>>Lasciai il discorso in sospeso poiché arrivarono le pizze.
Potè essere sembrata una scelta presa su due piedi la mia.
Potè sembrare che mi fossi basata sul fatto che sarei stata in giro con un figo da urlo pieno di soldi.
La realtà è che scelsi di accettare perché la mia vita cominciava ad essere monotona. Non avevo più incentivi, niente che mi desse la carica di andare avanti. Stavo perdendo me stessa e me ne accorgevo ogni giorno sempre di più.
Fu probabile che avrei sbagliato e che avrei dovuto cominciare da capo ancora l'anno prossimo, ma sarebbe stato comunque meglio che vivere col rimpianto di non aver dato una possibilità a questa offerta.
Se fossi stata fortunata avrei lavorato anche con una persona simpatica.
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ᴛʜᴇ ʟᴏɴᴇʟɪᴇsᴛ |damoria|
FanfictionVidi una lacrima. Se ne stava tutta sola in un deserto arido da tempo. Accostai il palmo della mano alla sua guancia e raccolsi quella porzione di cielo. La tempesta richiamata si ripresentò all'interno delle sue pupille. Una grandine di lacrime ca...