Alec si svegliò sentendo un tonfo sulla pancia. Lentamente aprì gli occhi e vide che si trattava di Presidente Miao. La palla di pelo si stava accomodando sopra di lui, quando nel suo campo visivo apparve un altro paio di occhi felini, appartenenti alla figura che si gli si stava accoccolando affianco.
"Ciao. Dove sei andato?" chiese Alec con voce ancora impastata dal sonno, rendendosi conto che lo spazio accanto a lui prima era vuoto.
"Mi sono alzato due minuti fa per andare a fare una telefonata."
"Uh uh, era davvero così importante?" Sbadigliò.
"Si che era importante! Sarà indispensabile per dopo, e non ti dico altro." rispose allegro Magnus.
"Ok, ho paura!" rise l'altro.
Lo stregone gli rivolse un sorriso malefico, poi si buttò sopra di lui e cominciò a baciarlo con passione.
Il gatto fu costretto a spostarsi, per non diventare Presidente Polpetta.
Le labbra di Magnus stavano diventando bollenti sopra quelle di Alec, ma non osò interrompere il bacio. Le loro
bocche danzavano una sopra l'altra, e le lingue si rincorrevano affamate, gli ansimi riempivano l'aria.
Lo stregone, con le dita, percorse la guancia, il collo, il petto già nudo dello Shadowhunter, provocandogli brividi e
gemiti di piacere. "Mmh, Magnus..."
"Shh, Fiorellino." Dalla bocca passò a baciargli il collo, lasciando una scia umida ma ardente allo stesso tempo di baci.
Alec, mentre subiva quella così deliziosa tortura, accarezzava e stringeva le ciocche di capelli glitterate dello
stregone, sussurrando il suo nome come se fosse una preghiera. Questo prese a posare delicati baci su ognuno di
quei segni neri che c'erano sul collo dell'altro, sulle spalle, sulle braccia, sul petto marmoreo.
Arrivato al punto dove poche ore prima vi era il grosso livido e la costola rotta, alzò il viso e guardò il suo ragazzo. "È completamente guarita, hai visto?"
"Già. Merito di un certo stregone eccentrico di mia conoscenza" sorrise e abbassò gli occhi prima di continuare in un sussurro: "Un certo stregone... Bellissimo tra l'altro."
"Fiorellino, mi stupisci! Ma... Dai, sei tutto rosso!" rise di gusto, e Alec pensò che la sua risata era davvero un suono
celestiale e coinvolgente come nessun altro.
"Si sta facendo tardi, dobbiamo prepararci."
"Mi stai cacciando fuori di casa?"
"Non potrei mai. Dobbiamo andare in un posto."
"Dobbiamo uscire? Ma... Ho solo la tenuta da caccia, non credo sia l'ideale andare in giro conciato così, penso mi rinchiuderebbero in qualche posto orribile, freddo e senza di te."
Alec si alzò dal letto, i pantaloni di pelle accartocciati intorno alle gambe.
"Giusto. Fammi pensare un attimo... Ecco!" Magnus schioccò le dita e Alec si ritrovò addosso una maglia giallo canarino e dei pantaloni rossi con lustrini sulle cuciture. "Cos'è questa roba, Magnus? È uno scherzo, vero? Toglimi SUBITO questi vestiti di dosso!" gridò inorridito.
"Sarei veramente felice di accontentarti, Fiorellino, soprattutto se la richiesta è così perentoria e esplicita!"
"Magnus! Io... Non intendevo questo."
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With you I feel alive
Fanfic!Incompleta, magari in futuro la riprenderò! Magnus e Alec. Alec e Magnus. La storia è mia, pubblicata anche su EFP, dove mi chiamo _black_rose_ . Vi sarei grata se non copiaste o pubblicaste parti della ff senza il mio permesso. Se volete lascia...