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Avete presente la classica
ragazza secchiona, solitaria, dall'aspetto
totalmente normale? No, certo che no, perché le ragazze così, nessuno le nota, nessuno si accorge della loro presenza.
Viviana era proprio quel tipo di ragazza, aspetto nella norma, alta 165 centimetri, lineamenti delicati, naso all'insù, occhi leggermente a mandorla, labbro inferiore più carnoso rispetto a quello superiore, portava una seconda di seno, vita stretta, gambe piccole, cosa che odiava di se, le ricordavano quelle di una gallina, si tolse i pantaloncini corti ed optò per il classico, vecchio jeans lungo e nero, non troppo stretti, con una maglietta larga bianca e sneakers nere; con i suoi mille libri tra le braccia ed uno zaino pesante, uscì di casa salutando la madre con un veloce bacio sulla guancia.

La scuola distava venti minuti con l'autobus, che lei prendeva molto prima dell'ora di punta, odiava stare in posti troppo affollati, così, come tutte le mattine, si ritrovò nel cortile deserto della scuola, dove c'era un albero che le piaceva particolarmente, era il suo posto, tirò fuori dallo zaino una piccola coperta che stese sul prato e vi ci sedette sopra iniziando a leggere un nuovo capitolo del suo libro; se pensate che le piacessero i classici romanzi rosa o di fantascienza, vi sbagliate di grosso, la sua libreria era piena di libri di storia, libri sulla biologia, sulla chimica, ma soprattutto sull'informatica, era un mondo che le piaceva particolarmente ed infatti, in quel momento, stava leggendo l'ennesimo libro sull'hackeraggio.

La campanella che segnava l'apertura dell'edificio scolastico, la fece tornare con il sedere su quella coperta, ripose il libro nello zaino, insieme alla coperta, ed entrò nella struttura insieme agli altri ragazzi che erano arrivati, si diresse al suo armadietto al centro del grande corridoio, odiava quella posizione, aveva chiesto più volte se potesse cambiarlo, ma ogni volta le veniva detta la stessa cosa "Non ci sono armadietti liberi, provi a chiedere ad un compagno uno scambio", come se lei avesse amici o anche solo conoscenti a cui chiedere, ripose i libri che non le servivano e prese solo quelli della materia che aveva alla prima ora, matematica, mentre sistemava le cose, iniziò a sentire intorno a se i bisbìgli delle ragazze "Ci risiamo" pensò, chiuse velocemente l'armadietto e, senza alzare lo sguardo, attraversò il corridoio, ritrovandosi però, con il sedere sul pavimento, aveva sbattuto addosso a qualcosa, o meglio, a qualcuno.

Alzò la testa, "Cazzo!" imprecò dentro di se, distolse lo sguardo dal ragazzo che aveva davanti e raccolse velocemente i libri da terra
<<S-scusa>> gli disse correndo via

<<Ma chi era?>> chiese divertito uno dei ragazzi alle spalle del ragazzo con il quale Viviana si era appena scontrata
<<Non lo so, mai vista, dai andiamo>> gli rispose alzando le spalle
<<Sarà nuova?>> chiese un'altro
<<Bho perché?>>
<<Non l'ho mai vista neanche io>> rispose alzando le spalle
<<Avete visto che faccia ha fatto quando ti ha visto? Sembrava terrorizzata>> continuò un'altro scoppiando a ridere, facendo ridere il resto del gruppetto.

Viviana dal canto suo voleva sotterrarsi, era andata addosso al ragazzo più bello e popolare della scuola davanti a tutti, sperare che le persone non la iniziassero a notare era una speranza vana
<<Ei tu!>> si girò
"No dai, ti prego!" pensò vedendo da chi era stata chiamata <<I-io?>> le chiese titubante
<<Certo, chi altro? Pensi sia normale andare addosso ai ragazzi altrui? Cosa sei una sgualdrina?>>
<<No... io... ecco... io non l'ho fatto apposta, non... non stavo guardando avanti, sc-scusami>> le rispose a testa bassa
<<Beh fai più attenzione, se il mio amorino dovesse ferirsi sarebbe una tragedia>> la ragazza passò oltre andandosi a sedere all'ultimo banco
"Come se cambiasse il suo aspetto fisico, tsk"

Durante la giornata molte volte veniva indicata e quando passava affianco a qualche gruppo di ragazzi o ragazze, questi iniziavano a parlottare tra loro, tornò a casa distrutta e si mise davanti al suo amato pc, sulla pagina della scuola vi era un suo video di quella mattina, ma qualcuno lo aveva modificato, mettendoci sotto una strana canzoncina e facendo vedere in loop lei che cadeva a terra ed ogni volta vi era il rumore di una scoreggia <<Bastardi del cazzo>> lèsse i commenti, ridevano tutti, anche quelli del gruppetto del figo avevano commentato ridendo, tutti tranne uno, uno sconosciuto, che invece la difese

"Dai povera, non l'ha fatto apposta... magari non l'ha visto... ahahah ma che dico?! Comprati degli occhiali e smetti di attirare l'attenzione"

<<Come non detto, bene, volete la guerra? Vi accontento>> si legò i capelli si mise un paio di occhiali da vista, si infilò un berretto ed iniziò a smanettare sulla tastiera, in poco tempo il video venne rimosso, ma al suo posto apparvero diversi post sui ragazzi più popolari della scuola, compreso il figo che non si era neanche degnato di chiederle scusa di rimando, il suo era forse il peggiore visto che si trattava di una sua foto in abiti femminili super ubriaco <<Ben vi sta idioti>> disse fiera di se ridendosela sotto i baffi.

Si è vero, non era una che si faceva notare e poteva sembrare timida, impaurita, insicura, ma davanti ad un pc diventava una iena.

Ed eccoci con una nuova nuova storia!
I primi capitoli sono conoscitivi, quindi potreste trovarli noiosi, ma vi consiglio di andare avanti, di leggere il continuo, sono sicura che farà emozionare molti di voi!
Beh fatemi sapere se come iniziò vi ispira 💜

Al prossimo capitolo 🫶🏻💜

Mine        //BTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora