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Per la prima volta in vita sua, si alzò con il desiderio di non andare a scuola, è vero aveva tolto quel video e sputtanato altri compagni, ma rimaneva il fatto che adesso tutta la scuola sapeva che esisteva, sperava solo che tornasse presto ad essere l'insignificante e l'inesistente Viviana.
Era talmente soprappensiero che non si accorse dei nuvoloni neri che ricoprivano tutto il cielo, arrivò a scuola ed iniziò a piovere, corse sotto il suo albero, visto che sotto al portico vi erano già dei ragazzi, "Perché non ho mai l'ombrello? Cazzo vivo a Seattle, dovrei averne uno in ogni zaino" pensò maledicendosi.

La campanella suonò, ma aspettò ad entrare visto che la gente spingeva per poterlo fare
<<Idioti>> disse a bassa voce guardando la scena da sotto il suo albero tenendo le braccia incrociate
<<Anche tu non sei una cima se non hai un ombrello>> si senti dire alle spalle, sgranò gli occhi girandosi
"Cazzo! Ancora lui? Davvero? Quella mi uccide se mi vede" pensò ammirando quel ragazzo appoggiato al tronco con una gamba piegata e le braccia incrociate  <<Che... che ci fai qui?>> gli chiese, nessuno andava mai sotto quell'albero
<<Ti ho vista dal cancello d'ingresso>> disse semplicemente, come se fosse del tutto scontato
<<Mi... mi hai vista? Ne-nessuno mi... che cosa... emm... se vuoi nuovamente le mie scuse ti chiedo scusa>> fece per girarsi verso l'entrata, ma quel ragazzo le prese un braccio bloccandola
<<Ti sei vista?>> le chiese solo, lei scosse la testa e lui le fece cenno con le testa verso la sua maglietta, la ragazza abbassò lo sguardo diventando poi bordò, tolse il braccio dalla stretta di lui e si coprì il seno, la maglietta, prima bianca, ora, a causa dell'acqua, era trasparente ed il reggiseno bianco la copriva solo se non si trovava controluce, il ragazzo rise <<Tieni metti questa o anche oggi rischi una figuraccia>> si tolse la felpa e gliela mise sulle spalle
"Una felpa a settembre? Non ha caldo?"
<<La porto sempre, sai mi piace essere un tipo previdente, buona giornata miss maglietta bagnata>> le disse aprendo l'ombrello ed incamminandosi verso l'edifico
<<Buona giornata spocchioso di un Taehyung>> ricambiò a bassa voce, si infilò la felpa, che le stava diciotto volte visti i poco meno dei venti centimetri di differenza e l'abissale differenza di statura fisica generale.

Durante la giornata nessuno la calcolò, fortunatamente era passata subito in secondo piano, ora si parlava solo di quelle foto ridicole che giravano
<<Se becco lo stronzo che ha fatto questo, giuro che gliela faccio pagare!>> sbraitò la ragazza che il giorno prima aveva dato della sgualdrina a Viviana, quest'ultima se la stava ridendo da sotto il cappuccio, che fortunatamente era talmente grande da coprirle l'intero viso.

<<Tesorooo chi è stato a farci questo?>> chiese quella stessa ragazza a Taehyung
<<Non lo so Lisa, sinceramente non mi interessa la cosa, ma ti ho già detto di non chiamarmi diversamente dal mio nome, sai che odio i nomignoli>> la riprese passandogli oltre, seguito dai suoi amici
<<E dai TaeTae stiamo insieme, fatti chiamare come voglio>> il ragazzo si bloccò nel corridoio
<<Taehyung sei davanti a tutti regolati>> gli ricordò un suo amico
<<Non chiamarmi in quello stupido modo e io e te non stiamo insieme, non siamo mai stati niente, mettitelo in quella tua st...>> sospirò <<Mettitelo in testa e basta>> la uccise con lo sguardo riprendendo a camminare, passando affianco a Viviana, che aveva assistito a tutta la scena, le diede uno sguardo di sfuggita facendola trasalire, per poi passarle oltre.

Anche nella strada di ritorno a casa pioveva e si bagno nuovamente, appena rientrò a casa si fece una doccia calda e si asciugò, stese la felpa del figo della scuola e si sdraiò a letto, si sentiva stanca e provata, si addormentò.
<<Vivy, tesoro, ti ho fatto della minestra calda, hai la febbre alta, dovresti mangiare e prendere le medicine>> la chiamò la madre
<<Oh... o-ok>> sentiva gli occhi che le bruciavano, le orecchie andarle a fuoco, le ossa pesanti ed il freddo entrargli nelle vene, mangiò il pasto e prese la medicina <<La felpa>> disse alla madre
<<Quale felpa?>> le chiese
<<È nel bagno, se è asciutta me la prendi?>> la madre si alzò dal letto ed entrò nel bagno della figlia uscendo poco dopo con la felpa richiesta
<<È un po' umida, te la lascio sulla sedia così finisce di asciugarsi ok? Di chi è?>>
<<Ok, nessuno, buonanotte>> tornò a sdraiarsi e si riaddormentò immediatamente.

Durante la notte si svegliò a causa del sudore "Bene la febbre si sta abbassando" pensò, si alzò, si sciacquò la faccia e prese la felpa ormai asciutta, tornando a letto "Ha un buon profumo quello stupido spocchioso" pensò abbracciando quell'indumento per percepirne il più possibile l'odore, sì riaddormentò nuovamente.

Secondo capitolo andato! Vi è piaciuto? Presto la storia si farà più interessante 💪🏻
Fatemi sapere se vi sta incuriosendo!

Al prossimo  capitolo! 💜🫶🏻

Mine        //BTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora