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<<Come mai ancora sveglia?>> chiese Vivy alla madre
<<Dove sta tuo cugino?>> chiese seria
<<Dorme fuori, da Yoongi>> rispose
<<Sono le tre e mezza di notte, chi ti ha portato a casa?>>
<<Taehyung, ci avevi detto che non avevamo orari precisi in cui rientrare>> le ricordò
<<Hai bevuto?>>
<<Solo un drink>>
<<E Taehyung?>>
<<Credo un paio perché?>>
<<E tu sei andata in macchina con uno che aveva bevuto?>>
"Come se Jimin non beve ogni volta" <<Non guidava lui, ma il suo autista>>
<<Ti rendi conto di quanto sia irres... aspetta cosa?>> Vivy sorrise, aveva appena capito cosa stava cercando di fare la madre
<<Hai capito benissimo, ha il suo autista personale, si mamma ci siamo divertiti, ho ballato tutto il tempo con Jimin, poi quando Jimin si è allontanato, sono salita al prive da Taehyung il quale non mi ha mai tolto gli occhi di dosso, ho conosciuto i suoi amici e poi il suo autista mi ha accompagnato, ovviamente in macchina c'era anche Taehyung e basta, contenta?>> la madre sorrise
<<Perché la macchina è stata ferma per mezz'ora qui davanti?>>
"Cazzo" <<Stavamo chiacchierando>>
<<E basta?>>
<<E baciando>>
<<E basta?>>
<<S-si>>
<<Lo sai che hai appena mentito vero? Balbetti quando lo fai>>
<<A-anche qua-quando sono nervosa>>
<<Lunedì pomeriggio ti porto dalla mia ginecologa>>
<<Perché?>>
<<Così prenderai la pillola, per quanto lui possa essere di buona famiglia, siete ancora troppo piccoli per un mini te>>
<<Mamma ma che dici? Ti prego, ho sonno, ciao>>
<<Non vergognarti con me! Se vuoi sapere qualcosa chiedi!>>
<<Ti pare?>> le urlò davanti la camera chiudendosi poi subito dentro

<<Aaah che imbarazzo, ci manca solo che mi fa trovare dei preservativi come a Jimin>> disse mentre si struccava, si spogliò e si infilò sotto la doccia, si asciugò, si mise il pigiama e si mise a letto addormentandosi un secondo dopo.

Il giorno dopo si svegliò di ottimo umore, scese giù a fare colazione, ringraziando il cielo che la madre non fosse in casa, c'era della posta sull'isola della cucina e andò a controllare, bollette, pubblicità, sig. Park
<<Perché c'è una lettera per mio padre?>> la prese, era chiusa, probabilmente la madre non l'aveva neanche vista, la prese e andò in camera, la mise controluce, dentro vi era un foglio scritto a mano <<Chi scrive ancora a mano?>> la aprì senza rompere la busta e aprì la lettera

"Sig. Park,

Siamo lieti di informarla che lei e la sua famiglia avete vinto un viaggio di sola andata per l'Italia, la preghiamo di contattarci al numero che segue

Buona giornata"

<<Vabbè è uno scherzo di merda, la gente non ha proprio un cazzo da fare>> guardò l'orologio, le 16, altro che colazione, aveva appena fatto merenda e Jimin non era ancora tornato.

<<Taehyung hai tre minuti e venti e devi essere pronto>>
<<Lo sarò in meno di un minuto>>
<<Bene>> la donna uscì dalla cabina armadio del ragazzo che stava scegliendo l'orologio da mettersi, aveva un completo blu, camicia bianca, scarpe e cravatta beige, optò per un orologio dal cinturino dello stesso colore delle scarpe e della cravatta, si guardò allo specchio e uscì da lì trovandosi in salone davanti la porta, guardò l'orologio, in anticipo di due minuti e sette secondi
<<Ottimo, usciremo due minuti prima, vorrei evitare qualsiasi imprevisto>> disse l'uomo, uscirono da casa, una limousine li stava aspettando, i tre entrarono e la macchina partì

<<Taehyung ricordati, educazione, faccia pulita, serietà, noi ci mettiamo la faccia, un giorno dovrai pensare a tutto tu, per ora guarda e impara, ora prendi ciò che vuoi>> disse il padre facendo aprire un sedile, sotto vi erano delle armi
<<Perché ogni volta ne prendi così tante? Sai che prendo solo la mia M9A3>> gli disse prendendo la sua pistola in mezzo alle altre armi e mettendosela dietro ai pantaloni
<<Cambiare fa bene sai?>>
<<Si ma non con tutto>> cosa facevano i loro genitori? In realtà due lavori opposti tra loro, ma fini alla stessa causa...

Arrivarono in un ristorante di alta classe che era stato tutto prenotato per loro e i loro ospiti
<<Ah Taehyung qualsiasi cosa...>>
<<Sto zitto o sparo>>
<<Esatto>> entrarono in quella sala e si sedettero al tavolo, i tre guardarono l'orologio erano in anticipo di sette minuti, due prima del previsto <<Bene aspettiamo>>

Quattro minuti dopo due uomini si sedettero a quel tavolo
<<Antonio è un piacere rivederti>> disse il padre del ragazzo, situato al centro tra i genitori
<<Signori Kim anche per noi, ah lui deve essere vostro figlio, Taehyung giusto?>>
<<Si esatto signor Antonio, piacere>> disse il ragazzo
<<Sei proprio bello sai? Lui è mio figlio Raffaele, perché voi bambini non andate a giocare mentre gli adulti parlano?>> "L'arroganza degli italiani, tsk stronzo, col cazzo che mi alzo", infatti mentre l'altro ragazzo si era alzato, Taehyung era rimasto seduto a fissarlo
<<Mio figlio prenderà il mio posto, quindi rimarrà ad ascoltare, in più è molto più maturo di quello che puoi pensare>> il ragazzo si rimesse seduto e i due uomini iniziarono a parlare tra loro del tipo di educazione da dare ai figli, a Taehyung stava salendo la rabbia, quello stronzo del padre rideva mentre gli raccontava come li frustrava o li usava come poggia bersagli anche da ubriaco, come li prendeva a calci e pugni, insomma rideva nel raccontare una cosa del genere, nel raccontare la sofferenza recata al figlio
<<Aah come vorrei aver potuto dare un educazione del genere a mio figlio, ma no, noi siamo italiani e le origini non si infamano, i bambini non si toccano neanche se si è il genitore, un paio di volte mio padre mi ha picchiato, ma avevo già lui e solo perché gli avevo dato qualche ceffone, aaah la passione di noi italiani>>
<<Anche per noi i bambini non si toccano, ma se sono i propri ovviamente si>> risero ancora...

<<Veniamo al dunque Kim, nella borsa ci sono i soldi chiesti, due milioni di dollari, l'indirizzo della casa è questo, ci vivono in tre, ma il ragazzo puoi lasciarlo libero>>
<<Erano solo due>>
<<Si è aggiunto da poco, non lo sapevo>>
<<Lo sai, ogni persona un milione e visto che le probabilità che per qualche motivo lo dobbiamo fare fuori è alta, sono tre milioni o non se ne fa nulla, in più sono minorenni e lo facciamo solo per te>>
<<Ok, ok>> fece un cenno e una guardia portò due borsoni <<Due in una, uno nell'altra>> il signor Kim fece un cenno ad una guardia, la quale andò a contare
<<Sono tutti signore>> disse dopo un po' tornando al suo posto

<Bene, qualche richiesta particolare? Volete ucciderli in un modo particolare?>>
<<Si vorrei che uccidesse tutti davanti la ragazza, la madre e l'altro ragazzo, e poi prima di uccidere lei le dovete dire "Ringrazia tuo padre, saluti dalla famiglia Tucci" e la uccidete come vi pare>>
<<Certo, lo faremo>> si salutarono con una stretta di mano e poi Taehyung e i genitori salirono in macchina

<<Posso vedere l'indirizzo?>>
<<Perché? Da adesso è compito degli zii>> gli disse la madre riferendosi alla famiglia di Yoongi
<<Curioso>> la madre alzò le spalle e gli passò il biglietto, lo lesse, non fece nessuna espressione e ripassò il biglietto alla madre <<Grazie, potresti dirmi quando farete fare agli zii il colpo? Ho un amico in quella via da cui vado spesso ultimamente e vorrei evitare di trovarmi lì quando accade>>
<<Bravo, devi sempre essere preparato, certo ora organizziamo e ti informiamo, tanto non prima di una settimana, lo sai no? Prima li pediniamo per capire le loro abitudini e poi dopo interveniamo>>
<<Si lo so>>
Arrivarono a casa e Taehyung si cambiò scendendo nuovamente in sala
<<Dove vai?>> chiese la madre
<<A casa>>
<<Ok>> uscì di casa, Seojun era già pronto con la macchina.

Oh, oh... che sviluppo a dir poco inaspettato eh...
Mi piace cogliervi un po' alla sprovvista e buttare di tanto in tanto una bomba che rivoluzionerà il corso di tutta la storia...

Beh che ne pensate? Fatemelo sapere nei commenti!

Ci vediamo al prossimo capitolo! 💜🫶🏻

Mine        //BTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora