Ero atterrata a Bougival da circa due ore ed avevo già voglia di tornare ad Ibiza dai miei amici.
Non nutrivo una gran simpatia per i francesi.
Nonostante mi piacesse viaggiare, andare da un luogo all'altro per me era un vero tormento: confusione, ritardi, valige pesanti da trascinarsi dietro... Mi sentivo leggera solo quando iniziavo a vedere la città rimpicciolirsi sotto di me.
Papà sin da piccoli ci aveva educati a viaggiare assiduamente. Essendo un chirurgo molto conosciuto era inevitabile che lo invitassero ad ogni tipo di congresso, e spesso ci portava con sé per non farci soffrire il distacco. Ero molto affezionata a lui. Era il mio più grande esempio di lealtà, forza e amore. Non si era mai buttato giù, nemmeno quando le cose erano andate diversamente dal previsto.
Secondo lui noi eravamo la sua "benzina", e ciò gli permetteva di affrontare le avversità con il sorriso.
Legame affettivo a parte, stavolta mio padre non aveva nulla a che vedere con quel viaggio.
Nicolas, mio fratello maggiore, era un calciatore emergente. Aveva coltivato quel sogno sin dalle categorie dilettantistiche e, dopo aver scalato la dura "gerarchia calcistica" ed essere arrivato con tantissimo impegno in SERIE C, aveva conosciuto quello che tutti definirebbero "angelo custode". Il direttore sportivo di un'importante squadra di calcio lo aveva notato durante una partita, e lo aveva invitato a Parigi a firmare uno di quei contratti che ti cambiano la vita. Sarebbe diventato un calciatore professionista del Paris Saint-Germain.«Nicolas adesso che diventerai famoso non scordarti di tua sorella, ok?» lo presi in giro.
«Sei proprio una tonta, non iniziare!» rise.
«Potresti farmi conoscere qualche tuo collega... oltre che regalarmi tanti trucchi costosi» continuai.
«Bianca! Smettila» si lamentò
«Finitela tutti e due. Non voglio passare tutto il tragitto con due pulci nelle orecchie» disse mio padre, alzando il volume della radio:"𝑳𝒖𝒏𝒈𝒉𝒆 𝒄𝒐𝒅𝒆 𝒔𝒖𝒍𝒍𝒂 𝑨𝟏, 𝒂𝒖𝒕𝒐 𝒑𝒆𝒓𝒅𝒆 𝒊𝒍 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒓𝒐𝒍𝒍𝒐 𝒆 𝒔𝒊 𝒔𝒄𝒉𝒊𝒂𝒏𝒕𝒂 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒓𝒐 𝒊𝒍 𝒈𝒖𝒂𝒓𝒅𝒓𝒂𝒊𝒍"
«Oh mamma, spero stiano tutti bene» commentò mamma, sentendo la notizia.
«Speriamo di non beccare altra confusione» rispose papà, facendoci poi cenno di star zitti.
"𝑵𝒖𝒐𝒗𝒐 𝒂𝒄𝒒𝒖𝒊𝒔𝒕𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒊𝒍 𝑷𝒂𝒓𝒊𝒔 𝑺𝒂𝒊𝒏𝒕-𝑮𝒆𝒓𝒎𝒂𝒊𝒏. "𝑬̀ 𝒈𝒊𝒐𝒗𝒂𝒏𝒆 𝒆𝒅 𝒊𝒏𝒕𝒓𝒂𝒑𝒓𝒆𝒏𝒅𝒆𝒏𝒕𝒆" 𝒔𝒗𝒆𝒍𝒂 𝒍'𝒂𝒍𝒍𝒆𝒏𝒂𝒕𝒐𝒓𝒆 𝑨𝒉𝒊𝒎 𝑫𝒆 𝑩𝒍𝒂𝒏𝒄"
«Nico ma parlano di te!» gioii.
«Mio figlio è famoso!» esordì papà, fiero.
«Calmi... Non ho ancora firmato» precisò.
«Nico ma parlavano di te! Ti rendi conto?» esclamai entusiasta «Mio fratello è un calciatore di Serie A, non posso crederci» lo abbracciai.
«Bianca, mi stai mettendo in imbarazzo» mi spostò.
«Considerati già il mio migliore amico»
«Perché?» chiese indispettito.
«Perché vorrò venire sempre con te, ovunque andrai, e vorrò conoscere tutti i calciatori e gli stadi del mondo a memoria. Potrei farti anche da Manager, non trovi?»
«Bianca, non sono ancora nulla... Siamo in una città che non conosciamo e non parliamo nemmeno il francese. Come pensi di potermi fare da Manager?»
«Non ha importanza, papà mi darà una mano. Vero papà?» lo incitai.
«Certo passerotto» rispose, complice «Però prima aiutatemi voi...»
Io e Nicolas ci guardammo straniti.
«Non riesco ad usare quest'auto, mi dite come mettere il navigatore?» si mise a ridere.
«Papà!»
«Lo avevo detto che dovevamo noleggiare un auto meno tecnologica» lo derise Nico.
«Dai, aiutatemi! O non riusciremo ad arrivare a casa»
«Speriamo che l'appartamento sia come in foto almeno» disse mamma.
«Io voglio la camera con la finestra, lo dico già in partenza» avvisai, con tono presuntuoso.
«Signorina, dopo vedremo!» continuò papà.
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𝐶𝑜𝑛 𝑡𝑒 𝑛𝑒𝑙 𝑐𝑢𝑜𝑟𝑒 || 𝑵𝒆𝒚𝒎𝒂𝒓
Любовные романыBianca Birmingham è una ragazza con una spiccata intelligenza emotiva. Da poco trasferitasi con la sua famiglia al centro di una piccola cittadina francese, decide di sostenere il fratello Nicolas, un calciatore emergente che le farà conoscere qualc...