Guardami.

122 5 0
                                    

-Evan sei ridicolo! Adesso non va bene neanche come mi vesto? È una dannata festa! Come vuoi che mi ci presenti? In toga?-

Daphne diede un colpo secco alla porta, facendo serrare la mascella di suo fratello.
Verso sera, Evan era andato a trovare sua sorella e le sue cugine: per raccontare loro l'umiliazione che la squadra aveva procurato ai Tassorosso, ma quando aveva visto Daphne conciata in quel modo (a suo parere succinto) era andato su tutte le furie.
Immaginò il momento nel quale avrebbe varcato la soglia della sala comune e tutti i ragazzi della casa l'avrebbero divorata con gli occhi.
Non poteva permetterlo, per lui Daphne era ancora decisamente troppo piccola.

Oh, Evan... Se sapessi quello che la tua sorellina ha combinato con il più giovane dei Black, non ne saresti più così tanto sicuro!

-Adoro quando ti scaldi, cugina.-

Affermò Bellatrix sogghignando, stravaccata sulla poltrona.
Daphne la fulminò con lo sguardo, poi si avvicinò a suo fratello e gli puntò l'indice sul petto muscoloso.

-Non potrai controllarmi per tutta la vita, Evan... Mettitelo bene in testa.-

Il biondo le scostò la mano, allontanandosi da lei e sfregando nervosamente i palmi fra i capelli biondicci.

-Mi preoccupo per te! Vorrei solo evitare che la gente pensasse che tu sia una poco di buono!-

Narcissa scoppiò in una fragorosa risata, posò il rossetto scarlatto che stava applicando sulle labbra e si voltò verso il ragazzo.

-Cugino, scusami se rido delle tue parole, ma ti faccio notare che attualmente corre l'anno 1977. Il medioevo è passato da un po'!-

Evan sbuffò.
A dir la verità aveva sempre detestato la supponenza di Narcissa e la sua estrema vanità: incarnava perfettamente tutto quello che non voleva trovare in una donna.

-Sta zitta, Cissy. E continua pure a farti bella, è una delle poche cose che sai fare.-

Bellatrix fece un balzo dalla poltrona, mettendosi in piedi e piazzandosi davanti a lui come una furia.
Gli puntò la bacchetta sul mento e lo fece indietreggiare.

-Azzardati di nuovo a parlarle in questo modo e non mi sentirò in colpa a ucciderti... Vai fuori, subito!-

Daphne aprì la porta della stanza e lo invitò ad andare via.

-Muoviti Evan, la tua presenza non è più gradita.-

Il biondo si incupì, si scostò la bacchetta della maggiore delle sorelle Black dal viso e senza aggiungere altro andò via, sbattendo la porta alle sue spalle

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Il biondo si incupì, si scostò la bacchetta della maggiore delle sorelle Black dal viso e senza aggiungere altro andò via, sbattendo la porta alle sue spalle.
Nella stanza calò il silenzio, poi Daphne, Narcissa, Bellatrix e Andromeda si guardarono negli occhi e scoppiarono in una fragorosa risata.

Black Stardust.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora