Dopo aver aspettato perfettamente immobile, che suo fratello e i suoi amici andassero via, Daphne sciolse l'incantesimo di invisibilità che la proteggeva.
Per cosa non era ancora pronta? Evan da cosa voleva risparmiarla? Perché la sua famiglia le nascondeva dei segreti? E perché Regulus era dovuto tornare urgentemente a casa?
Decise che la cosa migliore da fare era parlarne con Sirius: lui sicuramente sapeva in cosa si stava cacciando suo fratello minore.
A passo svelto e con il cuore in gola si diresse verso la sala comune dei grifondoro, sperando vivamente di incrociare anticipatamente il suo migliore amico durante il tragitto, dato che la sua presenza non era tanto gradita nell'ala dei grifoni.-Sta andando da qualche parte, Signorina Rosier?-
Daphne si bloccò di colpo, trovandosi davanti al preside Albus Silente.
-Stavo cercando un'amico, signore.-
Sul volto anziano e furbo del preside apparve un sorrisetto.
-Oh, sono sicuro che si riferisce al maggiore dei Black! Ho indovinato?-
Daphne annuì, sentendo l'imbarazzo crescere in lei.
Quella era la prima volta in cinque anni che aveva una conversazione privata con Silente.-Gradisce una tazza di tè? Non accetto un no come risposta.-
Fu obbligata a seguirlo e una volta giunti d'avanti alla statua del grifone, Silente pronunciò la parola d'ordine.
-Sorbetto al limone.-
La statua si mosse, lasciando aperto il passaggio per accedere all'ufficio del preside.
Una volta entrati nella stanza, l'uomo la invitò ad accomodarsi e in seguito a uno schiocco di dita una teiera cominciò a versare del liquido fumante in due tazzine di porcellana.-Sai Daphne: sono stato io a convincere tuo nonno Ambrose a iscrivere tua madre ad Hogwarts...-
La ragazzina corrugò la fronte confusa.
-Non potevo permettere che una strega così potente venisse portata alla Durmstrang ed esposta alla magia nera.-
Silente bevve un sorso di tè, chiuse gli occhi e si beò della dolcezza dell'infuso.
-Frutti di bosco! Davvero delizioso!-
Perché le stava dicendo quelle cose? A quale scopo?
-Lei sa che mia madre era una strega del sangue, vero?-
Il professore annuì consapevole.
-Indubbiamente! Per questo ho ritenuto che fosse più giusto che frequentasse Hogwarts. Un potenziale simile se fosse finito nelle mani sbagliate, avrebbe potuto provocare il caos...-
Albus si perse un momento a guardare la sua fenice incantato, per poi riportare la sua attenzione su Daphne.
-Ma forse ogni mio accorgimento non è bastato.-
I sensi di colpa lo pervasero, tant'è che al posto della giovane Rosier, immaginò una Melian adolescente.
-L'ho tenuta sotto controllo in classe e durante le lezioni, ma questo non ha impedito al male di corromperla.-
Daphne sgranò gli occhi colta alla sprovvista.
-Cosa intende dire? Mia madre non era malvagia!-
Aveva sempre ricevuto informazioni vaghe sul conto di sua madre, ma arrivare al punto di definirla malvagia le sembrava un affronto.
-Non mi fraintenda. Melian era una ragazza d'oro, ma alcune volte anche il più innocente degli animi può essere corrotto.-
Albus si alzò dalla sua poltrona e si diresse verso una vetrina e ne estrasse una fiala in cristallo.
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Black Stardust.
Fanfiction"Sei consapevole che ti rovinerò la vita?" Daphne annuì, guardandolo dritto negli occhi velati dall'oscurità. "Soffrirai e io non voglio." Ribattè lui, dandole le spalle per nascondere le lacrime. "L'amore è anche questo..." Sussurrò, afferrandogli...