Passarono le settimane e partecipai ad altri Game, scoprendo che le Picche erano quelli in cui ero più brava. Oltre a correre tutti i giorni ed essere veloce, avevo una grande resistenza e l'aver praticato Karate per due anni quando ero più piccola, mi tornò molto utile.
Le armi le avevo sempre e solo viste nei film, ma qui fui costretta ad imparare ad usarle...o almeno diciamo che avevo imparato a caricare una pistola e sparare. E questo bastava per ora. Mi ero anche procurata dei coltelli, tre per l'esattezza. Due li avevo nello zaino e il più piccolo era sempre legato alla mia cintura.
Il mio obbiettivo di diventare invisibile funzionò alla grande, mi mimetizzavo, stavo dietro le quinte e quando si trattava di fare squadra non mostravo mai tutte le mie abilità. Anche se giocavi insieme, poteva capitare di essere traditi dai tuoi stessi compagni di squadra sebbene fosse un gioco di Fiori e non di Cuori. Mi era capitato di vedere squadre allearsi tra loro per far fuori qualcuno. Non sempre era richiesta la sopravvivenza di tutti i membri della squadra per vincere, e quelli erano i giochi più pericolosi; quindi non mi facevo mai vedere nè troppo brava, nè inutile e questa strategia sembrava essere perfetta.
Il mio Visto scadeva oggi quindi mi incamminai verso l'Arena più vicina. A giudicare le dimensioni dall'esterno, i giocatori dovevano essere molto pochi e non appena entrai ne ebbi la conferma. Presi l'ultimo cellulare rimasto e osservai gli altri quattro.
C'erano due ragazzi più giovani di me di qualche anno, che sembravano essere appena arrivati dalle loro facce confuse, tuttavia non avevano ancora fatto domande. Probabilmente erano ancora sotto shock. Poi c'era un uomo sulla cinquantina che sembrava ad un passo dal cadere a terra da quanto era ubriaco, ed infine una ragazza con i dreads, jeans e la parte sopra di un costume da bagno azzurro e un chopstick in bocca.
Feci come al solito e aspettai in un angolo, mimetizzandomi alla parete. La voce metallica ruppe il silenzio e lo schermo si illuminò.
Grado di difficoltà: 3 di Fiori
Game: Vivi o Muori
Regole: Dovrete scegliere la porta corretta entro lo scadere del tempo limite. Obbiettivo del Game, dovete lasciare l'edificio prima che scada il tempo limite.
Il tempo non ci venne detto, quindi dedussi che una volta iniziato il gioco sarebbe apparso un timer da qualche parte.
Poi un ascensore si aprì con la scritta inizio.
"Dove siamo?" Chiese uno dei ragazzi nuovi.
"Che cosa vuol dire tutto questo?" Chiese il suo amico.
"Vuol dire che dobbiamo giocare o moriremo." Rispose la ragazza in costume. "E visto che è un gioco di squadra, vedete di darvi una mossa."
Lei fu la prima ad entrare nell'ascensore, seguita dall'uomo ubriaco e da me. I ragazzi nuovi furono gli ultimi ad entrare ed erano visibilmente terrorizzati.
"Se servirà un test penso proprio che abbiamo chi fa al caso nostro." La ragazza indicò con gli occhi l'ubriaco.
Io annuii in silenzio.
"Sei muta per caso?" Mi chiese.
"Non vedo il motivo di sprecare fiato prima dell'inizio del Game." Risposi, tirandomi su il cappuccio della felpa nera.
"Sei strana, ma credo che io e te ne usciremo vive."
Ovvio che ne uscirò viva. Io devo sopravvivere a qualunque costo.
L'ascensore si aprì in una stanza quadrata con le pareti grigie dove c'erano due porte; su una c'era la scritta Vivi, sull'altra Muori. I cellulari si illuminarono e la voce ci ricordava che il tempo limite per questa stanza era di 2 minuti.
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Black & White
Fanfiction"Il mondo non è solo bianco e nero" E' una bella frase, peccato che da quando mi trovo qui la penso esattamente così: o combatti e sopravvivi, oppure ti arrendi e muori; non ci sono modi di indorare la pillola. E ho continuato a crederlo...fino a qu...