30-Agonia

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Quando ritornai all'incrocio di Shibuya, Chishiya era ancora vivo ed era rimasto esattamente dove lo avevo lasciato.

Niragi stava riprendendo conoscenza proprio in quel momento.

Mi andai a sedere vicino a Chishiya.

"Ehi." Mi disse lui.

"Vedo che hai mantenuto la tua promessa." Gli sorrisi.

"Si, sto tenendo duro." Mi guardò. "E ora abbiamo davvero una possibilità di andarcene. Arisu e Usagi sono andati a completare il Game della Regina di Cuori."

Mi guardai intorno e solo allora mi accorsi che il dirigibile del Re di Picche era caduto.

"L'hanno sconfitto allora." Sospirai, tristemente.

"Non te ne eri accorta?"

"No." Lo guardai negli occhi. "Chishiya, Kuina sta..."

"Ce la farà, è una tosta quella." Chishiya mi scostò i capelli dalla faccia.

"Quindi è questo l'inferno." Disse Niragi. "Sono bloccato qui con questi due."

I miei occhi divennero due fessure. "Se lo sento ancora-"

"Shh." Chishiya mi strinse una mano.

"Quindi siamo bloccati qui fino a quando non cade la Regina di Cuori." Riprese Niragi. "Immagino che ci siano andati Arisu e Usagi alla fine."

"Esatto. " Gli rispose Chishiya.

"Dato che dobbiamo aspettare tutti insieme, possiamo raccontarci le nostre storie."

"Io con te non ci parlo." Lo guardai con uno sguardo che avrebbe incenerito qualsiasi cosa. "E ringrazia che mi è passata la voglia di ucciderti."

"Ah si?"

"Si, preferisco vederti soffrire e morire lentamente."

"Immagino di meritarmelo." Non mi sarei mai aspettata di sentire quelle parole uscire dalla bocca di Niragi. 

Io e Chishiya ci scambiammo uno sguardo sorpreso.

"Non sono sempre stato così sapete?" Ci guardò.

"Mi riesce molto difficile crederlo." Gli risposi.

"Anche il tuo ragazzo non è un santo, comunque." Continuò Niragi. "Anche lui ha fatto fuori un sacco di persone per salvarsi la pelle."

"Bè, almeno lui non ha mai direttamente sparato a nessuno." Lo difesi. "A differenza tua, che uccidi solo per il gusto di farlo."

"Jen, respira." Mi disse sottovoce Chishiya.

"Mi innervosisce." Guardai Chishiya. "Devo tirargli un'altra bottiglia in testa secondo te?"

"Ti ho sentito, sai. Non sono ancora diventato sordo." Ironizzò Niragi.

"Allora stai zitto. E' già abbastanza snervante stare qui ad aspettare senza sapere cosa succede, senza avere te come sottofondo."

"Perchè non sei andata con Arisu e Usagi allora?!" Mi provocò Niragi.

"Perchè non lascio il mio ragazzo qui da solo con un pazzo omicida." Sbottai.

"Ma se non riesco neanche ad alzarmi." Rise Niragi, sputando altro sangue. "E poi mi hai tolto la pistola, ricordi?"

"Non mi interessa, non devo giustificarmi con te."

"No, non devi." Chishiya mi strinse una mano. "Grazie per non avermi lasciato."

"Fino alla fine, ricordi?" Lo guardai con sguardo complice.

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