31-Accettare o Rifiutare

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"Sai, penso che rifiuterò." Disse Chishiya. "E tu? Che cosa vuoi fare tu?" Chiese a Niragi.

"Io rifiuto." Disse Niragi.

"Anche io rifiuto." E strinsi Chishiya a me, lui appoggiò la sua testa sulla mia spalla.


Aspettammo alcuni minuti, poi mezz'ora, poi un'ora e ancora non era successo niente.

"E quindi?! Ci lasciate qua a morire stronzi?!" Urlò Niragi al cielo.

Non appena finì di parlare sentimmo un rumore in lontananza.

"Forse succede qualcosa." Dissi guardando anche io verso il cielo.

Il rumore divenne sempre più forte e presto capimmo da cosa era causato: elicotteri. Erano circa una quindicina quelli che vidi e uno si stava abbassando vicino a dove eravamo noi.

Tutti e tre ci tappammo le orecchie con le mani. L'aria che si sollevò, mista a polvere, mi costrinse a chiudere gli occhi.

Lentamente, le pale dell'elicottero smisero di girare e si fermarono completamente. Poi vedemmo delle persone scendere, vestite con delle tute blu scuro e con una maschera sugli occhi.

Si avvicinarono a noi e il mio cuore iniziò a battere furiosamente.

Erano qua per salvarci o per ucciderci?

Non trovavo più la mia pistola, così avrei usato il mio stesso corpo per difendermi e per proteggere Chishiya. Mi alzai in piedi e mi misi davanti a lui.

"Jen, cosa stai facendo?" Mi chiese Chishiya, debolmente.

"Ti proteggo."

Le persone era quattro in totale e ormai erano a qualche metro da noi.

Niragi tossì e sputò sangue per l'ennesima volta.

"I due ragazzi a terra non saranno un problema." Disse quello che doveva essere il capo squadra. "E' della ragazza che dobbiamo preoccuparci."

Si esatto; se avete intenzione di fare del male al mio ragazzo, dovrete prima passare sul mio cadavere.

Le mie mani si strinsero in due pugni e i piedi si ancorarono al pavimento, ma pronti a scattare.

"Izumo! Eiko! Prendete Niragi." Ordinò il capo. "Shiko, tu devi darmi una mano con Jen e Chishiya."

Come facevano questi tizi a sapere i nostri nomi?

"Chi siete? E che cosa volete da noi?" Chiesi, con i pugni ancora alzati.

Vidi due persone prendere Niragi per le braccia.

"Lasciatemi andare stronzi!" Li insultò lui.

Vidi uno dei due estrarre una siringa e ficcarla nel collo di Niragi, il quale si addormentò quasi all'istante. Poi lo presero di peso e lo portarono verso l'elicottero.

Il capo si avvicinò, con di fianco il suo aiutante.

"Jen, non rendere le cose più difficili." Mi disse il capo.

"Chi cavolo sei tu? E come fai a sapere il mio nome?" 

"Abbassa quei pugni, ti prego." 

"Jen..." Chishiya stava per alzarsi, ma non ci riuscì così ricadde a terra.

"Chishiya!" Mi girai un attimo a guardarlo e quella piccola distrazione, fece avvicinare quei due; ma i miei riflessi erano ancora attivi e iniziai a colpirli con alcune mosse di karate.

L'assistente fu a terra dopo due calci ben piazzati.

"Lo sapevo che alla fine sarebbe stata una giornata difficile." Il capo sbuffò.

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