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credo che in primo luogo io vi debba delle scuse per l'assenza in quest'ultimo periodo,sono successe molte cose per le quali ho voluto dedicare tempo a me stessa,a pensare a cosa mi facesse star bene mentalmente e fisicamente.
dopo tanto tempo oggi sono di nuovo qui per portavi un contenuto diverso,spero solo che chiunque lo legga possa capire l'impegno messo da parte mia.
Non sono una scrittrice ma semplicemente una ragazza di 16 anni che si diverte nel rendere pubbliche le proprie fantasie sognando in grande.
dunque che dire:
BUONA LETTURA

12 settembre 2016 la mia storia comincia esattamente da questa data.
mi chiamo Maya e ho 16 anni,sono cresciuta e per un po' ho vissuto a New York assieme a mia madre e mia sorella Molli,ora però, ci siamo dovute trasferire in Canada,dopo che mia madre ha ricevuto la cattedra come insegnante di storia in una delle scuole più prestigiose del paese.
Purtroppo però tutto ciò comportava un trasloco,una nuova vita,nuovi amici,ciò che non riuscivo a sopportare era di dover abbandonare tutto ciò che avevo di più caro per inseguire sogni di altre persone.
D'altronde però se mi soffermo a pensare ciò che sto facendo è per mia madre,la donna più coraggiosa e spavalda che io abbia mai incontrato.
Dopo la separazione con padre ha lottato molto per ricevere il completo affidamento su me e Molli.
Papà beveva e credo che lo faccia tutt'ora,non lo vedo da oramai 10 anni e molto probabilmente se lo incontrassi non mi riconoscerebbe.
Il più delle volte lo trovavamo ubriaco la mattina presto o addormentato disteso nel divano con una bottiglia di birra nelle mani non finita della sera prima.
La picchiava e per far sì che noi potessimo avere un buon futuro e di conseguenza una vita migliore mamma ha deciso di lasciarlo.
Non è stato un periodo facile,ricordo ancora con le lacrime in volto le notti passate a far credere a Molli che stesse andando tutto per il meglio,per non far crollare anche lei come me.
Sono la sorella maggiore e ciò comporta molte responsabilità.
Ora sono in Canada e credo che se sono riuscita a sopravvivere a tutto questo,penso che un trasloco in confronto non sia poi così difficile.
12 settembre 2016 ore 15:00
improvvisamente il telefono mi cominciò a squillare,decisi di rispondere,con la voce assonnata di chi aveva dormito per 2 ore all'interno dell'auto fino a rompersi la schiena per la posizione scomoda.
Giada: amore ciao,non mi hai fatto sapere nulla,come stai?
Maya: siamo arrivate da poco ti avrei chiamo a breve
Giada: incredibile come tua madre abbia potuto accettare un lavoro dall'altra parte del mondo,già mi manchi.
Maya: si anche tu
Giada: amore non puoi capire,la vita qui è noiosa,monotona,avete deciso di andarvene in un momento del cazzo fattelo dire.
Maya: credimi lo so, amore ho molte cose da fare ora,ci sentiamo dopo va bene?
Giada: certo tesoro,ciao
la mia migliore amica sin da quando eravamo piccole,è una persona molto estroversa ed espansiva,c'è sempre stata in ogni momento bello e brutto della mia vita.
Mi ha saputo aiutare molto dopo la separazione dei miei e ora...solo al pensiero di averla lontana,mi fa venire un incredibile nodo alla gola.
Per non cercare di pensare mi limitai a togliere dall'auto le ultime scatole,iniziando a sistemare ogni mia singola cosa in quella che sarebbe divenuta la mia stanza,anche se poco dopo venni interrotta da mamma.
mamma: pensavo di andare a mangiare qualcosa
che ne pensi?
Molli: sushi "grido da infondo le scale"
Fu così che a quel punto io e mamma ci guardammo e scoppiammo in una goffa risata.
Quella sera fu particolarmente noiosa,andammo a mangiare in un piccolo ristorante e a cena finita decidemmo di tornare a casa,dove crollai tra le mille scatole nel letto impolverato della stanza.
13 settembre 2016 ore 7:00
quella mattina mamma decise di svegliarmi aprendo la tenda della finestra cominciando ad urlare,come al suo solito.
mamma: Maya alzati o rischierai di far tardi il tuo primo giorno di scuola.
Feci un sospiro profondo sbattendomi contro la faccia il cuscino con la speranza di svegliarmi da quell'incubo,anche se dopo poco mi alzai e iniziai a prepararmi.
13 settembre 2016 ore 7:30
salimmo in macchina,mamma decise di accompagnare per prima Molli,quest'anno avrebbe dovuto affrontare l'ultimo anno delle scuole medie.
presi le cuffie che mi aveva regalato giada prima che mi trasferissi e iniziai ad osservare il panorama che mi circondava.
Mi sentivo totalmente libera e spensierata fino a quando non sentì una pacca sulla spalla.
Maya: si?
mamma: siamo arrivate,tutto bene?
Maya: certo
mamma: so che per te non è facile a quest'età dover riniziare da capo
Maya: mamma sto bene
Presi da sotto i piedi lo zaino facendo un enorme respiro,scesi dall'auto e mi incamminai verso la scuola.
All'ingresso trovai una ragazza con una divisa composta da una camicia bianca ed una giacca nera sulla parte superiore del corpo e nella parte inferiore una gonna che le arrivava alle ginocchia di un blu scuro.
te devi essere Maya "mi chiese"
Maya: sono io
"è un vero piacere poterti conoscere,la preside mi ha incaricata di farti fare un giro e di mostrarti la scuola
ti manda i suoi più sinceri saluti,con la speranza di poterti incontrare presto"
Maya: farmeli di persona le costava troppo?
"ultimamente è molto occupata"
Maya: capisco
oh a proposito io sono Sofia
Sofia: da dove vieni?se posso chiedere
Maya: New York
Sofia: deve essere molto belli li
Maya: si lo è
Sofia: ti troverai bene qui,le scuole in Canada sono le migliori del mondo pochi compiti,molte attività extra scolastiche,un vero e proprio spasso
capirai sin da subito che anche qui come in ogni altro posto ci sono delle vere e proprie classi sociali
gli svitati,hanno idee molto differenti dalle nostre e si comportano in modo strano,solitamente si muovo in gruppo.
sul tavolo li infondo trovi i secchioni bravi in matematica,storia,italiano ecc
a sinistra gli sportivi bravi solo ed esclusivamente a calciare o a lanciare un pallone
E per ultimo ma non meno importante,il gruppo delle persone popolari i padroni della scuola,coloro che credono che tutto gli sia dovuto.
Sono una di loro,ma non fraintendermi a differenza di molti sono la meno peggio.
ei sofi vieni qui "urlò una voce in lontananza"
Sofia: andiamo,te li presento
chi è la tua nuova amica? chiese un ragazzo biondo con occhi azzurri.
Sofia: si chiama Maya viene da New York
ragazzo biondo: americana,dimmi Maya cosa ti porta in Canada?
Maya: mia madre,ha deciso di accettare la cattedra che gli è stata offerta come insegnante di storia.
ragazzo biondo: che fortuna
Sofia: lasciala stare Ben,perdonalo Maya,col tempo capirai che da una persona come Ben bisogna solo che stargli lontani.
iniziai ad osservare attentamente tutto ciò che mi circondava,quando lo vidi lì,seduto davanti ai miei occhi,nel mio stesso tavolo come se fosse un lupo solitario,teneva le braccia conserte e fissava il vuoto.
Egli era moro con occhi chiari che ricordavano il mare in tempesta,rimasi impassibile ad osservarlo.
purtroppo però l'atmosfera venne interrotta dal suono della campanella che diede inizio alle lezioni,che furono esattamente come mi aspettavo,lunghe e monotone.
13 settembre 2016 ore 14:30
Mamma: buongiorno tesoro com'è andata?
Maya: bene
mamma: hai fame? Ti ho preparato del riso
Maya: grazie "dissi con un tono di voce freddo"
mamma: qualcosa non va?
Maya: perché?
mamma: sono tua madre,so quando stai mentendo,cosa c'è? è per la scuola? la casa?
sbattei il piatto nel tavolo violentemente e me ne andai in camera.
Maya: che cazzo giada odio questo posto e odio stare qui.
giada: amore so che per te è difficile,ma tua madre c'è la sta mettendo tutta per non farti pesare questa cosa
Maya: continua a riempirmi di domande alle quali nemmeno io so la risposta
Giada: cerca di star calma e di fare un bel respiro,andrà tutto per il meglio ne sono convinta
Maya: quanto vorrei che fossi qui
Giada: anche io
Maya: grazie
Giada: chiamami quando vuoi,il mio numero lo sai
Maya: si
giada: ciao amore
dopo quella corta ma intensa chiacchierata decisi di stendermi nel letto e di riposarmi per cercare di schiarire le idee,anche se l'immagine di quel ragazzo incontrato a scuola non faceva che tormentarmi.

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