volevo scusarmi per la millesima volta dell'assenza,purtroppo con l'inizio del nuovo anno ho avuto molte cose da fare e poco tempo da dedicare alla storia

Poco dopo presi la decisione di tornare a casa,fu così che appena entrata vidi mia madre corrermi incontro abbracciandomi stretta a se.
mamma: stai bene? papà ci ha detto del brutto incidente che avete avuto
Maya: cosa? "dissi con un tono di voce arrabbiato"
mamma: Maya,che succede?
Maya: ti ha detto una cazzata bella e buona
mamma: che stai dicendo?
Maya: non è stato un incidente
Tirai un sospiro poi parlai:
pochi giorni dopo il suo arrivo ha iniziato a v-violentarmi e a picchiarmi,non erano incidenti è sempre stato lui,non ti ho mai detto nulla per non sembrare egoista e per non distruggere il tuo desiderio della famiglia perfetta.
Speravo che smettesse,ma ha continuato anche dopo che io avessi tolto il gesso.
Vidi il volto di mia madre riempirsi di lacrime,fino a quando non corse al piano di sopra. Spalancò la porta della camera da letto e incomincio a prendere i vestiti da dentro l'armadio.
mamma: esci
papà: amore che stai dicendo?
mamma: esci immediatamente da questa cazzo di casa
papà: ti senti bene?
mamma: io si te? te come ti senti dopo aver violentato una ragazza che per giunta è tua figlia?
papà: io cosa?
mamma: ti conviene andar via
papà: tu brutta puttana "disse indicandomi"
Maya: che cazzo vuoi eh? verme schifoso
papà: ti ammazzo "mi urla"
mamma: prova solo a toccarla con un dito e ti giuro che non rivedrai mai più la luce del sole
Dopo svariate urla papà se ne andò di casa,la sera fu molto tranquilla,ridemmo e scherzammo come non facevamo da tanto tempo.
I giorni trascorsero velocemente e poco a poco i lividi passarono e la paura di tornare a casa svanì.
Fu così che arrivammo alla festa di metà anno che segnava non solo l'inizio del nuovo quadrimestre ma per ricordare a tutti gli studenti l'arrivo degli esami.
20 dicembre 2016 ore 18:30
quel pomeriggio lo passai a prepararmi,decisi di indossare un vestito nero con delle sfumature rosa sui fianchi,attillato sul petto,feci una treccia lasciando due ciocce davanti mosse e misi un paio di orecchini pendenti con una collana oro.
Infilai i tacchi,misi un copri spalle e scesi le scale.
Poco dopo bussarono alla porta e aprendo trovai Ben con un mazzo di rose in mano che mi aspettava di fianco alle scale dell'ingresso.
Ben: s-sei bellissima
lo ringraziai sorridendo,mi prese la mano e mi portò delicatamente in macchina.
arrivammo a scuola scendemmo di corsa e ci dirigemmo in palestra,quando la porta si aprì non riuscivo a credere ai miei occhi.
A sinistra vidi un fotografo che passava il tempo a immortalare i momenti più belli della serata,a destra era situato il buffe,con squisite prelibatezze.
Dal soffitto pendevano degli striscioni argento che andavano a posarsi sulla pista da ballo,con di fianco migliaia di luci.
Ben: vado a prendere qualcosa da bere,torno subito.
Mi misi seduta su una scalinata della palestra ad aspettarlo quando vidi arrivare Ares.
Ares: ragazza americana
Maya: ciao anche a te
iniziò a scrutarmi dalla testa ai piedi senza dire nulla
Maya: qualcosa non va?
Ares: niente è che
Maya: cosa?
Ares: s-sei bellissima questa sera
Senti improvvisamente dentro di me il mio cuore iniziare a battere all'impazzata,ma non proferì parola
Ares: ti va di ballare?
Maya: n-non posso
Ares: non farti pregare
Maya: d'accordo "dissi sospirando"
mi porto in pista e iniziammo a ballare fino a quando non parti un lento.
Ci fu un minimo di imbarazzo da parte di entrambi poi senti le sue mani posarsi sui miei fianchi,decisi di abbracciarlo...fu in quel momento che mi senti al sicuro tra le sue braccia,provai un emozione strana, un emozione mai provata con nessuno.
L'attimo di magia finì quando vidi Ben dall'altra parte della sala,mi guardò con aria triste per poi scaraventare in terra due bicchieri di brunch.
Maya: s-scusami devo andare
ben "urlai rincorrendolo fuori da scuola"
Ben: che cazzo fai? ti piace Ares?
maya: di che parli?
Ben: ho visto come lo guardavi
Maya: ma che stai dicendo
Ben: credevo tu fossi diversa Maya
Maya: ma che ti prende?
Ben: lascia stare
Maya: Ben "dissi toccandogli il braccio"
Ben: sta lontana da me "mi urlò spingendomi in terra"
mi alzai e lo guardai con aria dispiaciuta
Ben: Maya p-perdonami i-io
gli voltai le spalle tornando dentro sedendomi su un angolo della palestra,quando vidi improvvisamente Sofia arrivare.
Sofia: che ci fai qui? dai vieni a ballare
Maya: per favore
Sofia: muoviti "disse tirandomi la mano"
Maya: sei ubriaca,non credo sia il caso
Ares: ci penso io sofi tranquilla
Sofia: fate come volete "rispose barcollando con un bicchiere tra le mani"
Ares: dov'è Ben?
Maya: storia lunga
mi prese per un braccio e mi portò in un'altra stanza
Ares: sono tutto orecchi
Maya: perché ti interessa tanto?
Ares: credevo l'avessi capito
Maya: che cosa dovrei capire?
Ares: tu proprio non ci arrivi "disse avvicinandomi"
mi tirai indietro fino a sbattere la schiena contro il muro,vedendolo a poco più di un metro da me.
Ares: il problema è che più cerco di starti lontano e più il desiderio di volerti aumenta.
Vidi le sue labbra avvicinarsi sempre di più alle mie quando si aprì improvvisamente la porta.
Professore: che cosa ci fate voi due qui?
Ares: potrei fare la stessa domanda a lei professore
Professore: non ho motivo di darti spiegazione e ora andatevene "urlò"
Ares: certo "rispose prendendomi per mano e portandomi via"
21 dicembre 2016 ore 2:30
iniziai ad osservare l'orologio sgranando gli occhi
Ares: hai bisogno di un passaggio?
Maya: come mai tutta questa gentilezza?
Ares: è sbagliato essere gentile?
Maya: non credevo ne fossi capace
mi guardò senza rispondere sorridendomi
accettai e mi recai in auto,durante il viaggio non parlammo molto tranne qualche sguardo nell'ombra.
Erano oramai le 3:00 stavamo vicino casa quando sentì un enorme frastuono,l'auto iniziò a rotolarsi su se stessa fino a che non sbalzai fuori sbattendo la testa a terra.

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