non credo che mamma possa aver intuito qualcosa,penso sia accecata dall'amore che prova verso di lui,dopo tutto la colpa è mia avrei potuto parlare e raccontare tutto,invece ho deciso di rimanere in silenzio per paura che potesse succedermi qualcosa di peggio.
Non voglio che lei ci rimanga male sapendo che l'uomo a cui ha dato una seconda occasione meni la sua stessa figlia.
La mattina del 2 ottobre decisi di svegliarmi prima e di rinchiudermi in bagno svuotando così mezza scatola di correttore per cercare di coprire almeno un po' i lividi sul mio volto.
entrai a scuola e vidi come ogni giorno nei corridoi Ares,sta volta però non cerco di provocarmi,bensì mi prese per mano e mi portò con se all'interno del ripostiglio.
Maya: che ti prende?
Ares: come stai?
Maya: da quando ti interessa?
Ares: cosa ti importa?
Maya: sto bene
prese dalla tasca un pezzo di carta apri l'acqua del rubinetto e me lo strofino in faccia
Ares: si..dicono tutte così,per te questo è star bene?
Maya: d-devo andare
Ares: come mai ogni volta che cerco di comportarmi in modo educato con te scappi?
lo guardai senza rispondere,uscì di corsa e mi diressi in classe per affrontare il compito di biologia.
Al termine delle solite sei ore mi recai in sala da pranzo e mi sedetti al tavolo.
Maya: com'è andato il provino?
Sofia: ho avuto la parte
Maya: è fantastico
Sofia: non lo è "urlò"
Taylor era molto dispiaciuta e mi sono sentita in colpa
Ben: sofi sta calma,sono sicuro che avrà molte altre occasioni
immediatamente tutti e tre ci azzittino quando vidimo avvicinarsi una ragazza mora non molto alta con occhi scuri al nostro tavolo.
Sofia: c-ciao "disse con voce timida"
Taylor: Sofia giusto?
Sofia: si
Taylor: hai dimenticato gli occhiali dentro lo spogliatoio
Sofia: grazie
Taylor: niente "rispose girandosi pronta per andarsene"
diedi una spinta sulla spalla di Sofia invitandola a continuare la conversazione
Sofia: T-Taylor
Taylor: si?
Sofia: sei stata molto brava alle prove,volevo chiederti se ti andava di vederci oggi a casa mia,magari puoi aiutarmi con alcune battute
Taylor: mi farebbe piacere
Sofia: oh mio dio non posso crederci "disse non appena se ne andò"
devo cambiarmi,truccarmi,mettere a posto la stanza,rifare il letto comprare un vibratore
oh mamma ma che cosa mi è saltato in mente?
devo andarmene,ci sentiamo presto a domani
Fu così che rimanemmo io e lui,avevo la testa appoggiata al suo petto quando iniziò delicatamente a toccarmi i capelli.
Ben: ti andrebbe di venire da me questo pomeriggio subito dopo scuola?mia madre avrebbe piacere di conoscerti
Maya: le hai parlato di me? chiesi sorridendo
egli fece un cenno di si con la testa, fu allora che decisi di abbracciarlo,ero al settimo cielo.
Avvisai mamma tramite un messaggio,non tornai a casa,andai direttamente da lui.
Appena arrivata fui accolta da una signora di media statura con capelli biondi e occhi chiari.
signora: te devi essere Maya,prego accomodati
Maya: buonasera
signora: lieta di conoscerti,Ben mi ha parlato molto di te
Maya: davvero?
signora: devi essere una persona molto importante per lui
sorrisi timidamente,poi lo vidi scendere giù dalle scale
signora: ti fermi a cena Maya?
Maya: non vorrei disturbare
signora: non preoccuparti ogni amico di Ben è il benvenuto disse facendomi l'occhiolino
Ben: mamma noi andiamo sopra a ripassare ci vediamo dopo
mi fece fare un giro della casa fino ad arrivare in camera sua,era molto larga e spaziosa,con una immensa libreria sulla sinistra ed una scrivania ben organizzata sulla destra.
Osservando notai tantissimi disegni sopra ad essa,improvvisamente mi cadde l'occhio su uno in cui ero raffigurata seduta sopra una panchina.
Maya: questo?
Ben: non è nulla,uno schizzo che ho fatto l'ultima volta che ci siamo visti al parco,spero non sia un problema.
Maya: al contrario,sei molto bravo Ben
Successivamente decidemmo di guardare un film,stesa sul letto posai la testa sopra il suo petto ricoperta da un soffice piumone che mi arrivava al collo.
Stavamo guardando un film romantico che raccontava la storia di due adolescenti,fu allora,in quel momento,mentre i protagonisti si avvicinarono l'un l'altro egli mi prese il mento con il palmo della mano baciandomi delicatamente le labbra,un bacio lungo e passionale.
Fummo interrotti dal battito di un braccio contro la porta della stanza,per avvisarci che fosse pronta la cena.
Durante il pasto ebbi l'onore di conoscere suo padre un uomo che all'apparenza poteva sembrare cupo e misterioso,ma nel profondo capivi che era una persona buona come il pane,tant'è che quella sera ridemmo e scherzammo tutti assieme,quando purtroppo però si fecero le 21:00,guardai con occhi spalancati l'orologio,mi scusai e in preda al panico presi le mie cose correndo verso casa mia.
Arrivata non vidi nessuno fermo davanti alla porta ad aspettarmi,entrai e li trovai li seduti sul divano a guardare la televisione.
mamma: com'è andata tesoro?
Maya: bene mamma grazie
mamma: prima di andare a letto ricorda di mettere un po' di ghiaccio per far sgonfiare quell'ematoma sul fianco che ti sei procurata cadendo
Maya: si
il giorno successivo fui accompagnata a scuola da Sofia,mamma era uscita prima per portare Molli,mi rifiutai di salire in macchina con quell'uomo così inventai un pretesto.
Quella mattina non ci fermammo a prendere Ben,era anch'egli partito in anticipo,doveva ritirare in vicepresidenza la nuova uniforme scolastica dopo che la sua era stata accidentalmente rimpicciolita dentro la lavatrice.
Furono 20 minuti tranquilli,cantammo e ridemmo fino a perdere la voce.
Appena arrivai mi diressi verso l'armadietto per prendere alcune cose che mi sarebbero servite nelle ore successive,chiudendolo vidi Ares di fronte a me,notai che aveva un nuovo piccolo livido sulla guancia destra.
Maya: che ti è successo?
Ares: non ti sfugge proprio nulla
Maya: è tanto difficile accettare che una persona si preoccupi per te?
alzai gli occhi al cielo,chiusi l'armadietto e me ne andai.
Ben: Ares "urlò"
Ares: si
Ben: sta lontano da lei disse spintonandolo
uno come te porta solamente guai
Ares: tu credi?
Ben: che cosa cerchi? un'altra ragazza da scoparti per poi scaricarla?
Ares: prima di giudicare Ben dovresti sapere come vanno le cose
Ben: illuminami
Ares: non è compito mio farlo ma di Maya
vi vedo molto intimi ultimamente,perché non corri dai lei?
Ben: attento a come parli Ares
Ares: perché sennò?
non fece in tempo a finire la frase che Ben lo scaravento a terra tirandogli una serie di pugni.
vedendo i due da lontano litigare decisi immediatamente di andare lì per cercare di calmare la situazione.
Fermi! Urlai mettendomi in mezzo
improvvisamente senti una mano spingermi verso terra.
Ben: Maya mi dispiace i-io non
Ares: sta indietro,hai già fatto abbastanza
mi prese in braccio e mi portò in infermeria
Mi risvegliai poco dopo
Maya: d-dove mi trovo? chiesi cercando di alzarmi
Ares: sta ferma
mi guardai attorno,non riuscì a muovermi,mi toccai il fianco e senti una fasciatura ricoprirmi tutta la schiena.
Maya: cos'è?
Ares: Ben...con l'intento di strattonare me ha strattonato te,una spinta non credo basti per rompere una costola.
Quel pomeriggio al parco,quando sei scappata,ti ha picchiata nuovamente? non è così?
Maya: anche se fosse?
Ares: non puoi continuare in questo modo,finirai per farti uccidere,oggi una costola ma domani?

Soli contro il mondo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora