Y10

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Ero in cucina che stavo preparando nuovamente la colazione e avevo ancora un po' di cose da sbrigare, anong dalawang assholes
<Stai facendo la colazione?> Catturò la mia attenzione il ragazzo che stava nel vano della porta con la testa appoggiata ad esse che mi osservava
<Si, allora vai a lavarti il viso che oggi hai una giornata molto piena e non intendo perdere tempo ok?> Mi guardò un'attimo stranito per poi sorridere andando verso il bagno

Nel frattempo andai a prendere la divisa e gliela stirai e consegnargliela una volta uscito

<Cos'è?> Domandò osservandola meglio

<La vostra divisa, e ora> dissi per poi indicargli il tavolo apparecchiato con la colazione

<Mi stupisce che ti prendi cura di me nonostante ti ho rubato metà camera> e sorrise

<Mi stupisce il fatto che sei rimasto ancora vergine, fino ad allora> gli risposi incrociando le braccia, sorrise coprendosi il viso sedendosi per mangiare
Osservai ogni suo singolo movimento almeno per svariati secondi che scemo e tornai a sbrigare altre faccende tipo andare a recuperare la valigetta "magica" come la definisce Izana

La poggiai vicino ai fornelli pulendo il macello che si era creato, finito pure di lavare i piatti sentì il rumore di una sedia trascinarsi sul pavimento, aveva appena finito di mangiare e afferrai la valigia

<Te lo già detto che cucini bene?> Disse e mi voltai poggiando la schiena ai fornelli guardandolo negli occhi
Mi spostò una una ciocca di capelli che mi stava davanti l'occhio che mi provocò un leggero brivido
Non sapevo cos'era ma era una sensazione alquanto strana, più lo guardavo più saliva la voglia e salì ancora di più quando si avvicinò a me, non so cos'era ma volevo baciarlo di punto in bianco, la sentì partire dal cuore inizialmente poi si spostò sul basso ventre

Si avvicinava sempre di più ma alzai la valigetta porgendo gliela e mi ringraziò allontanandosi
<Devi andare per primo a Shibuya da un certo Keedo Akasa consegnatogli quella prendendone un'altra consegnandole a Meda Sarasuki a Ikebukuro che ti fornirà degli oggetti magici che userai a casa del signor Momochi Giyu e poi ti rincontrerai con gli altri a Shinjuku> gli dissi tutto quello che Izana mi disse di dirgli, esso mi guardò molto perplesso e confuso, credo che non abbia capito nulla

<Tieni> gli passai il foglietto con su scritto tutto quanto, mi sento una segretaria
Lo prese e andò

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Non avendo nulla da fare quel pomeriggio decisi di uscire a farmi un giro e a rinfrescarmi la memoria

Da quando gli amici di Izana entrarono a fare parte della mia vita la resero poi interessante ed avevo legami diversi con ogniuno: Sanzu ci parlavo solo quando capita, Madarame sembra molto cattivo come persona (lo è) ma insieme guardavamo Anime serie TV cioè tutto, gli Haitani invece sono quelli a cui sono più affezionata passavo almeno il 50% della giornata con uno dei due, Hanma non andiamo d'accordissimo l'unica volta che ci parlavamo era per insultarci e Kisaki mi sta sulle balle perché ha bevuto dalla mia tazza con le farfalle

Stavo per entrare in questo bar per comprarmi un pacchetto di cicche ma sentì un dolore fortissimo alla gamba e persi le forze cadendo a terra e non vidi più nulla

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Quando mi alzai avevo mal di testa e freddo, avevo davanti una finestra aperta ecco perché, non avevo la forza di alzarmi o almeno, c'era una forza che me lo impediva, abbassai lo sguardo e vidi che avevo le gambe erano legate a una sedia, spaventata provai a gridare ma non riuscivo, avevo la bocca tappata

Che succede? Perché sono qua? Io non ero venuta qua, ero a casa con Koko l'ultima volta
Ho freddo rivoglio il mio letto caldo

<Boss si è svegliata> disse uno ma non lo vedevo, riuscì a vederlo sol quando si aprì una porta che emanava una luce accecante e un'altra figura che entrava
Mi punto una torcia in faccia mostrandomi una foto che non vedevo siccome era messa in contro luce

<Lo conosci?>
Quando punto la foto con la torcia spalancai gli occhi, perché aveva una foto di Izana?

<È tuo fratello?> Chiese ma non gli risposi, rimasi con gli occhi fissi sulla foto
Izana aiutami...
Era l'unica cosa che mi passava per la mente e inconsciamente mi scesero le lacrime

<Tranquilla, lo uccideremo prima che venga a salvarti> disse con un sorriso al quanto spaventoso e mi accarezzò la guancia
Izana salvami...

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Passò credo una mezz'oretta e i tipi si rifecero vivi, mi interrogavano di continuo e io non rispondevo ovviamente, tutto solo per fare del male a mio fratello che imbecilli, che gli aveva fatto di male?

Ogni tanto mi tiravano schiaffi e calci facendomi cadere assieme alla sedia e io non facevo altro che piangere, ormai erano due giorni che non mangiavo non ne potevo più, preferivo che la morte venisse a trovarmi anziché rimanere ancora qua

Il terzo giorno vidi il loro Boss arrivare con un coltello in mano, spaventata incominciai ad agitarmi, piangevo e cercavo di gridare o in qualche modo di fare rumore

<Tranquilla non ti faccio nulla>
Diceva così ogni volta ma poi finiva per farmi del male, ogni singolo dolore che sentivo speravo nella morte istantanea
Passava la lama delicatamente sulla mia pelle e fin qua nulla, finché non iniziò ad andare in fondo creandomi dei tagli alcuni erano molto, molto profondi

Tagliami ancora di più così finalmente questo inferno finirà presto
Si limitava a farmi del male fisico, almeno non è passato alle molestie il che è meglio
Non ne potevo più, avevo tagli ovunque e faceva malissimo, tutto il mio sangue era a terra e mi girava la testa, avevo freddo, avevo paura, Izana non c'è, e sinceramente io non volevo morire
Improvvisamente la porta venne sfondata e entrarono circa 2 o 3 persone, ero pronta al peggio ma la scena non si rivelò quello che mi aspettavo

Uno menava l'aiutante del Boss e gli altri due vennero incontro a me e al Boss, uno di essi mi liberò e l'altro se la prese con il Boss
<Torniamo a casa, Eva> la voce era familiare, una volta slegata mi alzai ma caddi a terra, alzai la testa ed era Rindou, Rindou il mio salvatore, allungo la mano verso di me e la afferrai

Mi prese in braccio e mi strinse
<Questi mostri ti hanno fatto del male vero?>

<Rindou, ho freddo> dissi stringendolo in lacrime, non solo freddo ma mi mancava un sacco
Si levò il giubbotto mettendomelo su <Tieni> disse con la sua solita voce tenera, suonava quasi come una ninnananna

<Rindou, poi dopo guardiamo un film?> E chiusi gli occhi, finalmente era tutto finito

<Promesso> e appoggiò la sua testa sulla mia e mi addormentai

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Mi alzai tutta sudata avvolta da mille coperte, ma il motivo?
Mi alzai ed in più avevo un'altra felpa sopra la mia e c'era silenzio, strano significa che non c'era nessuno

Mi alzai e come prima cosa Koko era sulla mia scrivania...perché è seduto là?

<Cazzo ci fai là?> Gli risposi contrariata

<Belle le cazzatine che scrivi> disse girandosi con la sedia

<Non sono cazzatine> gli dissi nervosa e si alzò avvicinandosi a me, ogni passo la distanza diminuiva e la voglia saliva

<N-non sono...cazzatine> ripetei sotto voce, più lo guardavo meno resistevo ed annullai le distanze baciandolo

Rindou Haitani xreaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora