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<Cosa volete per cena?> domandai

<La pizza!> rispose Kakucho

<No, il sushi>

<Ma io voglio la pizza> e si alzò in piedi

<Io il sushi!!> fece lo stesso ed iniziarono ad azzuffarsi
E ci risiamo, sapevo che fare questa domanda non sarebbe stata una cosa furba

<Basta gridare!>
Insopportabili sono quei due insieme
<Ho deciso cosa prendere>

<Ovvero?> rispose Kakucho

<Il Sushi>

<Ahah! Lo sapevo> esultò Izana

<Sisi, solo perché è tuo fratello...>

<Ma che c'entra?>

<C'entra eccome>

<Vabbè, vado> presi il telefono di mio fratello ed ordinai, nel mentre aspettavamo l'arrivo di esso andai a farmi un bagno
//

*ding dong*

<CHI ÈEE!?> gridò Kaku
Ma che cazzo grida questo?

<Eva, è arrivato da mangiare> mi comunicò mio fratello

<Arrivo> gli risposi
Uscì dalla vasca e mi asciugai mettendomi il mio pigiama e mi feci una coda bassa raccogliendo i miei capelli biondi
Sti capelli, è impossibile farci una coda che venga alla prima, forse magari li taglio, o li tingo

<Eccom-> stavano già mangiando e tutti i piatti erano ormai vuoti

<Ah, eheh> disse Kakucho sorridendo

<Tranquilla, te ne abbiamo lasciato un po'> disse mio fratello indicandomi il piatto
Ma mi prendi in giro? C'è ne sono 2 pezzi neanche

<Grazie> li presi senza poi dirgli nulla e andai in camera 
Mi sdraiai sul mio letto a pancia in giù a leggere un libro, uno dei miei preferiti: Kiss if you love me

*toc toc*

<Avanti> dissi posando il libro

<Ehy sorellina che fai?> disse Izana venendosi a sedere accanto a me baciandomi la testa

<Leggo come al solito> gli risposi
Cosa pensi che dovrei fare, faccio solo quello nella mia vita ormai

<Che noia> disse per poi alzarsi
Grazie, terrò con cura il tuo commento

<Ascolta, io e Kakucho usciamo con gli altri, vuoi venire anche te?>
Cheeeee? Ma che gli prende, in tutta la mia vita non me lo ha mai chiesto

<Mmmmnno> risposi riportando la mia attenzione sul libro

<Eddai, c'è gente che ti vuole vedere> rispose
Eh bhe? A me che cazzo frega c'è

<Magari domani>

<Vaaa bene, non far danni> e mi baciò la fronte

<Ne ho mai fatti in questi anni?> gli risposi e mi sorrise per poi uscire dalla camera
Finalmente pace e serenità senza gente che urla come se ci fosse la 3 guerra mondiale

Presi la chiave che apriva uno dei miei cassetti e tirai fuori i miei fogli, ovvero i miei testi
Erano dei racconti brevi che duravano 3 pagina e mezzo neanche, però mi divertita, ogni volta scrivevo tutto quello che mi passava per la testa e mi rendeva serena

Magari potrei fare una raccolta e dargli un nome, aspe fa pensare...
Racconto più o meno la vita di tutti i ragazzini d'oggi, sono brevi e mi rendono serena...ci sono!

<Ci sono!>
Pace e serenità, oppure sarebbe meglio adolescenza? Vabbè, poi più avanti quando dirò ad Izana dei miei testi mi aiuterà a scegliere il nome

Presi una penna ed incominciai a scrivere, due ragazzi migliori amici rumorosi e che si azzuffano sempre, proprio come Kakucho e Izana
Ma quanti racconti ho già scritto? 1,2,3,4...71 e 72! Porca vacca in un'anno solo, direi che questo può essere l'ultimo
Neanche me ne accorsi, mi addormentai li sulla mia scrivania

//

Mi svegliai che avevo sbavato su tutto il foglio, lo presi e lo accartocciai e lo gettai nel cestino, mi alzai e mi avviai verso il bagno quando incontrai Izana sulla mia strada che stava a leggersi un foglio

<Da quando te leggi?> gli chiesi

<E da quando te scrivi?>
Oh merda

<Ridammelo> e glielo strappai dalle mani

<Perché non me lo hai detto? Ne ho letti alcuni e guarda che sono fantastici eh!> disse appoggiando le sue mani sulle mie spalle

<P-perché volevo dirtelo quando avevo finito tutti, tanto mi mancava un solo racconto> gli risposi un po' imbarazzata

<Ci sta, ti supporterò fino all'ultimo> e mi baciò la punta del naso
Gli sorrisi ed andai a lavarmi il viso per poi fare colazione

<Ma Kaku?> chiesi

<Dorme ancora> rispose
Che frocio

Me ne tornai in camera prendendo il mio telefono e le cuffiette, mi sdraiai a pancia in su e chiusi gli occhi ascoltando la musica
Che bello liberare la mente, mi sento volare peccato che sti capelli di merda mi danno fastidio, Easy, domani li taglio

//

La sera stessa, come "promesso" a mio fratello uscì assieme a lui e i suoi amici, portavo una semplice felpa azzurra a maniche corte, pantaloncini del medesimo colore e delle calze nere fino alle ginocchia ed in più mi piastrai i capelli

<Ma come siamo belle oggi> disse Izana sorridendo e mi voltai dall'altro lato imbarazzata e mise il suo braccio attorno al mio collo nel mentre ci incamminavamo

Rindou Haitani xreaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora