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Finì di prepararmi e partimmo all'istante con la mia macchina e io al volante

<È lontana?>
Mi domandò e gli risposi di no

Cercavo concentrarmi sulla strada mentre lui faceva a posta a darmi fastidio facendomi poi innervosire

<Basta Rin!>
Gli gridai contro ma non sembrava che avessi cambiato le cose

Continuava o a pizzicarmi la spalla, a farmi il solletico e altro creando un fastidio incredibile

<Rindou, hai rotto il cazzo>
Dissi chiamandolo per nome intero e finalmente si fermò, anche per me fu strano, non lo chiamavo quasi mai per intero, finalmente ha capito, che due palle

<Siccome oggi ci sei anche tu, a scuola, mi faresti un favore?>

<Che devi fare, mi stai per caso affidando una missione segreta? Agente segreta in azione>
Disse facendo la forma della pistola con una mano e con l'altra fingeva di sorreggerla, la puntava ovunque fingendo di sparare

Mi sarebbe venuta voglia di tirargli contro qualche insulto ma mi limitai a ridere

<Più o meno, devi tenere il preside lontano da me>
Dissi, smise di fare lo stupido e tornò serio

<Come mai?>

<Vedrai...>
Gli dissi, rimase calmo senza agitarsi fino ad arrivare a destinazione ed entrammo nell'edificio e subito incontrammo il preside

<Signorina Eva>
Disse con un sorriso a 32 denti venendomi in contro e finsi di nulla salutandolo educatamente

<Ormai siamo alla fine dell'anno e il nostro caffè non lo abbiamo ancora preso>
Disse continuando ad invadere il mio spazio con le sue mani, mentre io continuavo ad indietreggiare egli avanzava

<Beh il tempo era poco, non ci possiamo fare nulla>
Gli dissi con un sorriso forzato

<Se vuole possiamo andare ora, c'è ancora un po' di tempo>
Poggiò la mano sulla mia schiena spingendomi in avanti facendo sì che camminai in avanti ma continuavo a frenare con i piedi

<In verità->
Dissi ma venni interrotta

<Non può, la stanno aspettando gli altri colleghi>
Disse Rin trascinandomi via poco felice, diversi metri dopo gli dissi di fermarsi o di rallentare ma non mi diede ascolto, continuava a camminare a passo spedito

<Fermati cazzo>
Dissi mollandogli la presa, si voltò non molto felice

<Da quanto è che fa così?>
Domandò

<Da inizio anno>
Gli dissi

<Ma dirmelo?>
Disse innervosendosi, uh, certo certo

<Ma se nenache rispondevi ad un ciao?>
Gli gridai pure io contro e rimanemmo in silenzio per un po'

<L-l'aula è di qua>
Dissi avviandomi li lasciando che mi venne dietro

//

La mattina era finita, ci sarebbero stati quelli del pomeriggio poi domani mattina e poi fine, potevo godermi le vacanze

<Che due palle>
Disse mentre uscivamo dall'aula e gli domandai a cosa si riferiva

<Studiare, mi dispiace per loro, gli trattate male>
Disse e lo squadrai

<Io vado alle macchinette>
Dissi e ci andammo e li incontrammo il preside, una delle persone più unitili che possa esistere

<Che bella sorpresa, ora c'è la pausa>
Disse, lo guardai dritta negli occhi senza reagire

<Si ma noi abbiamo un impegno, andiamo a mangiare>
Disse avvicinandosi a me

<Ah fantastico, possiamo andarci in tre>
Disse senza spostarsi di un centimetro, fifone, avvicinati ancora no, testa di cazzo

<Veramente, andiamo solo noi>
Dissi trascinandolo via ed uscimmo

<Io non ho fame>

<Ah perché io si? Era solo una scusa>
Disse tirando fuori un pacchetto di sigarette, lo guardavo con la coda dell'occhio, aspettavo che l' accendesse per poi levargliela di mano e così feci

<Ridammela!>

<No>
Dissi, si alzò contrariato ordinandone di passargliela ma mi rifiutai

<Col cazzo>
E la lanciai

<Dai Eva cazzo!>
Si lamentò risedendosi mentre me la ridevo

<Ti sei arrabbiato?>
Gli domandai ma non mi rispose e ritornai a ridere

<Dai scusa>
Dissi tentando di abbracciarlo ma mi spinse via le braccia

<Dai ti offro una cena>

<Fanculo, te la offro io>
Si alzò di colpo prendendomi per mano camminando per non so dove

<Dove stiamo andando?>

<Facciamo un giro>

//

Finito pure il pomeriggio ritornammo a casa

<E tu che fai ora>
Gli domandai stendendomi sul mio letto

<Andiamo a cena fuori?>
Rimasi stupita dalle sue parole, non mi sarei mai aspettata una proposta simile da lui

<Domani, oggi sono stanca>
Dissi alzandomi prendendomi su l'accappatoio

<Prima mi faccio un bagno, e poi vediamo ok?>
Dissi, annuì e così mi avvisi verso il bagno

//

Finì la doccia e tornai in camera ma lì lui non c'era, così mi vestì e scesi

Lo beccai che stava traslocando il cibo che tenevo nella mia dispensa

<Che stai facendo?>
Non rispose, porca miseria che nervoso

Rimasi ferma a guardare mentre continuava a fare avanti e indietro dalla cucina con il cibo, che voglia vedere un film?

<Vieni>
Disse e lo raggiunsi nel soggiorno

<Ta-da! Cinema fatto in casa>
Disse e risi, mi accomodai di fianco a lui nel divano e afferrai il telecomando

<Scelgo io>
Dissi mettendone uno che ormai avevo visto più e più volte, lo guardavo sempre con Kaku e mio fratello fin da bambini anche se era molto volgare

Avvolse il mio collo con il suo braccio e poggiai la testa sul suo petto <comoda?>
Chiese

<Molto>
Gli risposi, si avvicinò con le labbra la mio orecchio e mi sussurrò qualcosa

<Finalmente ho mantenuto la mia promessa...>
..., me ne ero completamente dimenticata di quella famosa promessa per cui mi ero arrabbiata tanto

Mi voltai verso di lui lasciandogli un bacio sulle labbra per poi proseguire con il film

<Sappi che domani mi devo svegliare presto...>

Rindou Haitani xreaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora