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Rimasi da sola per altri 10minuti, ero sul divano spiazzata come una balena a guardare il telefono fin quando non suonarono, senza riflettere andai ad aprire, avrei dovuto farlo io siccome non c'era nessuno

<...alla buonora> dissi e mi sorpassò senza dire nulla

<Ciao, come stai, come è andata la giornata no? Niente?> dissi e venni ignorata nuovamente

<Zitta, sono stanco> e sparì lungo il corridoio magico
Gli venni dietro ma rimasi fuori dalla porta, si gettò a peso morto sul letto chiudendo gli occhi e notai che avesse la manica sporca di rosso, suppongo sia sangue

Rimasi ferma qualche secondi prima di farmi venire un'idea, corsi in cucina a preparare un thè, spero che Manjiro non si offenda presi un dorayaki e glieli portai in camera, li appoggiai cercando di non fare rumore ma mettendo la tazza a contatto con il comodino accadde il contrario, si voltò guardandomi prima di spostare gli occhi sul comodino e li riportò nuovamente su di me, sorrise lasciando uscire dalle labbra un <Grazie>

Tornai nel soggiorno, non era il caso di dargli fastidio per ora, avrei aspettato il suo risveglio per agire

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Mi addormentai accidentalmente 10minuti, il primo pensiero appena sveglia fu lui quindi mi alzai recandomi verso la sua camera per vedere se si fosse alzato ma così non era però la tazza era vuota e il dorayaki era sparito, raccolsi la tazza e la riportai nel lavandino

<Prima volevi soltanto che ti parlassi?> udì provenire dalle mie spalle, gridai un casino per lo spavento, mi voltai trovandomi a dir poco distante dal suo viso e bloccata tra le sue braccia e il mobile su qui aveva poggiato le mani

<Si...> dissi sottovoce
Non-perdere-tempo-Eva, ora!

Gli appoggiai la mano sulla guancia e lo baciai senza pensarci su
Smisi subito e lo guardai negli occhi in attesa di una risposta o qualunque cosa che ricambi il mio gesto
Esso saldò la presa sui miei fianchi e mi ribaciò

Non teneva un toccò delicato, per nulla, mi stringeva i fianchi come se qualcosa gli stesse scivolando dalle mani, stessa cosa sul fondoschiena e le cosce
Nemmeno le labbra e in più mordeva le mie, quasi quasi le faceva sanguinare
Mi prese per le cosce facendomi sedere vicino ai fornelli spenti, gli tolsi la giacca gettandola a terra, poiché incollò successivamente le mani nel solito punto

Ansimavo mentre mi bagnava il collo con i baci, lo tirai per la cravatta appoggiando la mia fronte sulla sua
<Ti va di farlo?> sussurrai
Riprese a baciarmi prendendomi in braccio allontanarsi dal luogo iniziale percorrendo il famoso corridoio, mi appoggiò sul letto levandomi la giacca e il gilet e successivamente gli sfilai la cintura assieme ai pantaloni, fatto sta che ci togliemmo gli indumenti uno dopo l'altro

Nel momento nella quale stava per infilare due dita nella mia vagina suonarono, Bastardi voi e le vostre mamme
<Merdosi...> sussurrò
Si rivestì velocemente ed andò ad aprire e ritornò, si svestì ritornò dove era rimasto
Nel momento in qui stetti per venire le sfilò velocemente, allungò il braccio e aprì il cassetto tirando fuori una bustina azzurra

Iniziò a percorrere il canale vaginale e gridai per il dolore, quando incominciò a muoversi gemetti, non per il piacere ma sempre per il dolore
<Ah, Rin fermo, è troppo-> e si fermò

<Troppo forte?>

<N-no, è->

<Grande dici?>
Ed annuì con la testa, non era una bugia, mi sentivo esplodere come quando riempi troppo il palloncino d'aria

<Scusa, tra poco passa piccola>
Disse per poi passare la mano delicatamente sulla mia guancia, rimasi stupefatta, mai e poi mai mi aveva assegnato un nomignolo, piccola...piccola? Io?

Ritornò a muoversi e continuai a gridare fin quando non passò, sembra che ci mise un'eternità, quando iniziai a gemere aumentò le spinte, una più forte dell'altra ed io alzavo sempre di più la voce fin quando non sentimmo *crack* e sprofondai poco poco nel letto
Spalancai gli occhi guardandolo ed esso fece la stessa cosa fermandosi
<Abbiamo rotto il letto>

<Hai rotto il letto> gli rinfacciai

<Ti ricordo che non sto facendo sesso da solo> e riprese con le spinte
Gemevo ogni volta sempre più forte il suo nome finché che non venni prima io e successivamente lui

Nel mentre si rivestita continuavo a pensare alle parole di poco fa Scusa, tra poco passa piccola
Mi ha chiamato piccola..., si lo ha fatto, lo ha fatto!!
Mi vestì restando sul letto e quando mi alzai caddi e notai che mi stavano tremando le gambe, uscendo da bello furbo lasciò la porta aperta dove chiunque poteva vedere la mia goffaggine siccome non riuscivo a camminare

Esattamente in quel momento passò Ran, si fermò un'attimo a riflettere e incominciò a ridere e lo squadrai
<Ahahah, non ci credo> cazzi tuoi non farlo e continuò a ridere

<Anzi che ridere, aiutami cazzo!>

<okok>
Mi aiutò ad alzarmi trasportandomi fino al soggiorno continuando a percularmi

<Fanne parola con qualcuno e sei morto> gli dissi e si mise l'indice davanti alla bocca in segno che non avrebbe detto nulla

Rindou Haitani xreaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora