Avevo appena preso i documenti falsi e tornai a casa. Andai in camera mia e mi cambiai.
***
Eravamo appena arrivate a scuola e ci dirigemmo verso i nostri armadietti, aprii il mio e presi i libri che avevo dentro, oggi non avrei assistito alle lezioni, mi girai visto che mi sentivo osservata e vidi Justin
"Ehy selly" disse sorridendo
"Ciao" dissi fredda
"Lo so che sei arrabbiata con me. Ma ti posso spiegare" disse lui
"Allora fallo" dissi
"Quella oca fa parta di una gang nemica anche se non sembra e mi dovevo avvicinare a lei per scoprire cosa tramano" disse aveva gli occhi lucidi, e non si perché gli credevo
"Ti credo" dissi
"Sul serio?" Disse con un sorriso a trentasei denti
"Si" risposi e lui mi abbracciò forte
"Justin ma dove sei stato in questi giorni?" Gli chiesi
"In Canada ho avuto dei problemi familiari" rispose
"Oh mi dispiace" risposi
"Non importa ormai è tutto risolto. Comunque nemmeno tu sei stata qui per una settimana" disse
"Si lo so. Sono stata a Mistik Falls" risposi
"In quella città dove vive quel tizio strano?" Chiese
"Si. E quel tizio strano ha un nome e non è poi tanto strano" dissi
"Emmm Justin ti devo dire una cosa" dissi seria
"Dimmi" disse sorridendo
"Me ne vado" dissi e il suo sorriso scomparve
"Cosa? Stai scherzando, vero?" Disse
"No Justin. Me ne vado da questa città, da questo paese, e da questo continente" dissi piangendo
"Perché mi abbandoni? Perché mi fai questo?" Disse
"Juss mi dispiace tantissimo ma devo farlo, devo proteggere la mia famiglia, te e tutti quelli a cui tengo" dissi continuando a piangere
"È io ti ho mentito quasi su tutto" dissi
"Cosa?" Chiese confuso
"Non ho sempre vissuto qui, non ho sempre avuto una vita Rose e fiori, è sempre stato tutto complicato" dissi
"Perché non me lo hai detto subito?" Disse
"Perché io ti amo, e ti amerò per sempre, volevo e dovevo proteggerti" dissi piangendo e lui mi baciò, era una bacio dolce
"Ti amo anche io principessa" disse staccandosi da me
"Selly andiamo" sentii una voce chiamarmi
"Addio Justin" dissi piangendo
"No Selly questo non è un addio, noi ci ritroveremo" disse baciandomi di nuovo
"Ora devo andare" dissi
"Va bene" disse con gli occhi lucidi e una lacrima rigò il suo bellissimo viso
***
Eravamo a casa e stavo preparando le mie valigie, tirai fuori dall'armadio tutti i vestiti e uno ad uno cominciai a stirarli, sará una bella impresa stirarli tutti visto che ho milioni di vestiti. Cominciai a stirare prima le felpe e mi passò tra le mani quella che avevo indossato quando justin mi aveva detto "tu seia mia stella" è stato dolcissimo.
***
Avevo quasi finito mi mancava qualche maglietta e dei jeans.
Finii di stirare anche quei vestiti e mi diressi verso l'armadio per assicurarmi di non aver dimenticato niente, lo aprii e vidi i vestiti che avevo indossato al funerale di Emily, decisi di prenderli per sicurezza.
Chiusi tutte le valigie e le portai di sotto. Uscii di casa e andai a salutare i miei genitori.
Arrivai davanti a casa loro e suonai il campanello e mamma venne ad aprire la porta
"Ehy mamma" dissi entrando
"Tesoro" disse abbracciandomi mentre piangeva
"Mamma perché piangi?" Le chiesi
"Miley me lo ha detto che andrete a vivere in Bulgaria, visto che vi piace tanto" disse
"Mamma non piangere, ci rivedremo ogni tanto" dissi
"Promesso?" Chiese
"Promesso" mentii
Vidi mio padre entrare e corse ad abbracciarmi
"Fai buon viaggio piccola mia e stai attenta" disse papá
"Ti voglio bene" dissi
"Anche noi piccola"
"Tuo fratello è in Canada per lavoro e non ti può salutare" disse mamma
"Si lo so, mi ha mandato un messaggio mentre venivo qui" dissi
"Ciao ci sentiamo quando arrivò a destinazione" dissi andando verso la porta
"Ciao tesoro" dissero in coro. Uscii da quella casa.
Era stato così difficile mentire ai "miei genitori". Non è vero che ci rivedremo, o che gli chiamerò appena attivata in Bulgaria, non lo farò perché ricomincerò tutto da zero. Due mesi fa quando ho scoperto che loro non sono veramente i miei genitori e che sono stata adottata e loro non mi hanno detto niente in tutti questi anni, ci sono rimasta tanto male, ma ho preferito non dire niente del fatto che lo sapevo. Anche se non erano i miei genitori mi hanno trattata come una figlia, e ho avuto una vita felice con loro. Due mesi fa ho scoperto che in realtà mi chiamo Nadia Petrova e sono bulgara, ecco perché avevo un accento normale quando parlavo il bulgaro, ed ecco perché mi ricordo di aver vissuto con loro da quando avevo due anni in poi, ecco perché loro non avevano foto mie quando ero appena nata.
Arrivai a davanti a casa mia e vidi una macchina parcheggiata nel vialetto, sapevo di chi era quella macchina. Era di Justin, ma che ci faceva qui? Ci eravamo già salutati a scuola.
Lo vidi scendere e correre verso di me e quando arrivò davanti a me, mi baciò. Amavo sentire le sue labbra sulle mie, erano così morbide
"Ehy che ci fai qui?" Gli chiesi
"Volevo baciarti ancora una volta prima che te ne vada" disse
"E tu dici di non essere dolce" dissi sorridendo
"Lo sono solo con te perché ti amo" disse baciandomi
"Ti amo anche io" dissi
"Allora resta" disse
"Non posso Justin"dissi
"Non puoi o non vuoi?" Disse
"Non posso perché se volessi rimarrei con te per sempre" dissi
"Mi puoi accompagnare a Mistik Falls? Devo salutare delle persone" dissi
"Certo" disse
Saliamo in macchina, e nessuno di noi diceva qualcosa. Mi girai verso il finestrino e cominciai a guardare il paesaggio. Ai lati della strada c'erano molti campi coltivati, certi di grano, altri di orzo,con pannocchie di mais, e altri con semplice erba
STAI LEGGENDO
The ❤ wants what it wants
FanficDal capitolo8"Tu sei pazza e io sono fuori di testa. Scopriamo le nostre carte. Entrambi stiamo mettendo a nudo i nostri cuori.Perché tutto di me ama tutto di te. Amo le tue curve e i tuoi spigoli. Le tue perfette imperfezioni. Dammi tutto di te e t...