Casa di Marco, Milano
Venerdì 6 agosto 2022
Ore 11:25Da quando Sofia era ritornata quella sera di luglio, Marco e Marta notarono un grande cambiamento nella ragazza: non scompariva più nel nulla, quando riceveva chiamate o messaggi non aveva più quello sguardo spaventato e, soprattutto, era sincera.
Riuscì a riottenere quella fiducia che stava quasi per perdere.
Per quel mese, tutta la troupe di Marco andò in vacanza per rilassarsi e per prepararsi per quello che sarebbe stato Settembre, il mese che precedeva il tour e la pubblicazione del nuovo singolo di Marco che avrebbe preceduto la pubblicazione dell'album: Tutti i miei ricordi, questo era il nome della canzone.Solo Marco aveva deciso di rimanere a Milano e per un motivo ben preciso: aveva completato il testo di quella canzone che tanto lo tormentava e voleva farla sentire a quella persona che l'aveva ispirato, Sofia. Se fosse piaciuta a Sofia, quella canzone sarebbe diventata parte di Materia Pelle.
Accordato con Marta, che aveva deciso di partire con la sua famiglia, chiese alla ragazza, che non aveva intenzione di partire, di trasferirsi sia lei sia il cagnolone Mario, che non poteva andare in vacanza con i suoi padroni, da lui.
Sofia accettò senza riluttanza: si sentiva al sicuro con Marco.Anche se a tutti sembrava serena, Sofia era molto turbata: da quando aveva rivisto suo fratello, faceva incubi sul suo passato e sul quel fatto.
Ma quello di stanotte, fu un incubo un po' più violento.________________________
Sofia si trovava in un corridoio spento e cupo.
Camminava verso una meta ignota e un silenzio assordante rimbombava nella stanza.
Si sentì a disagio ma ad un certo punto non fu più sola.
Delle persone cominciarono a circondarla e riconobbe chi erano.
- Marta - affermò Sofia - Mamma, papà e... Marco -
Erano sporchi di sangue e gli occhi erano spenti.
- Assassina, Assassina - ripeterono in continuazione.
- No, vi prego. Non sono un'assassina- esclamò Sofia, guardandoli - Marco, pure tu no -
Lo guardò mentre lui ripeteva quella parola.
- Non è così. Non è così. Non è così-
Poi sentì un grilletto dietro la tempia.
- Invece lo sei, sorellina-- No! - esclamò Sofia, svegliandosi col fiatone.
- Sofia calmati - esclamò Marco, che era ai piedi del letto
- Che ci fai qua? -
- Mario mi ha leccato svegliandomi. Probabilmente voleva avvisarmi che stavi avendo un incubo e ha fatto bene-
Sofia crollò e si lasciò cullare dalle braccia di Marco.
- Andrà tutto bene, So' -
________________________- Prendiamo il sushi oppure il Mc per pranzo? - domandò Marco, andando a prendere il telefono nell'altra stanza.
- Sai bene la risposta- affermò Sofia, rimanendo sul divano con Mario.
- Mc sia -A parte gli incubi di Sofia, la convivenza andava a gonfie vele.
Marco e Sofia scoprirono di avere molte altre passioni in comuni, tra cui il tennis, che in quella settimana era stato il loro passatempo preferito durante le giornate più fresche di quel mese.
Però, durante questa convivenza, Marco si accorse che quegli incubi fatti da Sofia riguardavano qualcosa sul suo passato.- So', io ti volevo chiedere una cosa? -
- Dimmi - affermò Sofia, accarezzando Mario.
- Quegli incubi non sono i primi che fai, vero? -
- No, non sono i primi- affermò Sofia, abbassando lo sguardo- Sono causati dal mio passato e da tutto quello successo dopo.-
- Scusa io...-
- Quando smetterai di chiedere scusa per cose non causate da te? -
- Mai credo - affermò Marco ridendo - Comunque alzati e vieni con me -Marco cominciò a incamminarsi, seguito da Sofia, verso il suo mini - studio, dove si trovava il suo pianoforte.
- Perché siamo qua? - domandò Sofia.
- L'ho completata- affermò Marco, prendendo il suo taccuino sulla scrivania vicino all'ingresso. - La canzone è finita-
- Quella canzone che ti tormentava tanto? -
- Si e adesso te la farò ascoltare al piano. Sei la prima a sentirla - affermò Marco, sedendosi al piano
- Perché questo onore? -
- Perché è grazie a te se questa canzone è nata e se ti piacerà, la metterò nell'album - affermò Marco sorridendo e facendo arrossire Sofia
-Allora ho una grande responsabilità-
- Esattamente. Adesso, ascolta -Marco si sedette al piano, scaldò la voce e incominciò a intonare le prime note del brano.
Scusa se ti guardo andare via
E non ti dico niente
Ma cosa cambierebbe una bugia?
Lo sai che adesso non sento niente
Forse dovevo solo chiederti
Perché non vuoi più restare
Ma non mi fido quasi mai di me
Immagina di chi potrebbe farmi male
Sono fuori lontano dai Navigli come
Partire e andare in India per cercarsi altrove
Un bacio sulla bocca, un giro di vodka
E non ricordo più perché non ci sei
E mi sembra un po' estraneo
Tornare a casa solo adesso
Morto dentro al letto e non trovarti mai
Fissare il vuoto nello specchio
Mentre corro a 180 solo perché
Cambierei ogni cosa adesso
Ti verrei a prendere
Questa notte che fai?
Facciamo pace con i miei e con i tuoi guai
Scusa se vorrei solo sparire a volte
Stare a letto giorni senza dire niente
Scusa se cercavi un modo ed ero distante
Io non sono bravo a spiegare mai che
Per te vorrei sapere come fare
A non aver bisogno di una guerra
Per dire che mi manchi ancora
E mi sembra un po' estraneo
Tornare a casa solo adesso
Morto dentro al letto e non trovarti mai
Fissare il vuoto nello specchio
Mentre corro a 180 solo perché
Cambierei ogni cosa adesso
Ti verrei a prendere
Questa notte che fai?
Facciamo pace con i miei e con i tuoi guai
Sono sempre io il mio più grande nemico
E tu resti migliore di me
Ma so che cambierei ogni cosa adesso
Ti verrei a prendere
Questa notte che fai?
Facciamo pace con i miei e con i tuoi guai
Sono sempre io
Resti migliore di meMarco allontanò le dita dal piano e vide il volto di Sofia bagnato dalle lacrime.
- Marco è bellissima questa canzone- affermò asciugandosi le lacrime.
- Tu dici? Forse dovrei cam...-
- Non cambiare niente, è meravigliosa così. Ma io che centro? -
- Ricordi la sera che ti salvai e tu mi dicesti quelle parole? Mi hanno fatto scattare qualcosa nella mia mente e ho voluto fare una presa di coscienza complessa all'insegna dell'onestà intellettuale nella sua dimensione più pura: in parole povere, ho deciso di mettermi a nudo e mostrare il ritratto di chi si ritrova ad ammettere i propri errori. Inizialmente chi parla, io in questo caso, si identifica il proprio più grande nemico, ma nel finale c'è l'accettazione di quel che si è, limiti compresi.- raccontò Marco-Trovando le parole giuste, ho parlato della fine di questo rapporto dove capisco i miei errori e li accetto per quello che sono -
- È strano farmi sentire questa canzone dopo tutto quello che ho fatto-
- Sei arrivata nella mia vita al momento giusto e di questo ti sarò sempre grato, anche dopo tutto quello che hai fatto-
- Io sono grata di avervi trovato, di essere diventati la mia famiglia ma sono grata di aver incontrato una persona splendida come te che non comprendo quanto sia speciale - affermò Sofia, guardando Marco negli occhi.
- Sto imparando -
- Ecco appunto- affermò Sofia - Il titolo della canzone qual è? -
- Non l'ho ancora scelto -
- Migliore di me - affermò Sofia - Questo sarà il titolo-
- Che Migliore di me sia e adesso...-La frase di Marco fu interrotta dal suono del campanello.
Marco e Sofia si guardarono: non aspettavano nessuno.
Chi era alla porta?Salve a tutti,
ecco il capitolo 9 di questa storia. Piaciuto?
Finalmente Marco ha completato quella canzone che lo tormentava sin dal primo capitolo e che grazie a Sofia è potuta nascere: Migliore di me.
Ma secondo voi, chi ha bussato alla porta? Qual è il fatto che tormenta Sofia nei suoi incubi?
Curiosità:
1) il testo della canzone e il suo significato lì ho presi su internet
2) dove c'è l'immagine del capitolo, potete trovare la canzone Migliore di me da cui si basa tutta la storia. Vi consiglio di ascoltarla mentre leggete il capitolo.
L'immagine del capitolo rappresenta Marco che suona e canta Migliore di me a Sofia.
Spero che la storia vi stia piacendo e noi ci vediamo domani alle 11 del mattino (essendo il fine settimana, pubblicherò alle 10-11 sabato e domenica).
Bye Bye🫶🏻
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𝑴𝒊𝒈𝒍𝒊𝒐𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒎𝒆 | 𝑴𝒂𝒓𝒄𝒐 𝑴𝒆𝒏𝒈𝒐𝒏𝒊 𝑭𝒂𝒏𝒇𝒊𝒄𝒕𝒊𝒐𝒏
FanfictionE mi sembra un po' estraneo Tornare a casa solo adesso Morto dentro al letto e non trovarti mai Fissare il vuoto nello specchio Mentre corro a 180 solo perché Cambierei ogni cosa adesso Ti verrei a prendere Questa notte che fai? Facciamo pace con i...