Casa di Marco, Milano
Venerdì 6 agosto 2022
Ore 11:55- Chi sarà mai? - domandò Sofia
- Non quelli del cibo, visto che neanche ho ordinato -
- Vado a vedere io. Vieni Mario - affermò Sofia, chiamando il cagnolone e dirigendosi verso la porta.In quel piccolo tragitto, tanti pensieri occuparono la mente di Sofia: Chi poteva essere? Quelli della pubblicità? Ma se fossero loro, perché era così in ansia?
Domande che vennero massacrate da una che gelò il sangue di Sofia: Se fosse lui?Appena arrivò alla porta, fece un sospiro profondo e la aprì. I suoi occhi si spalancarono e il suo sangue si gelò: era Luca.
- Ciao sorellina - affermò Luca, guardandola con un ghigno malvagio sul volto.
- Che ci fai qua? - affermò Sofia, con Mario che cominciò ad
abbaiare - Buono, Mario -
- Sono un po' di giorni che non ti vedevo uscire da questa casa e mi sono preoccupato -
- Mi hai seguita? -
- Ti ho controllato che è diverso come farebbe un fratello che tiene alla sua sorellina- affermò Luca, cercando di entrare
- Tu sei malato - affermò Sofia, spingendolo via - Vai via prima che Marco...-
- Sofia chi è alla porta? -La ragazza si girò verso il corridoio e vide arrivare Marco con sguardo confuso.
- Scusami ma tu chi sei? - domandò Marco
- Salve io sono Luca, un amico di Sofia-
- Sofia non mi aveva mai detto che aveva amici a Milano -
- Infatti sono qui per un impegno e devo ripartire. Sono venuto a salutarla-
- Allora entra pure -
- Marco lui se ne stava anda...-
- No stai tranquilla, Sofia. È un onore conoscere un grande cantante come Marco Mengoni-Marco non rispose e regalò un sorriso ad entrambi. Luca entrò e seguì Marco e Sofia in salotto. Sofia si sedette nel divanetto accanto al divano, dove erano seduti Marco e Luca.
- Quindi tu sei amico di Sofia? - domandò Marco, girandosi verso Luca.
- Si ci conosciamo da piccoli. Siamo cresciuti come due fratelli- affermò Luca, guardando Sofia quando disse l'ultima parola - L'ho vista sotto a questo palazzo l'altro giorno e l'avevo riconosciuta. Dopo la morte dei suoi genitori, se ne è andata senza nemmeno salutarmi. Mi ha dato la sensazione che stesse fuggendo da me-Sofia si sentiva a disagio: sapeva dove voleva arrivare suo fratello.
- Sofia non mi ha mai parlato di te-
- Davvero? È brutta questa cosa - affermò Luca, guardando la sorella - Non hai raccontato di tutte le cose che facevamo insieme al tuo amico Marco?-
- No! - rispose decisa e fredda Sofia.
- Di quando giocavamo insieme...-
- Smettila -
- O di quando hai fatto del male a quell'uomo senza un moti...-
- MI HAI FATTO PREMERE TU IL GRILLETTO - esclamò Sofia, alzandosi dal divanetto.Sentiva le lacrime sulle guance: che cosa aveva fatto?
Guardò Marco, che aveva uno sguardo confuso, e Luca, che aveva uno soddisfatto: il suo piano era riuscito.- Di che cosa stai parlando, Sofia? - domandò Marco, alzandosi anche lui.
- Marco posso spiegare -
- Che cazzo è la storia del grilletto? Che c'entri tu? -
- Te lo dico io - affermò Luca, facendo girare i due verso di lui, che era rimasto seduto - C'è che mia sorella, oltre ad aver sparato a qualcuno, ha sparato una marea di stronzate: a partire dalla sera in cui l'hai salvata da me fino ad adesso-Marco riconobbe chi era quel ragazzo: era l'uomo che vide la sera in cui salvò Sofia e che vide al Duomo. Ora capiva perché Sofia scompariva sempre e avrebbe preferito non saperlo.
- Hai sentito la notizia dell'omicidio di Lambrate? Di quell'uomo ucciso misteriosamente? - riprese Luca - È stata mia sorella a premere il grilletto e per mio volere -
- Cosa? - domandò Marco, guardando Luca e girandosi verso Sofia.
- Io lavoro in un giro di spaccio e quell'uomo mi doveva dei soldi. Così gli ho dato una lezione-Marco fissò Luca e poi guardò Sofia:
- Mi hai mentito? -
- Marco ti prego, posso spiegare- affermò Sofia, cercando di abbracciarlo
- Non mi toccare- affermò Marco, allontandosi da loro - Hai mentito a Marta, a Jacopo, alla troupe e a me. Io mi fidavo di te -
- In effetti quando lavorava per il giro, riusciva a fregare tutti con questo viso angelico- affermò Luca, sghignazzando.Marco fissò il vuoto e Sofia cercò di dire qualcosa ma invano. Aveva ragione Luca: la verità sarebbe venuta a galla.
- Io ti aspetto sotto, sorellina - affermò Luca, uscendo dalla casa.
Marco guardò con rabbia Sofia senza dire una parola ma la ragazza cercò di spiegare tutto.
- Marco...-
- Vattene -
-Cosa?-
- Ho detto di andartene! Fuori da casa mia! - urlò Marco
- Non lo stai dicendo davvero? - domandò Sofia, avvicinandosi a lui ma non troppo.
- Per troppe volte ho messo la mia felicità dopo quella degli altri e troppe volte sono stato ferito a causa delle menzogne. Mi hai raccontato troppe bugie Sofia e mi hai nascosto il fatto che hai ucciso una persona-
- È stato mio fratello a farmelo fare-
- Non ti credo più, Sofia. Se me l'avessi detto prima forse ti avrei creduto e avrei indagato. Ma adesso non riesco a riconoscere le parole vere da quelle false -
- Marco per favore. Volevo prottegerti da Luca- affermò Sofia, cercando di prendergli la mano che Marco allontanò.
- Sei un'assassina - affermò Marco, facendo sussultare Sofia - Ora vai via prima che chiamo la polizia -Sofia, in lacrime, prese le sue cose, li mise nel suo zaino e si diresse verso la porta d'ingresso. Sussurrò un addio, che fu sentito da Marco e non ricambiato, e chiuse per sempre quella porta.
Appena la chiuse, Marco cadde a terra e si lasciò andare in un pianto mentre veniva consolato dal cagnolone Mario.Hello everyone,
ecco il capitolo 10. Anche se mi state odiando, io spero che vi sia piaciuto anche questa parte.
Finalmente, la matassa è stata slegata e il segreto di Sofia è stato svelato.
Ma in realtà non tutti i nodi sono venuti al pettine: manca ancora un pezzo del puzzle.
L'immagine del capitolo rappresenta Marco e Luca che parlano sotto lo sguardo attento e preoccupato di Sofia.
Ovviamente la storia non termina qua: ci vediamo domani con un nuovo capitolo.
Bye Bye🫶🏻
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𝑴𝒊𝒈𝒍𝒊𝒐𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒎𝒆 | 𝑴𝒂𝒓𝒄𝒐 𝑴𝒆𝒏𝒈𝒐𝒏𝒊 𝑭𝒂𝒏𝒇𝒊𝒄𝒕𝒊𝒐𝒏
FanfictionE mi sembra un po' estraneo Tornare a casa solo adesso Morto dentro al letto e non trovarti mai Fissare il vuoto nello specchio Mentre corro a 180 solo perché Cambierei ogni cosa adesso Ti verrei a prendere Questa notte che fai? Facciamo pace con i...