Casa di Marta, Milano
Mercoledì 6 luglio 2022
Ore 20:00- Sicura che non sarò un disturbo per voi?- domandò Sofia.
- Te l'ho detto già migliaia di volte durante il tragitto: non recherai nessun disturbo - rispose Marta - Ho già spiegato tutto al mio compagno e mio figlio sarà felice di conoscerti-Sofia non rispose ma la guardò sorridendo.
Le due scesero dalla macchina ed entrarono dentro il palazzo.
Appena arrivarono davanti alla porta, Marta uscì un mazzo di chiavi e con una di quelle aprì la porta ed entrarono nell'abitazione.
Sofia rimase stupita da quella casa: all'entrata c'era presente una cucina - soggiorno molto grande con un design moderno che piacque molto a Sofia. Di fronte ad ella, c'era un lungo corridoio dove si trovavano tutte le stanze della casa.- Marta sei tu? - domandò un uomo che uscì da una delle porte del corridoio. L'uomo si avvicinò a Marta e le regalò un bacio.
Sofia capì che quello era Jacopo, il compagno di Marta.
Era un uomo di circa quarant'anni, alto e con capelli corti e chiari. Jacopo indossava una maglia a maniche corte bianca e dei pantaloni lunghi fino al ginocchio, adatti per il clima abbastanza afoso che aveva colpito Milano in quei giorni.- Tu devi essere Sofia? - domandò Jacopo, guardandola.
- Si piacere, signo...-
- Chiamami Jacopo, non sono così vecchio- scherzò Jacopo, facendo ridere Marta e Sofia.
- Mamma!- esclamò Orlando, correndo verso la madre per abbracciarla.Ora tutta la famiglia Dona-Viganò era al completo.
Sofia si accorse di come il piccolo Orlando assomigliasse a Marta, in particolar modo li accomunavano gli occhi chiari e riccioli biondi.- Ciao amore della mamma- affermò Marta, prendendo in braccio Orlando- Dando ti presento una nuova amichetta che starà con noi per un po': Sofia -
- Ciao Orlando, è un piacere conoscerti. Lo sai che sei proprio un bel bambino-Quest'affermazione fece arrossire Orlando che si strinse sempre di più alla madre e ciò fece ridere tutti i presenti.
- Io avrei qualcosa che potrebbe piacerti - affermò Sofia, aprendo dal suo zaino e pescando un peluche di Topolino. - Tieni -
- Che bello. Come si dice, Dando?- domandò Marta, mettendo giù Orlando.
- Grazie!!! - esclamò il bambino, abbracciando le gambe della ragazza.
- Va bene, adesso è ora di andare a dormire - affermò Jacopo, prendendo Orlando in braccio-Dai la buonanotte-Il bambino diede la buonanotte a Marta e Sofia e, insieme a Jacopo e al suo nuovo peluche, andarono nella sua stanzetta.
- Andiamo nella tua stanza - affermò Marta.
Marta mostrò la camera a Sofia. Era una semplice stanza, probabilmente degli ospiti, con delle pareti grigi, una finestra che di giorno avrebbe illuminato la stanza, un grande armadio bianco, uno specchio e una scrivania vicino alla porta.
Al centro della stanza e di fronte all'armadio, si trovava un letto a due piazze e vicino ad esso un comodino dello stesso colore dell'armadio.
Sopra il letto, si trovava Mario, il cane della famiglia Dona-Viganò. Era un Golden Retriever con un manto dorato- Mario, scendi subito- ordinò Marta al cane, facendolo scendere- Scusa, se vuoi cambio il letto...-
- No tranquilla, amo i cani- affermò Sofia, appoggiando sul letto il suo enorme zaino.
- Comunque, grazie tante per il peluche di Topolino -
- Era un regalo che volevo dare a un bambino del rifugio. L'avevo comprato ieri per il suo compleanno ma Marco mi ha salvato da ... - si interruppe Sofia, avendo così un sguardo sospettoso da parte di Marta.
- Che ha fatto P.? -
- Mi ha salvato dal quel tizio che voleva aggredirmi -
- Ok - affermò Marta, guardandola con sguardo sospettoSofia, pensando di essersi salvata, aprì il suo zaino e si girò verso Marta.
- Marta posso farti una domanda?-
- Certo -
- Da quanto conosci Marco? - domandò Sofia, facendo ridere Marta che ricordava i vecchi.
- Dal 2009. Lui voleva me come sua manager ma io lavoravo come giornalista e quindi gli proposi i nomi di manager importanti, ma lui li rifiutò tutti. Così accettai la sua proposta ed è grazie a lui che ho aperto la mia azienda: LaTarma. - affermò nostalgica Marta - Io crescevo con lui ed è solo grazie a lui se io adesso sono quella che sono-
- E P. da dove nasce? -
- È il diminutivo di Picchio, lo chiamo così per il suo naso che a lui non piace molto - affermò Marco- Certe volte si comporta come uno stupido vedendosi brutto quando in realtà non lo è: è la persona più bella che io conosca, dopo il mio compagno e mio figlio ovviamente -
- A volte non è facile accettare i propri difetti anche se si è una celebrità -
- Hai ragione -Sofia uscì tre paia di pantaloni e magliette e una felpa grigia leggera.
- Hai solo questo? - domandò Marta
- Ehm si -
- Domani facciamo shopping-
- Marta è tanto che stai ospitando una sconosciuta, cioè io, quindi... -
- Non voglio scuse, ok? -
- Se lo dice lei, tenente - affermò Sofia, facendo ridere Marta.
- Comunque tieni- affermò Marta uscendo il suo mazzo di chiavi dalla tasca e estraendo un chiave - Questa è la copia della chiave di casa, così se dovessi uscire e non c'è nessuno a casa non rimani fuori-Sofia prese la chiave e la guardò.
- Grazie per questa fiducia che mi poni- affermò Sofia, ricevendo come risposta un sorriso da parte di Marta.
- Sistemati che io vado a preparare la cena. Vieni Mario -Dopo aver richiamato il cane ed essere uscita dalla stanza, chiudendo bene la porta, Marta si diresse verso la cucina dove trovò Jacopo ai fornelli.
- Oh menomale, non avevo voglia di cucinare- affermò Marta, sedendosi su una delle sedie del tavolo da pranzo.
- Qualcosa non va? -
- Non lo so, quella ragazza nasconde qualcosa di cui si vergogna-
- Non voglio possibili killer in casa mia-
- Shh... Non intendo quello- affermò Marta - È come se stesse scappando da qualcosa e anche Marco sospetta che c'è qualcosa sotto -Jacopo spense i fornelli e si girò verso la compagna.
- È brutto da dire ma per la sicurezza di tutti, indagate su questa ragazza -Buonasera guys,
Ecco a voi il capitolo 5. Piaciuto?
Ormai stiamo per entrare nel vivo della storia e dal prossimo capitolo in poi comincerete a trovare le risposte che vi faranno capire qualcosa in più sul misterioso personaggio di Sofia.
Curiosità:
1) Il compagno di Marta si chiama Jacopo Viganò e lei va di cognome Dona. Per questo ho detto famiglia Dona-Viganò.
L'immagine del capitolo rappresenta Marta e Sofia che parlano.
Fatemi sapere se vi è piaciuto e ci vediamo domani sera col capitolo 6.
Bye Bye🫶🏻
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𝑴𝒊𝒈𝒍𝒊𝒐𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒎𝒆 | 𝑴𝒂𝒓𝒄𝒐 𝑴𝒆𝒏𝒈𝒐𝒏𝒊 𝑭𝒂𝒏𝒇𝒊𝒄𝒕𝒊𝒐𝒏
FanfictionE mi sembra un po' estraneo Tornare a casa solo adesso Morto dentro al letto e non trovarti mai Fissare il vuoto nello specchio Mentre corro a 180 solo perché Cambierei ogni cosa adesso Ti verrei a prendere Questa notte che fai? Facciamo pace con i...